Voto ai cittadini stranieri

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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invisigot
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Voto ai cittadini stranieri

Messaggio da invisigot »

Ieri il Consiglio Comunale di Torino ha approvatola delibera che concede il diritto di voto per le amministrative ai cittadini stranieri.

Ancora una volta questa città, nonostante i suoi enormi problemi, ha dato prova di grande civiltà; c'è da essere fieri di vivere in un posto così.
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Messaggio da shandy »

questi sono i passi da compiere per raggiungere l'integrazione e sconfiggere il terrorismo.
complimenti a torino e ai torinesi!
:clap:
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Messaggio da 2teepot »

Amministrative , certo .


Ma specifichiamo che votano SOLO alla circoscrizione , e mica per il consiglio comunale .

Solita ipocrisia di un certo modo di fare politica in Italia. :(
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invisigot
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Messaggio da invisigot »

Ma specifichiamo che votano SOLO alla circoscrizione , e mica per il consiglio comunale
ho linkato il comunicato stampa proprio perchè specificava questo aspetto.
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Messaggio da 2teepot »

Come l'avevi posto sembrava un passo avanti gigantesco che sarebbe rimasto sulle pagine de La Stampa per una settimana intera ... :)

A me sembra una concessione solo di facciata , per dare il contentino e non fare nulla di veramente concreto . :(


Parliamo francamente : dare il voto realmente agli immigrati sarebbe un suicidio politico per chiunque .
E per questo che manca il coraggio di fare .
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Messaggio da invisigot »

A me sembra una concessione solo di facciata , per dare il contentino e non fare nulla di veramente concreto
Concordo, a questo punto era meglio lasciare le cose come stavano.
Al di là del sarcasmo preferisco personalmente un graduale, faticoso cammino verso l'integrazione che l'immobilismo frutto di un calcolo politico. Poi se vinceranno gli altri sfruttando il tema della legalità, pazienza. E' stato comunque giusto provarci, almeno si è provato a fornire un percorso.
Come l'avevi posto sembrava un passo avanti gigantesco che sarebbe rimasto sulle pagine de La Stampa per una settimana intera ...
allora comincio a ritagliare gli articoli. :D
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Messaggio da 2teepot »

a questo punto era meglio lasciare le cose come stavano
Ma no ! Qualcosa è stato fatto . Ma è un po' come se avessero consegnato solo lo stecco del ghiacciolo ... E il ghiacciolo ? Sciolto dalla paura ! :P
E' stato comunque giusto provarci, almeno si è provato a fornire un percorso.
Per me è solo la manifestazione ipocrita di come si possa far politica in Italia di questi tempi .
Mancanza di coraggio , di valori , di idee , e soprattutto conservazione dello status quo .
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Messaggio da shandy »

sinceramente per quanta simpatia e ammirazione io possa avere per le rivoluzioni credo che i risultati più importanti si ottengano attraverso la modifica graduale delle situazioni. in questo senso credo che quanto fatto a torino rappresenti una grande conquista.
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Messaggio da invisigot »

Scrive Chiara Saraceno, sociologa di fama internazionale e Grande Ufficiale d'Italia, su Repubblica:

