26 novembre 2005 - Giornata mondiale del non acquisto

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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shandy
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26 novembre 2005 - Giornata mondiale del non acquisto

Messaggio da shandy »

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http://www.adbusters.org/metas/eco/bnd/#

Oltre, naturalmente, ad invitarvi ad aderire, proporrei un'azione bookcrossing in quella giornata. Che ne dite?
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

Io appoggio (per me il 90% dei giorni é la giornata del non-acquisto.. :roll: )
..per l'iniziativa bookcrossara, avevi già qualche idea?
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
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invisigot
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Messaggio da invisigot »

devo sentire il mio trend setter, lordpolo, per sapere se il siopping compulsivo può accettare un affronto simile
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keoma
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Messaggio da keoma »

sarà una domanda cretina... ma visto che non è la prima che organizzano, non si potrebbe conoscere il risultato di queste giornate?
chi ha aderito, chi non ha aderito, perchè, percome...
giusto per evitare di sboconcellare qualcosa perchè "oggi non bisogna comprare niente" o di sentirmi una krumira quando ormai ho lo scontrino in mano nel giorno sbagliato... :whistle:

e poi... hanno un senso 'ste giornate?
non sarebbe meglio evitare "sempre" di comprare certi prodotti?

ok, oggi ho la luna storta... :?
Ti amo, ogni anno di più. Non so fin dove potrò arrivare, ma spero che il mio cuore resista (R. Vecchioni)
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tostoini
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Messaggio da tostoini »

keoma ha scritto:e poi... hanno un senso 'ste giornate?
non sarebbe meglio evitare "sempre" di comprare certi prodotti?
Si, senza dubbio.
Non so nelle intenzioni degli organizzatori, ma credo che queste giornate più che, per dire, influire sull'andamento economico, vogliano solo far vedere cosa succede quando milioni di persone non comprano più.
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shandy
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Messaggio da shandy »

E soprattutto qui non si tratta non comprare certi prodotti, ma di non comprare tout court.
Il messaggio che si vuole mandare è che è l'ora di uscire dalla logica della società dei consumi, che è l'ora di rivedere un bel po' di valori su cui questa società è fondata. A partire dal concetto di benessere che è in realtà più che altro un benavere.
Smettere di consumare per avere più tempo per se stessi e per gli altri.
E' una cosa che va fatta tutto l'anno.
Ma le giornate di questo tipo servono a far arrivare il messaggio in modo "organizzato", non solo tramite il passaparola...
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Lordpolo
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Messaggio da Lordpolo »

devo sentire il mio trend setter, lordpolo, per sapere se il siopping compulsivo può accettare un affronto simile
Il trend-setter più posh del bookcrossing risponde:

L'unico modo per farti evitare attacchi di sciopping, Ivy caro, è quello di prendere un sedativo. Non blando. :lol:

Parlando di cose serie, mi accodo alla richiesta di Keoma: esiste un riscontro ex post a queste iniziative? Alla fine sono in grado di incidere anche nella misura dello 0,00001% sul totale degli scambi giornalieri?
Aspetto curioso
:wink:
Perfido igienista©

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keoma
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Messaggio da keoma »

Shandy ha scritto:Il messaggio che si vuole mandare è che è l'ora di uscire dalla logica della società dei consumi, che è l'ora di rivedere un bel po' di valori su cui questa società è fondata.
:roll: sarò cretina... ma io le avevo prese più per ribellione prezzi/aumenti/ricatti commerciali...

se il messaggio è quello di rivedere dei valori trovo molto più utile il "non comprare cose inutili", la "giornata della ricerca", "1euro alla casa famiglia"... iniziative di questo genere, insomma
che a parere mio dovrebbero essere promosse sempre, non una volta tanto :no!:

per chi non crede nei valori che hai citato una giornata non basta... e forse manco mille!
e chi ci crede non ha certo bisogno di una giornata di non acquisto per ricordarselo...
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shandy
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Messaggio da shandy »

:eh?:
Non ho capito...

da http://www.terre.it/eventi/indici/209.html
Il Buy nothing day è la giornata mondiale del non acquisto. Iniziativa gioiosa e creativa, nata diversi anni or sono in Nord America, che ha lo scopo di provocare e far pensare rispetto al sistema consumista nel quale viviamo.
Il Buy nothing day, esportato dagli Stati Uniti in molti Paesi del mondo grazie ad associazioni di attivisti locali, si celebra non a caso a fine novembre, alla vigilia del thanks-giving day, la "giornata del ringraziamento" che negli Usa corrisponde -dal punto di vista consumistico- al nostro Natale.
Quello che si propone, molto semplicemente, è una moratoria di 24 ore sugli acquisti. Per un giorno non comprate nulla. Un gesto importante per sfuggire all'imperativo del consumismo e riappropriarsi di una fetta di tempo passata a fare shopping.

