11 settembre 2001: cosa stavate facendo quel giorno?
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11 settembre 2001: cosa stavate facendo quel giorno?
In questa giornata di dolore, mi sono ricordata di un discorso fatto qualche settimana fa con i miei colleghi. Avevo letto tempo fa che per molti anni successivi all’omicidio di Kennedy, quando gli americani si rivedevano dopo anni o si conoscevano per la prima volta, spesso una delle domande era: cosa stavi facendo quando è morto Kennedy’
Io lancio a voi questa domanda: cosa stavate facendo 11 settembre 2001?
Quella giornata è perfettamente fissa nella mia memoria: io ero in ufficio e verso le 15 una mia collega che tornava da un sopralluogo mi ha detto che aveva sentito alla radio che un aereo si era abbattuto sul Pentagono e altri aerei avevano colpito alcuni grattacieli di New York e pareva che altri fossero ancora in volo. Io le ho detto che non era possibile e forse era uno scherzo come lo sbarco degli alieni di qualche decennio fa. Mi sono subito collegata su Internet mentre i colleghi cercavano una radio. Ricordo lo sgomento di tutti e il panico di una collega che, dopo aver telefonato per una conferma al marito, si era messa a urlare: “la terza guerra mondiale!”.
Poco dopo sono uscita: sono andata in un negozio dove le commesse non sapevano cosa era successo e gli ho raccontato quello che avevo sentito. Al ritorno a casa in macchina la radio parlava di Bush sull’aereo presidenziale che non sarebbe atterrato per motivi di sicurezza mentre il vicepresidente era nascosto. Nota di colore: mia sorella mi ha telefonato per dirmi di non andare al supermercato perché poteva essere pericoloso!
Per tutto il viaggio (circa mezzora) ho provato una profonda angoscia per l’idea che un aereo si fosse schiantato sul pentagono (cosa che mi sembrava incredibile e impossibile) e che un altro aereo stesse ancora in volo probabilmente per colpire la Casa Bianca.
Arrivata a casa sul televisore subito accesso scorrevano le immagini delle torri e il loro crollo: a questo punto l’angoscia non era più per un attacco al cuore del potere statunitense, ma per quelle persone chiuse in due torri destinate a crollare. L’immagine di chi ha preferito buttarsi nel vuoto piuttosto che aspettare la morte ha popolato i miei incubi per molti giorni.
Scusate il lungo racconto, ma mentre tornavo in macchina a casa ho riprovato quell’angoscia per una violenza assurda e per quelle vittime innocenti. Purtroppo ciò conferma che la guerra la possiamo chiamare in mille modi: “preventiva”, “con bombe intelligenti”… ma ciò non nasconde ciò che la guerra è’: LA GUERRA E’ MORTE E GENERA MORTE. Dalla violenza e dall’odio non può che nascere violenza e odio.
Io lancio a voi questa domanda: cosa stavate facendo 11 settembre 2001?
Quella giornata è perfettamente fissa nella mia memoria: io ero in ufficio e verso le 15 una mia collega che tornava da un sopralluogo mi ha detto che aveva sentito alla radio che un aereo si era abbattuto sul Pentagono e altri aerei avevano colpito alcuni grattacieli di New York e pareva che altri fossero ancora in volo. Io le ho detto che non era possibile e forse era uno scherzo come lo sbarco degli alieni di qualche decennio fa. Mi sono subito collegata su Internet mentre i colleghi cercavano una radio. Ricordo lo sgomento di tutti e il panico di una collega che, dopo aver telefonato per una conferma al marito, si era messa a urlare: “la terza guerra mondiale!”.
Poco dopo sono uscita: sono andata in un negozio dove le commesse non sapevano cosa era successo e gli ho raccontato quello che avevo sentito. Al ritorno a casa in macchina la radio parlava di Bush sull’aereo presidenziale che non sarebbe atterrato per motivi di sicurezza mentre il vicepresidente era nascosto. Nota di colore: mia sorella mi ha telefonato per dirmi di non andare al supermercato perché poteva essere pericoloso!
Per tutto il viaggio (circa mezzora) ho provato una profonda angoscia per l’idea che un aereo si fosse schiantato sul pentagono (cosa che mi sembrava incredibile e impossibile) e che un altro aereo stesse ancora in volo probabilmente per colpire la Casa Bianca.
Arrivata a casa sul televisore subito accesso scorrevano le immagini delle torri e il loro crollo: a questo punto l’angoscia non era più per un attacco al cuore del potere statunitense, ma per quelle persone chiuse in due torri destinate a crollare. L’immagine di chi ha preferito buttarsi nel vuoto piuttosto che aspettare la morte ha popolato i miei incubi per molti giorni.
Scusate il lungo racconto, ma mentre tornavo in macchina a casa ho riprovato quell’angoscia per una violenza assurda e per quelle vittime innocenti. Purtroppo ciò conferma che la guerra la possiamo chiamare in mille modi: “preventiva”, “con bombe intelligenti”… ma ciò non nasconde ciò che la guerra è’: LA GUERRA E’ MORTE E GENERA MORTE. Dalla violenza e dall’odio non può che nascere violenza e odio.
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Re: 11 settembre 2001: cosa stavate facendo quel giorno?
Cosa facevo?.. stavo guardando ally Mc Beal, se non sbaglio l'episodio dove ally baciava la tipa dai tratti orientali...