COSI' COMINCIA LA DEMOCRAZIA

Votare per i rappresentanti negli organismi della circoscrizione può sembrare una piccola cosa. Molti cittadini italiani e torinesi, pur avendone il diritto, non lo fanno. E neppure sanno bene a cosa serve e che cosa facciano le circoscrizioni. Eppure le circoscrizioni sono il luogo in cui prendono forma concretamente molte delle iniziative prese a livello del governo cittadino; e viceversa il luogo in cui si individuano e definiscono i bisogni e le domande di uno specifico quartiere. L'offerta di un servizio domiciliare per gli anziani, la dislocazione di un nido, l'uso degli spazi e così via sono discussi e negoziati in questa complessa interazione. Il ruolo dei rappresentanti di circoscrizione è certo modesto e circoscritto, ma anche delicato, in quanto costituiscono l'interfaccia tra la circoscrizione e il governo della città. Possono anche avviare direttamente iniziative "su misura" della circoscrizione e dei suoi abitanti: un luogo di ritrovo per anziani, iniziative per gli adolescenti, o per i genitori.
Si parla talvolta di questi organismi come "piccola democrazia": non per svalutarli, ma per segnalarli come un mattone - limitato ma importante - nella complessa architettura di cui è fatta, appunto, una società democratica, con i suoi livelli molteplici di partecipazione alla formazione delle decisioni.
Fare partecipare a questo livello anche chi, straniero, vive qui da tempo, manda i suoi figli a scuola, paga le tasse, utilizza il servizio sanitario, i mezzi pubblici e così via, sembra non solo giusto, ma in qualche modo necessario.
Partecipare ai processi decisionali, infatti, non comporta solo poter dire la propria, ma anche confrontarsi con altri e assumersi la responsabilità delle proprie posizioni. Per questo delle due dimensioni in cui si realiza il diritto di voto - votare e candidarsi a essere votato - è la seconda quella più compiutamente democratica. In molti paesi del mondo il diritto a votare è sancito, molto meno quello a candidarsi. Estendere il doppio diritto di voto agli immigrati è un gesto di offerta di integrazione forte, che riconosce diritti e chiama responsabilità. Più forte di quello, pur meritorio, della creazione di consulte degli immigrati. Quest, infatti, continuano a mantenere gli immigrati come soggetti a parte (e tendenzialmente tra loro omogenei, ciscuno all'interno della propria comunità di appartenenza). L'estensione del diritto di voto invece tratta gli immigrati come individui, ciascuno con la propria possibilità di scegliere le proprie appartenenze, sia come votante che come eventualmente eletto. Se qualcuno vorrà organizzarsi come gruppo a partire dalla condizione di immigrato, sarà una scelta legittima. Ma non imposta. Si apre così lo spazio per identificazioni plurali, dialoganti, non chiuse in compatte appartenenze auto-difensive e reciprocamente escludentesi. Anche così si combatte il terrorismo.
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Messaggio da 2teepot »

credo che quanto fatto a torino rappresenti una grande conquista.
Ecco , secondo me no .

E' un passo indietro . Piccolo e ipocrita .

Come passo piccolo ma deciso , avrei preferito che fosse stato istuito un assessorato affidato come gestione agli immigrati , magari eletti tra loro da un referendum comunale apposito .
E poi allora si che arriverebbero veramente a contare politicamente ! :wink:

E questo senza rivoluzioni .

Fantasia al potere .

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Messaggio da TierrayLibertad »

Solo per evidenziare un particolare che è molto importante per evitare equivoci:
Art. 117, comma 2 Cost.:
"Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
...
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolita"

Quindi una decisione del Consiglio comunale volta a dare il voto agli immigrati per l'elezione del sindaco o del Consiglio comunale stesso sarebbe stata palesemente illegittima.

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

Vero Acquario

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Messaggio da 2teepot »

Per cui ... tanto rumore per nulla !
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Messaggio da invisigot »

Mi scuso per la lunghezza degli articoli, ma vi posto l'intervento di ieri del Consigliere Enzo Cugusi.
Secondo me è un bell'esempio di come il dibattito intorno a questa questione sia stato veramente alto.

Non so se intervenire come immigrato sardo, come funzionario di Prefettura che si occupa di immigrazione, come consigliere comunale o come abitante di San Salvario quartiere multietnico per eccellenza di questa città. Proverò a dire cose da tutte e quattro le situazioni che per me rappresentano una straordinaria e singolare opportunità.

Oggi a Torino e provincia vivono circa 120mila immigrati extracomunitari, la maggior parte di loro ha superato la provvisorietà della persona migrante.
E’ perciò molto importante che la città di Torino formuli risposte che tengano conto della presenza di questi nuovi abitanti. Gli immigrati devono avere la possibilità di esprimere un voto perché con il voto c’è la partecipazione e quindi l’integrazione nella vita della città.
Con il voto c’è anche la rivendicazione di un diritto che aiuta gli stranieri a uscire dalla chiusura identitaria ed è anche un modo per abituare noi tutti alla convivenza con loro .I cittadini stranieri eletti rappresenteranno tutti e i problemi di tutti. Non ci saranno temi che riguarderanno gli immigrati e temi che riguarderanno i nativi.

Con il voto si permette agli stranieri di uscire dalla condizione di essere fruitori di politiche caritatevoli e assistenziali, e di divenire soggetti politici cui dare risposte.
Il voto, sia chiaro, non è la soluzione ai problemi di integrazione, ma può essere una risposta che, accompagnata dagli interventi che da tempo la città pone in essere, può migliorare la vita degli stranieri facendoli entrare nel novero della cittadinanza attiva soggetto di diritti e di doveri.