Che cos'è la giornata del non acquisto
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e la pressione che esercita su tutti gli aspetti della nostra vita. 24 ore per buttare fuori dal nostro stile di vita l'immagine della famiglia felice al sapore del "Mulino bianco", le raccolte punti che soddisfano l'immaginario più che i bisogni delle casalinghe, i piccoli mostri dei cartoni animati che ipnotizzano le fantasie dei piccoli e svuotano i portafogli degli adulti. La giornata del non acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.

Perché la giornata del non acquisto
Una piccola idea con grandi implicazioni. Vorremmo che ognuno trovasse le sue ragioni per concedersi una giornata di austerità dal consumismo. Il Buy nothing day commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo. La giornata del non acquisto è un invito a "demarkettizzare" la nostra vita.
E per spiegare meglio... http://www.promiseland.it/view.php?id=1368
La virtù della sobrietà
Praticare la decrescita nelle proprie scelte di vita, riducendo la quantità di merci, e vivere felici

(...)

Occorre ribadire in tutte le sedi i rapporti di causa-effetto tra la crescita del p.i.l. e l'esaurimento di risorse vitali, l'incremento esponenziale delle varie forme di inquinamento, la progressiva devastazione degli ambienti naturali e storicamente antropizzati, la disoccupazione, le guerre, il degrado sociale. Ma l'analisi e la denuncia non bastano. Occorre contestualmente effettuare nella propria vita scelte che comportano decrementi, anche infinitesimali, del p.i.l. Innanzitutto perché se si è convinti che la decrescita sia un elemento indispensabile per una vita più felice sarebbe sciocco non cominciare a praticarla subito nella propria. In secondo luogo perché se le riflessioni sulla necessità della decrescita si sviluppano da una pratica concreta e sperimentata non sono soltanto speculazioni teoriche e diventano più credibili. Infine perché i vantaggi derivanti dalla loro pratica non si limitano all'ambito individuale, alla costruzione di una nicchia in cui rifugiarsi da un mondo che va in direzione opposta e difendersi dalle sofferenze che genera, ma acquistano il valore di una proposta politica. Nella ossessiva ripetitività e passività dei comportamenti consumisti massificati acquistano visibilità e luminosità, manifestano i loro vantaggi e, di conseguenza, possono suscitare ripensamenti: "Se lo stanno facendo alcuni, per quale motivo non posso farlo anche io?"

Come si può praticare la decrescita nelle proprie scelte di vita?
E consiglio la lettura di Sobrietà. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, di Francesco Gesualdi, Collana: Nuova Serie Feltrinelli, Pagine: 168, Prezzo: Euro 9
E' appena partito il mio ring.
Il mondo siede su due bombe: la crisi ambientale e quella sociale. Mentre le risorse si fanno sempre più scarse, alcuni segnali relativi al cambiamento del clima indicano che gli equilibri naturali si stanno alterando in maniera irrimediabile. Nel contempo sappiamo che la maggior parte della popolazione terrestre non riesce a soddisfare neanche i bisogni fondamentali: il cibo, l’acqua potabile, il vestiario, l’alloggio, l’istruzione di base. Ci troviamo di fronte a un dilemma angosciante: più crescita economica per uscire dalla povertà o meno crescita economica per salvare il pianeta? C’è un modo per coniugare equità e sostenibilità. La soluzione sta nel fatto che i popoli ricchi si convertano alla sobrietà, ossia accettino uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali, in modo da lasciare ai poveri le risorse e gli spazi ambientali di cui hanno bisogno. Varie esperienze individuali e di gruppo dimostrano che la sobrietà è non solo possibile ma anche liberatoria. Ma la sobrietà preoccupa per i suoi risvolti sociali. In primo luogo l’occupazione. Se consumiamo di meno, come creeremo nuovi posti di lavoro? Se produciamo di meno, guadagnando quindi di meno, chi fornirà allo stato i soldi necessari a garantire istruzione, sanità, viabilità, trasporti pubblici? In conclusione, è possibile vivere bene con meno? È possibile coniugare sobrietà con piena occupazione e garanzia dei bisogni fondamentali per tutti? È possibile passare dall’economia della crescita all’economia del limite, facendo vivere tutti in maniera sicura? Questo libro dimostra che è possibile purché si mettano in atto quattro rivoluzioni che riguardano stili di vita, produzione e tecnologia, lavoro ed economia pubblica.
Il Centro nuovo modello di sviluppo


Quello che trovo interessante in questa iniziativa è la forma creativa che spesso prende, grazie alla fantasia degli attivisti di tutto il mondo che partecipano: "Dalle carte di credito giganti alle performance all'interno degli ipermercati girando con carrelli vuoti, sono molte e divertenti le iniziative intraprese per dimostrare quale sia la forza degli utenti quando riescono a coalizzarsi."