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Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
Ero in ufficio, lavoravo al pc quando mi arriva la mail di cnn.com, al cui servizio di news ero abbonato, che diceva solo che un aereo aveva colpito una delle due torri del WTC, senza aggiungere altro.
ricordo di aver sorriso e pensato 'ma guarda tu che imbecille', pensando si trattasse di un piccolo aereo da turismo, un piper o un cessna, roba piccola, insomma.
Qualche minuto dopo arriva una mail più circostanziata, poco dopo il secondo aereo. Era già un po' che non sorridevo più.
ricordo di aver sorriso e pensato 'ma guarda tu che imbecille', pensando si trattasse di un piccolo aereo da turismo, un piper o un cessna, roba piccola, insomma.
Qualche minuto dopo arriva una mail più circostanziata, poco dopo il secondo aereo. Era già un po' che non sorridevo più.
Io stavo facendo shopping in centro...in un negozio ho sentito la radio che diceva:"Un aereo caduto sul Pentagono e altri due sulle Twin Towers".
Ho chiesto alla commessa se era uno scherzo, ma lei ha detto che era tutto vero e che che nelle Torri lavoravano più di mille persone..
Ho provato un' angoscia per quei poveretti...
Ho chiesto alla commessa se era uno scherzo, ma lei ha detto che era tutto vero e che che nelle Torri lavoravano più di mille persone..

Ho provato un' angoscia per quei poveretti...