Coinvolgere gli stranieri nell’amministrazione delle Circoscrizioni vuol dire immetterli in un meccanismo ufficiale, funzionante, uguale per tutti. Meccanismo di accoglienza e crescita che ha avuto ottimi precedenti in città, quando i nuovi torinesi erano le moltitudini di persone che dal meridione e dalle isole al ritmo di 50 mila all’anno sino al 1961 , arrivavano a Torino in cerca di nuove opportunità di lavoro e che hanno contribuito allo sviluppo di questa città.

Il voto è il più importante strumento di partecipazione in democrazia. Non è più tollerabile che una parte rilevante della popolazione torinese, che qui vive stabilmente, paga le tasse e contribuisce in maniera crescente al benessere generale, sia esclusa da ogni forma di partecipazione all’amministrazione della cosa pubblica. Partecipazione che vuol dire esigenza di garantire l’inclusione ampia di tutti coloro che vivono nel territorio della città.

La Città di Torino non si è tirata indietro rispetto alle politiche di integrazione che da anni coinvolgono i servizi educativi, i servizi socio assistenziali, ecc.
L’Ufficio stranieri del comune di Torino è nato nei primi anni ottanta quando gli immigrati in tutta Italia erano poche centinaia di migliaia. Questo ufficio deve tornare ad essere il fiore all’occhiello delle politiche di integrazione della città .Dovrà essere dotato di risorse e personale idoneo a soddisfare la domanda che a seguito della sanatoria del 2002 è raddoppiata.

Scrive Livia Turco nel libro “I Nuovi Italiani” : “La partecipazione politica in forme uguali agli italiani facilita la collaborazione e la ricerca di interessi comuni, favorisce l’apprendimento di regole e prassi democratiche, incentiva l’integrazione politica e abbassa i rischi di conflitto interetnico”.
Non si può che condividere questa affermazione se si pensa a quanto , alla lunga, l’esclusione politica delle nuove generazioni di italiani con trattino , cioè gli italo- marocchini , italo-peruviani ecc ecc che si sentono italiani a tutti gli effetti, rappresenti una seria incognita, vorranno cioè essere riconosciuti cittadini anche con il voto, e mal sopporteranno l’esclusione.


Gli stranieri, che lo si voglia o no, sono qui, hanno raggiunto una dimensione radicata in città, non sono una popolazione di passaggio ma costituiscono un’opportunità, sono già la nostra storia.

L’immigrazione come tutti i fenomeni sociali se non è governata finisce per governare se stessa creando tessuti sociali precari fondati sull’illegalità.

E a questo proposito vi voglio segnalare quanto è emerso dall’annuale relazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, pubblicata il 13 maggio scorso. Dal rapporto sulla criminalità in Italia risulta che nel 2004 su un totale di 611.283 persone denunciate o arrestate gli extracomunitari con permesso di soggiorno sono stati 96, cioè su 2 milioni e mezzo di stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale appena 96 delinquono. Se questo dato si “spalma” sull’intera popolazione italiana avremmo bisogno di un Ministro dell’Interno part-time !
Questo vuol dire che se ci sono le condizioni giuridiche, sociali e politiche l’immigrazione tende all’integrazione e presenta in generale - e lo confermano numerose ricerche nei paesi di immigrazione- un basso tasso criminale. Ecco perché è urgente che questa città appronti strumenti di partecipazione politica quale il voto.

Si obbietta che il voto deve essere concesso agli stranieri che hanno la perfetta conoscenza della lingua italiana. Nelle varie assemblee tenute in città per spiegare i contenuti di questa delibera le chiusure alla concessione del voto provenivano da persone, anche investite di responsabilità pubbliche , che non parlavano né correttamente né correntemente la nostra lingua.
Si trattava di cittadini italiani che si esprimevano solo in forme dialettali ma erano tuttavia titolari del diritto di voto attivo e passivo. Costoro ignorano che metà degli immigrati ha una laurea e che il 35%-40% di loro ha una qualifica professionale e che la quasi totalità parla due lingue come minimo. Se penso che questi titoli di studio ci vengono offerti senza che noi (Stato Italiano) abbiamo speso un soldo,
allora l’unico timbro che devo stampare sul passaporto di questi immigrati è uno solo : benvenuto!

