biografia della fame è, appunto, la sua autobiografia.

"La fame, sono io.
Il sogno dei fisici è arrivare a spiegare l'universo a partire da una sola legge. Sembra sia molto difficile. Se fossi un universo esisterei grazie a quest'unica forza: la fame. Non si tratta di aggiudicarsi il monopolio della fame; è la qualità umana più diffusa. Ho tuttavia la pretesa di essere una campionessa in questo campo. Perfino nei miei ricordi più remoti, morivo sempre di fame. Appartengo a un ambiente agiato: a casa mia non è mai mancato niente. E' questo che mi suggerisce di vedere nella mia fame una caratteristica personale: non è spiegabile socialmente. Va precisato che la mia fame è da intendersi nel senso più ampio: se fosse stata solo fame di alimenti, forse non sarebbe stata così grave. Ma esiste una fame che è solo di cibo? Esiste una fame del ventre che non sia indirizzo di una fame più generalizzata? Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l'essere, quel vuoto che attanaglia, quell'aspirazione non tanto all'utopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c'è niente imploro che vi sia qualcosa [...] La fame è volere. E' un desiderio più grande del desiderio. Non è la volontà, che è forza. Non è neanche una debolezza, perchè la fame non conosce passività. L'affamato è qualcuno che cerca. [...] La fame, quella vera, che non è la frenesia di un capriccio, la fame che strappa il cuore e svuota l'anima dalla sua sostanza, è la scala che conduce all'amore".
lista dei partecipanti








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per ora inserisco in ordine di arrivo. se avete indicato nella vostra località quattro città di cui due immaginarie, o l'appartenenza a qualche casa dei libri di harry potter, poi ditemi dove siete collocati fisicamente al momento dell'organizzazione della lista, altrimenti non lamentatevi se il libro finisce a hogwards

ps: questo ring contiene una sorpresa