- Herbert West
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Semplicemente stavo studiando... non mi ero nemmeno accorto di niente fino a che non mi ha avvertito Therese...
http://www.myspace.com/stridermetal
http://www.myspace.com/deatharmyband
"tutto ciò che sarai era già stato scritto
se davvero esiste questo Dio ha fallito.
Ogni parola pronunciata sarà lo specchio del tuo dolore
riflette la colpa
alimenta l'odio"
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Io ero al funerale del padre di una mia collega... lo ricordo perchè mentre andavamo in macchina nel vicono paese in cui si svolgeva, un'altra collega ricevette una telefonata dalla figlia che la avvertiva di ciò che stava succedendo... ma in quel moemnto sembrava tutto così lontano e irreale... solo qualche ora dopo ho realizzato la gravità di ciò che era successo.
Con me fanno lega i libri. Accorrono, si radunano, mi si attaccano addosso. (S. M. Ejzenstejn)
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre. - Albert Einstein
http://www.officinadelleparole.info/
http://www.bookcrossing.com/mybookshelf/mickymicky
http://www.theliteracysite.com
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- Comandante Lupo
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io stavo lavorando vicino bergamo in un ufficio e ho sentito un impiegato che diceva al cell: "hanno centrato le torri gemelle con un boeing!".
al che ho riferito l'episodio al mio capo e lui mi fa: "non dire cazzate!"
ci ho rimuginato su un po', ho chiesto delucidazioni agli impiegati del posto che mi hanno detto che bush era in volo e che per la sicurezza nazionale non sarebbe atterrato e che le torri gemelle erano ormai crollate...
una volta tornato a casa davanti alla televisione la mia angoscia è esplosa...
p.s. a distanza di 4 anni (aprile 2005) sono stato a new york. lo squarcio nel cielo di downtown manhattan è palpabile (si vede e si sente il "buco" lasciato nello skyline anche senza aver mai visto prima la zona) e l' angoscia per quella splendida città deturpata è tornato a galla.
oggi poi, dopo madrid anche londra (ci sono stato 2 volte per delle vacanze tra le più belle che abbia mai fatto).
sono incazzato e triste!
mi sa che sono per la pena di morte!
butto alle ortiche una vita di discorsi contro: se li prendono li devono appendere per le palle a trafalgar square!
al che ho riferito l'episodio al mio capo e lui mi fa: "non dire cazzate!"
ci ho rimuginato su un po', ho chiesto delucidazioni agli impiegati del posto che mi hanno detto che bush era in volo e che per la sicurezza nazionale non sarebbe atterrato e che le torri gemelle erano ormai crollate...
una volta tornato a casa davanti alla televisione la mia angoscia è esplosa...
p.s. a distanza di 4 anni (aprile 2005) sono stato a new york. lo squarcio nel cielo di downtown manhattan è palpabile (si vede e si sente il "buco" lasciato nello skyline anche senza aver mai visto prima la zona) e l' angoscia per quella splendida città deturpata è tornato a galla.
oggi poi, dopo madrid anche londra (ci sono stato 2 volte per delle vacanze tra le più belle che abbia mai fatto).
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butto alle ortiche una vita di discorsi contro: se li prendono li devono appendere per le palle a trafalgar square!
ero comodamente svaccato a guardare la tv in quanto appena tornato da una delle piu brutte ferie della mia vita in Spagna. Ricordo che -e mi vergogno a dirlo- mi venne da ridere e chiesi a mio fratello dove fossero i popcorn. Giuro, non ci credevo,pensavo ad uno scherzo, sembrava di vedere un film d'azione. E invece...
Nessun compromesso,neanche davanti all'Armageddon.
Rorschach (Watchmen)
http://www.anobii.com/people/conf/
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ricordo che eravamo in un momento di riposo in famiglia io ero sdraiata a letto ed ho acceso la televisione...non lo avessi mai fatto è stata una sensazione orribile...come se fosse arrivata la fine, eravamo tutti sgomenti, credo sia stata la prima volta in cui ci rendevamo conto della globalità della guerra

sono quello che leggo

Almost blue flirting with this disaster became me(Elvis Costello)
- vesna
- Olandese Volante
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la televisione era su canale 5. c'era uno di quei film romanticoni estivi per le casalinge che stavo solo ascoltando. avevo finito di prendere il caffe e stavo cucendo le tende di casa. tutto d'un tratto è cominciato un telegiornale straordinario e hanno fatto vedere le torri. il crollo della seconda l'ho vista in diretta.ero molto ma molto scossa.
quello che ho pensato era: non si è piu sicuri da nessuna parte. adesso tocca scapare su marte.
ho chiamato a pulp che era al lavoro e l'ho avertito. in ufficio non si sapeva ancora nulla ma da una 20ina di min non ricevevano telefonate dai utenti (lavorava con la regione) e sto mutismo era troppo strano. cosi si è capito il perche.
quello che ho pensato era: non si è piu sicuri da nessuna parte. adesso tocca scapare su marte.
ho chiamato a pulp che era al lavoro e l'ho avertito. in ufficio non si sapeva ancora nulla ma da una 20ina di min non ricevevano telefonate dai utenti (lavorava con la regione) e sto mutismo era troppo strano. cosi si è capito il perche.
Pensieri sparsi
"Da un certo punto in avanti non c'e più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare."
Franz Kafka
avevo appena finito di sostenere lo scritto per l'esame di abilitazione.
Siamo andati con alcuni colleghi a prendere un caffè ed entrando nel bar abbiamo visto le immagini.
Sulla strada del ritorno, (eravamo ormai al tramonto) abbiamo visto una flotta di elicotteri in volo provenienti dalla base nato che si trova a Napoli. Ricordo che quell'immagine mi ha ricordato una scena di un film sul vietnam....
Siamo andati con alcuni colleghi a prendere un caffè ed entrando nel bar abbiamo visto le immagini.
Sulla strada del ritorno, (eravamo ormai al tramonto) abbiamo visto una flotta di elicotteri in volo provenienti dalla base nato che si trova a Napoli. Ricordo che quell'immagine mi ha ricordato una scena di un film sul vietnam....
" siediti al sole, abdica e sii il Re di te stesso" (F. Pessoa)
"solo due cose sono infinite:l'universo e la stupidità umana, e sul primo non sono sicuro"
(A. Einstein)
"il razzismo è un'idiozia, lo dimostra la genetica" (L. Cavalli-Sforza)
ci sedemmo dalla parte del torto, tutti gli altri posti erano occupati.
Bertold Brecht