Gli immigrati svolgono le mansioni più ingrate ma devono tacere politicamente.

Si obbietta ancora che il diritto di voto deve essere concesso quando vi è la certezza della perfetta condivisione dei nostri valori, della nostra storia nazionale insomma della patria nostra.
E’ ragionevole un doppio attaccamento dello straniero alla patria di origine e a quella di accoglienza.

Tutti o quasi, compreso il sottoscritto abbiamo due patrie.

Diceva Cicerone nel De Legibus : “ Tutti hanno due patrie… noi consideriamo patria e quella in cui siamo nati e quella da cui fummo accolti. Ma è necessario amare specialmente quella in grazia della quale il nome dello Stato è comune a tutti i cittadini; (patria) per la quale dobbiamo morire ed alla quale dedicarci interamente e in cui porre tutti i nostri interessi e quasi consacrarveli ;ma quella che ci ha generato è poi dolce in grado non molto diverso da quella che ci ha accolto. Perciò io mai negherò essere questa appunto la mia patria, pur essendo maggiore di essa quell’altra.”

Vivere a Torino e avere una doppia patria non significa essere escluso dall’ordine politico, ma significa far emergere elite cittadine che faranno parte della futura classe dirigente di questa città.
Il diritto di voto agli stranieri fa parte della biologia politica, è cioè indispensabile. Noi con questa delibera possiamo solo proclamare questo diritto e renderlo puntualmente attuabile.

Per rispondere ad un articolo del giornale La Stampa del 17 luglio che titolava“Il voto può attendere”, no, il voto non può attendere, gli stranieri rappresentano l’8% della popolazione residente a Torino e due bambini ogni sei nuovi nati sono figli di almeno un genitore straniero, questi cittadini che hanno scelto Torino come loro città non possono essere tenuti alla porta.
Noi vogliamo segnare proprio in questo momento un distinguo netto tra terrorismo e immigrazione che qui vive e lavora in pace, ribadendo che la stragrande maggioranza degli immigrati regolari e sono quelli di cui in questa delibera si parla, non delinquono , di loro il codice penale si occupa in modo infinitesimale.
L’immigrazione di oggi costituisce la Torino di domani, la rappresentanza
politica dell’immigrazione è un aspetto qualificante che questa amministrazione non si può permettere di eludere
.
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2teepot ha scritto:Come l'avevi posto sembrava un passo avanti gigantesco che sarebbe rimasto sulle pagine de La Stampa per una settimana intera
terminati i ritagli, a distanza di una settimana se ne parla ancora...anche su Repubblica e Giornale.
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Messaggio da zazie »

Non avevo visto il post ma sentito la notizie.
Sono sempre più orgogliona della mia città.
Forse è vero, non è un passo decisivo in avanti, ma mi è bastato sentire i commenti contrari in un servizio tg per capire che non è proprio una cosa da niente.
Il principio che deve passare è quello espresso nel contributo riportato da Invi, ci cui sottolineo una parte che mi ha fatto sganasciare
Si obbietta che il voto deve essere concesso agli stranieri che hanno la perfetta conoscenza della lingua italiana. Nelle varie assemblee tenute in città per spiegare i contenuti di questa delibera le chiusure alla concessione del voto provenivano da persone, anche investite di responsabilità pubbliche , che non parlavano né correttamente né correntemente la nostra lingua.
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Messaggio da 2teepot »

L'USK (Ufficio Stampa Komulobby) ha scritto:a distanza di una settimana se ne parla ancora...
Perfetto ! :wink: Ora aspetto il benchmark ad un mese , dopo le vacanze s'intende ... 8)
Zazie ha scritto:ma mi è bastato sentire i commenti contrari in un servizio tg per capire che non è proprio una cosa da niente.
Maccome ? :eyes: In base a quello che dice la propaganda controrivoluzionaria si da il valore alle conquiste della Rivoluzione ? :wall:



In questi giorni un Extracomunitario di lusso mi ha consegnato il seguente appello :

"Ascoltate, ascoltate, resistete un po’ di più che oggi, per vostra fortuna, non mi dilungherò troppo.

(Esclamazioni di: "Nooooooooooo!")

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" La natura ci ha aiutato, sentite il vento fresco e l’ombra, tutto favorisce la nostra nobile causa."