Il sito italiano

Il video che promuove l'evento

http://www.tecnoteca.it/rubriche/cyberantropologia/07

Detto tutto questo mi pare chiaro che i dati dell'adesione siano totalmente secondari...
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Messaggio da 2teepot »

A me come giornata pare un Venerdì di Magro per chi può e deve spendere tutti i giorni : sai che fatica a strisciare la carta di credito , ci voleva proprio un momento di riposo ... :roll:

Se di dindini non ce sono ... le giornate son sempre grigie ! :(

Comunque il concetto di acquisto intelligente è giusto .
Ma questo concetto dovrebbe essere più una questione di educazione che d'informazione . Altrimenti risulta come un'imposizione , simile al marketing , perchè qui si tratta di consigliare il blocco di una necessità quotidiana .
E' come se mi venisse a dire che il comunismo ha conquistato le masse proletarie nel secolo scorso solo perchè avevano letto il Capitale di Marx : diciamo che tanta gente faceva la fame e giustamente si è anche incazzata , il cibo è un'esigenza primaria per l'esistenza.

PS : deve essere un dramma per un tirchio che aveva deciso di spendere qualcosa proprio quel giorno ! :mrgreen:
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serenaC11
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Messaggio da serenaC11 »

Non centra direttamente con la giornata del non acquisto, ma in tema di sobrietà/decrescita qui c'è parecchio materiale (è il sito della rivista Carta, in realtà stavo cercando un articolo in tema di mobilità sostenibile :roll: )
"Sorrido. Non esiste un piano che possa prevedere tutto. Altri solleveranno il capo, altri diserteranno. Il tempo non cesserà di elargire sconfitte e vittorie a chi proseguirà la lotta."
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beauty
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Messaggio da beauty »

Keo ha scritto:sarò cretina... ma io le avevo prese più per ribellione prezzi/aumenti/ricatti commerciali...

se il messaggio è quello di rivedere dei valori trovo molto più utile il "non comprare cose inutili", la "giornata della ricerca", "1euro alla casa famiglia"... iniziative di questo genere, insomma
che a parere mio dovrebbero essere promosse sempre, non una volta tanto

per chi non crede nei valori che hai citato una giornata non basta... e forse manco mille!
e chi ci crede non ha certo bisogno di una giornata di non acquisto per ricordarselo...
Mi sa che siamo cretine in due, allora... :?
Anche io avevo capito come te, prima di leggere i passaggi riportati da Shandy (ammetto che i link non li ho visti).

Per il resto... se il problema è cambiare abitudini per diminuire il consumismo generale (perché è vero, il nostro povero Pianeta non ce la fa più :evil: ), una giornata secondo me non serve a niente: qui è questione di cambiare mentalità.
E per farlo serve l'educazione (come dice 2teepot).
Bisogna educare il genere umano a non sprecare, a fare a meno del superfluo, a imparare a riciclare il riciclabile, a fare attenzione a mille altre piccole cose della nostra quotidianità che però, se applicate da tutti, diventano una cosa enormemente importante.

Ma questo significa rinunce e sacrifici (secondo me sono piccoli sacrifici, tutto sommato, ma ad alcuni potrebbe sembrare che stai chiedendo loro di tirare giù la Luna...).
Quanti sono disposti a farlo?
Per un giorno credo tanti, ma per tutta la vita... :think:
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Messaggio da shandy »

No, mi sa che la cretina sono io che non so spiegarmi...
Ora, è chiaro che una giornata non basta! Ma perché, per la lotta all'AIDS basta una giornata? Direi di no, però tutti gli anni il primo dicembre è la giornata mondiale della lotta all'AIDS.
La giornata serve a portare al centro dell'attenzione un tema che poi va lavorato tutti i giorni, principalmente attraverso l'educazione. Non trascurando il peso che il proprio esempio può avere su chi ci circonda.
E' un lavoro lungo e complesso, ma se si comincia a lavorare su se stessi è già un buon passo in avanti. Un gran buon passo in avanti.
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Messaggio da beauty »