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- Corsaro Nero
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faceva caldo... questo sì...
ero in ufficio, ma stavo studiando... più o meno come al solito, e la facoltà era semideserta... e un mio amico mi manda un primo messaggio: "hanno bombardato l'America".
Lo richiamo per capire meglio e mi dice di appiccicarmi a internet perchè pare abbiano bombardato una delle torri gemelle. Dico: "cioè hanno fatto esplodere una bomba?" "no no... vai su internet e guarda"
ovunque una sola frase: America sotto attacco!... foto immagini... e poi il video del secondo aereo che si schianta sulla seconda torre...
in ufficio mi ricordo i colleghi terrorizzati se ne sono praticamente scappati a casa. Avevano davvero paura, come se gli aerei fossero caduti qui vicino. Sono rimasto da solo in ufficio... tutta la rete era comunque sovraccarica, niente ansa.it niente tg.com niente corriere.it niente repubblica.it... insomma da internet ormai non si poteva "avere" più niente... ho chiamato mio padre per sapere cosa stesse succedendo (pubbliche relazioni di un importante comando dell'aeronautica militare), ma non aveva un granchè da dirmi di più...
e il resto è cronaca
ps: molto diverso per quanto riguarda l'attentato a Madrid e ancora più diverso questo di Londra.... assuefazione?!?
ero in ufficio, ma stavo studiando... più o meno come al solito, e la facoltà era semideserta... e un mio amico mi manda un primo messaggio: "hanno bombardato l'America".
Lo richiamo per capire meglio e mi dice di appiccicarmi a internet perchè pare abbiano bombardato una delle torri gemelle. Dico: "cioè hanno fatto esplodere una bomba?" "no no... vai su internet e guarda"
ovunque una sola frase: America sotto attacco!... foto immagini... e poi il video del secondo aereo che si schianta sulla seconda torre...
in ufficio mi ricordo i colleghi terrorizzati se ne sono praticamente scappati a casa. Avevano davvero paura, come se gli aerei fossero caduti qui vicino. Sono rimasto da solo in ufficio... tutta la rete era comunque sovraccarica, niente ansa.it niente tg.com niente corriere.it niente repubblica.it... insomma da internet ormai non si poteva "avere" più niente... ho chiamato mio padre per sapere cosa stesse succedendo (pubbliche relazioni di un importante comando dell'aeronautica militare), ma non aveva un granchè da dirmi di più...
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気高い心
tentai di cogliere il lato assurdo di Dio: l'uomo.


professionalmente parlando:
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- Olandese Volante
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Ero ancora in vacanza, ma quel giorno passai all'università a parlare col mio prof. Ero sicuramente con babbo e forse c'era anche mia sorella.
Mi ricordo che lungo i corridoi incrociai una professoressa che andava cercando una radio, con aria non proprio tranquilla... e mi sono chiesta: "Chissà che è successo, che cerca tanto una radio..."
Poi sono tornata a casa. Durante i 70 km di viaggio non ho potuto sapere nulla (non avendo l'autoradio), ma appena arrivati a casa la notizia era ormai ovunque...
Ho capito perché la prof cercava la radio.
Nonostante ci abbiano bombardato per settimane con quelle terribili immagini, ogni volta che rivedevo gli aerei schiantarsi contro le Torri avevo la pelle d'oca... ed è durato per mesi.
Mi ricordo che lungo i corridoi incrociai una professoressa che andava cercando una radio, con aria non proprio tranquilla... e mi sono chiesta: "Chissà che è successo, che cerca tanto una radio..."
Poi sono tornata a casa. Durante i 70 km di viaggio non ho potuto sapere nulla (non avendo l'autoradio), ma appena arrivati a casa la notizia era ormai ovunque...
Ho capito perché la prof cercava la radio.
Nonostante ci abbiano bombardato per settimane con quelle terribili immagini, ogni volta che rivedevo gli aerei schiantarsi contro le Torri avevo la pelle d'oca... ed è durato per mesi.
- lizzyblack
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A che? Agli attentati? Spero proprio di no..Kurosawa ha scritto:assuefazione?!?
Liz
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- Corsaro Nero
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più che agli attentati direi ai disastri alle stragi... lo so è molto brutto da dire... dà l'idea di cinico e non piace nemmeno a me.... però parlandomi sinceramente è ciò che percepisco... sempre meno sgomento...