...<censored by FI contras >

"Di fronte all’impero più potente nella storia dell’umanità, impegnato in distruggere la nostra identità come nazione indipendente nel passato e anche più tardi, nella Rivoluzione inevitabile, eccoci qui, in questo glorioso Forum , dopo 3 anni di eroica lotta contro la quale si sono infrante le più perfide calunnie e i più grossolani crimini."

"Perché dovrebbe il Forum seguire la direzione di un governo gangster e assassino?

Dopo l’11 settembre del 2001 e dell’atroce azione commessa nelle Torri Gemelle, pianificata ed eseguita da capi fanatici finanziariamente legati alla dinastia che regna oggi nella Casa Bianca, che sono stati, inoltre, addestrati e utilizzati dai servizi speciali degli Stati Uniti, la politica dell’Impero si è concentrata nella cosiddetta crociata mondiale contro il terrorismo che, da loro inventato contro il Forum , il Viet Nam e altri paesi virtuali , si era trasformato in una tragedia mondiale.

E’ stata proclamata la dottrina nazista dell’attacco a sorpresa preventivo contro "qualunque oscuro angolo del mondo". Sono state grossolanamente citate cifre di 60 o più stati come possibili bersagli –tra cui, ovviamente, il Forum. Nella suddetta lista il nostro popolo appare in primo luogo tra i possibili obiettivi."


... < censored by Mods >

"! Cari partecipanti al Forum dos bukcrošarderos !"

"È sempre bello il momento in cui un sogno comincia a divenire una realtà. Oggi stiamo trasformando in realtà il sogno di amicizia cooperazione e integrazione solidale tra i popoli fraterni di tutto il Mondo nel settore della circoscrizione Crocetta di Torino /1. "





Liberamente tratto da :

F.C.
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Messaggio da Pelodia »

dai massimo, dicci che droga prendi per favoreeee :P :lol: 8)
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2t ha scritto:Ufficio Stampa Komulobby
eh magari, io avevo chiesto di mettermi a disposizione un po' di fondi neri per assumere l'incarico...ma si sa, dopo il dossier Mithrokin con il KGB non c'è più tutto questo feeling.
Peccato, perchè noi nostalgici della Terza Internazionale siamo legati a questi vecchi valori.
Dopo che il Comintern era riuscito a piazzarmi all'interno delle istituzioni, purtroppo si è dovuto fare i conti con lo scarso peso dell'Area Migliorista della Komulobby nel grande progetto di dittatura del proletariato.
Vabbè, io aspetto sempre il ritorno del compagno Josip insieme ad Elvis e Jim Morrison...intanto preparo il benchmark.
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Messaggio da 2teepot »

Il Candito alla circoscrizione 89 di Rolo ha scritto:dicci che droga prendi per favoreeee
Mandami un PM ... anzi no , la censura ha orecchie dappertutto . :roll:
Rosso dall'Invi-DEA ha scritto:io avevo chiesto di mettermi a disposizione
Assunto ! Mandami un PM ...anzi no . Un biglietto scritto a matita col tuo CV ...
Però io sono della Prima Internazionale , se può andar bene lo stesso ...

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Messaggio da Pelodia »

Il Cdm boccia Genova "No al voto agli extracomunitari"

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha deliberato l'annullamento straordinario per illegittimità nei confronti della deliberazione del Consiglio comunale di Genova del 27 luglio 2004, nella parte in cui estende ai cittadini extracomunitari il diritto di elettorato attivo e passivo per le elezioni comunali e per quelle circoscrizionali. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.

Tre giorni fa il consiglio di stato aveva bocciato i comuni che hanno concesso il diritto di voto agli extracomunitari. Il testo del parere della prima e seconda sezione del Consiglio di Stato non lascia dubbi: il diritto di elettorato ai cittadini stranieri "può configurarsi se si rinviene nell'ordinamento statale, solo competente, il relativo riconoscimento". Il diritto di voto ai cittadini stranieri potrebbe essere concesso, "se si espunge - scrivono i giudici amministrativi - la circoscrizione dal novero degli organi di governo e degli uffici pubblici comunali". Un'interpretazione che, tuttavia, il Consiglio di Stato non riconosce poichè il sindaco può delegare al presidente del Consiglio di circoscrizione "funzioni di rilevante interesse pubblico e tali da valutare e comporre interessi, privati e pubblici, di notevole spessore, così politico come amministrativo".
Preso da Repubblica.it


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