Personalmente, queste giornate (per questo, per quell'altro...) mi hanno lasciato sempre un po' perplessa...
Perché secondo me una giornata non basta a
portare al centro dell'attenzione un tema che poi va lavorato tutti i giorni
Siamo talmente radicati nelle nostre idee e modi di fare che una singola giornata all'anno mi sembra più una specie di "moda" che un evento significativo dal punto di vista pratico...
Mi chiedo: quanti partecipanti a queste iniziative si ricordano di non sprecare/comprare roba inutile a distanza di una settimana dalla giornata apposita? :think:


Tutto questo, ovviamente, secondo la mia modesta (e spesso ignorante) opinione.
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campalla
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Messaggio da campalla »

Eh, son d'accordo con beauty che bisogna educare le persone a consumare meno... e meglio! Epperò da qualcosa bisogna pur partire... voglio dire, siamo continuamente tempestati da messaggi che ci dicono invece che consumare è bello, dà la felicità e ti rende migliore, quindi più lo fai e meglio è... cavoli, se compri la gente per strada ti ringrazia pure! E via così.

Come resistere a un bombardamento (mediatico e non) di questa portata? La sfida è impari, ovviamente.
E l'educazione si può fare a livello capillare, col passaparola, e l'esempio reciproco, però sono anche importanti le iniziative, gli eventi, che ti permettono di raggiungere più persone, anche solo per richiamare l'attenzione... e far pensare.
Certo, una giornata non può bastare. Ma è comunque un mattoncino per iniziare a costruire qualcosa.
"La mia fede è qualsiasi cosa mi faccia sentire bene riguardo all'essere vivo" (Tom Robbins, Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi)
"Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà"

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I mei libri domestici
Di libri non ce n'è mai abbastanza
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shandy
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Messaggio da shandy »

Mi chiedo: quanti partecipanti a queste iniziative si ricordano di non sprecare/comprare roba inutile a distanza di una settimana dalla giornata apposita?
Basterebbe frequentare i gruppi di attivisti promotori di questa e di altre iniziative per saperlo...
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Frine
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Messaggio da Frine »

Allora, io i pezzi riportati dalla scendi non li ho ancora letti, lo ammetto, ma così a naso direi che giornate come queste sono un po' come i nostri bc-day: mica rilasci libri solo in quel giorno, lo fai di più quel giorno perché quello che facciamo cosa buona e giusta, e divertente, e utile e tutto quel che vuoi, e quindi ci tieni che più persone al possibile ne siano al corrente, e vuoi farti un po' di "pubblicità", con un' iniziativa coreografica, notevole, coinvolgente.
Idem con patate per le giornate del non acquisto: è ovvio che non basta un giorno, è ovvio che bisognerebbe farsi una forma mentis e applicarla sempre, ma se una giornata può servire a far conoscere a più persone l' iniziativa, a riflettere sul modo in cui compriamo quotidianamente, e ad applicare qualche accorgenza di più nelle spese sucessive, cacchio se serve!
un po' come se uno trovasse tolstoj, e non l' avesse mai letto ritenendolo noioso, poi lo scoprisse grazie ad un singolo libro libero e uh-uh, amore folle!
semplice.
efficace.
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre. (Stefano Benni)

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2teepot
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Messaggio da 2teepot »

Ma allora dovrebbe risultare ovvio che tutti sanno che bisogna comsumare meglio , tutti sanno che per portare il figlio a scuola sottocasa non serve il jeepone a 24ruote ( e carati ! :roll: ) ...

Un'informazione totale ed esauriente è già nel possesso di tutti , non serve che ne celebriamo il ricordo .
Ma allora perchè ci si comporta male comunque ?

Io discuto solo sull'efficacia di questa iniziativa . Concordo pienamente con il concetto , ma non ne vedo l'utilità pratica per far cambiare le cose .

Non so come si chiami e se esista in sociologia o in antropologia - ma mi sembra che alla base di tutto ciò ci sia un meccanismo simile a quello che accade delle volte alle balene o ai delfini , che disiorentati da chissà quale cosa , spiaggiano per morire tutti assieme . Li riporti al largo ? E loro tornano alla spiaggia ... :doh:
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-Lara-
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Messaggio da -Lara- »

....no.....li dicono siano i sacchetti......o le onde elettromagnetiche a disorientarli....o ancora i rumori dei motori, l'inquinamento, il suicidio di massa.....insomma...loro sono più intelligenti di noi ...spesso sognano di non esserci nel nostro futuro
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sono quello che leggo

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Almost blue flirting with this disaster became me(Elvis Costello)
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shandy
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Messaggio da shandy »

Sto mobilitando la Liegi attivista. Il 26 novembre ci saremo anche noi. 8)

Spero, eh :roll:
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