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- lizzyblack
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Io, invece, sempre di più. 

Liz
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- joey luke bandini
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- Iscritto il: gio giu 30, 2005 11:07 am
- Località: pisa
ero in ufficio con altri colleghi/amici e stavamo lavorando animatamente, un amico comune ci telefona e ci comunica cosa sta succedendo nel mondo... uno di noi lo prega di non fare scherzi cretini, non lo lascia neppure finire di parlare e gli dice che lo richiamiamo quando abbiamo finito.
per scrupolo mi attacco a internet ma non c'è connessione... molto strano.
l'amico richiama, questa volta risponde un altro e lo fa parlare...
per scrupolo mi attacco a internet ma non c'è connessione... molto strano.
l'amico richiama, questa volta risponde un altro e lo fa parlare...
ero in negozio e mi ricordo di aver sentito la notizia alla radio...
ascoltando le parole con disattenzione, e per deformazione professionale, avevo scambiato tutto per il racconto della trama di un libro...
è molto vivido il ricordo della paura, anche perché è la stessa paura che ho provato ieri appena ho acceso la tv...
....la sensazione di sgomento per me non diminuisce, anzi....
ascoltando le parole con disattenzione, e per deformazione professionale, avevo scambiato tutto per il racconto della trama di un libro...
è molto vivido il ricordo della paura, anche perché è la stessa paura che ho provato ieri appena ho acceso la tv...
....la sensazione di sgomento per me non diminuisce, anzi....
avevo preso casa a Palermo da poco più di una settimana...stavo studiando per il test di ammissione per Scienze della Comunicazione...mi sposto assetata dalla mia stanza alla cucina,quando la mia neocoinquilina mi dice:"Ma hai visto che casini?"...e mi porta nella sua stanza per farmi vedere le immagini intanto che mi aggiornava.Mentre ero lì accanto a lei ecco che arriva il crollo della prima Torre.
L'angoscia è stata immensa,e poi subito il mio pensiero è corso verso il mio ragazzo che in quel momento era a Roma,e proprio a due passi dall'ambasciata Statunitense.L'ho chiamato ed ho cominciato a dirgli:"Allontanati dai posti affollati,non andare in centro,non andare sulla metro...insomma torna a casa"...lui ha cominciato a ridermi in faccia, non mi prendeva sul serio,poi la gente intorno a lui parlava della stessa cosa...
a quel punto abbiamo cominciato a riflettere su tutte le eventuali conseguenze di questo attacco terroristico...da una Terza Guerra,passando per altri attentati nelle città più importanti del mondo,e per la paura per Sigonella,e per il Pontile NATO di Augusta...il pericolo lo sentivamo proprio vicino casa
L'angoscia è stata immensa,e poi subito il mio pensiero è corso verso il mio ragazzo che in quel momento era a Roma,e proprio a due passi dall'ambasciata Statunitense.L'ho chiamato ed ho cominciato a dirgli:"Allontanati dai posti affollati,non andare in centro,non andare sulla metro...insomma torna a casa"...lui ha cominciato a ridermi in faccia, non mi prendeva sul serio,poi la gente intorno a lui parlava della stessa cosa...
a quel punto abbiamo cominciato a riflettere su tutte le eventuali conseguenze di questo attacco terroristico...da una Terza Guerra,passando per altri attentati nelle città più importanti del mondo,e per la paura per Sigonella,e per il Pontile NATO di Augusta...il pericolo lo sentivamo proprio vicino casa
