Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
Così, il 2 Novembre di 30 anni fa, il popolo italiano digeriva la morte di un grande poeta, un creativo, un intellettuale, un comunicatore come pochi. Un uomo accusato e cacciato dal Partito ingiustamente (anche se questo non l'ha fermato dal continuare a comunicare come solo lui sapeva farlo).
Strano che non si sia parlato di lui in questi giorni qui sul forum...
Vabbè lo ricordo io, magari potrebbe essere aggiunto alla lista dei rilasci a tema no?
Se qualcuno vuole fare qualche riflessione, commento dei suoi film, delle sue poesie, scritti o semplicemente accendere un lumino lo faccia qui.
Bravo Tano,
non bisogna dimenticare artisti come P.P.P.
•.•´¯`•.• Usman •.•´¯`•.• La Beat Generation è un gruppo di bambini all'angolo della strada che parlano della fine del mondo - J. Kerouac - Viandante, la via non c'è, la via la si fa andando. - A.Machado - My wish List _ •.•´¯`•.•_ Su BC.com mi trovi come manufatina
"I once had a rose named after me and I was very flattered. But I was not pleased to read the description in the catalogue . . . "No good in a bed, but fine against a wall." - Eleanor Roosevelt
Persi le forze mie persi l'ingegno
la morte mi è venuta a visitare
«e leva le gambe tue da questo regno»
persi le forze mie persi l'ingegno.
Le undici le volte che l'ho visto
gli vidi in faccia la mia gioventù
o Cristo me l'hai fatto un bel disgusto
le undici volte che l'ho visto.
Le undici e un quarto mi sento ferito
davanti agli occhi ho le mani spezzate
la lingua mi diceva «è andata è andata»
le undici e un quarto mi sento ferito.
Le undici e mezza mi sento morire
la lingua mi cercava le parole
e tutto mi diceva che non giova
le undici e mezza mi sento morire.
Mezzanotte m'ho da confessare
cerco perdono dalla madre mia
e questo è un dovere che ho da fare
mezzanotte m'ho da confessare.
Ma quella notte volevo parlare
la pioggia il fango e l'auto per scappare
solo a morire lì vicino al mare
ma quella notte volevo parlare
non può non può, può più parlare.
Pochi giorni fa ho ricevuto da un amico questa citazione. Sconcertante, nella sua attualità...
Pasolini, nel 1962, ha scritto:L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
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Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
se interessa oggi a Milano alla Triennale c'è questo programma:
Mercoledì 2 novembre – Palazzo della Triennale
ore 11.00-23.00 - ingresso libero
Ore 11,00 Vita e morte di Pier Paolo Pasolini tra documentario e finzione
Visto dall’Italia. Le ceneri di Pasolini, regia Pasquale Misuraca (1994, beta, 87’)
Visto dall’Italia. Il silenzio è complicità, regia Laura Betti (1976, beta, 90’)
Altri due due importanti esempi di ritratti cinematografici che si muovono tra sopralluoghi su set, interviste all’autore e ai collaboratori e materiali di repertorio. Il documentario di Misuraca è prodotto da Raitre-Fuori Orario, mentre il film di Laura Betti contiene già tutti gli elementi che svilupperà nel suo ultimo lavoro Pier Paolo Pasolini e la ragione di un sogno.
Ore 17,00 Un’Italia da scoprire e “inventare”
Ignoti alla città, regia Cecilia Mangini (1958, beta, 13’)
Stendalì (suonano ancora), regia Cecilia Mangini (1960, beta, 11’)
La canta delle marane, regia Cecilia Mangini (1960, beta, 10’)
Tre documentari di Cecilia Mangini “in cui la fisicità visuale della cineasta si intreccia alla violenza morbida della scrittura di Pasolini, che firma i testi fuori campo”.
Pasolini e… la forma della città, regia Paolo Brunatto (1974, beta, 16’)
Programma televisivo della Rai-Radiotelevisione italiana tratto dalla rubrica “Io e…” a cura di Anna Zanoli, 7 febbraio 1974.
Ore 18,00 Vita e morte di Pier Paolo Pasolini tra documentario e finzione
Visto dall’Italia. Al cuore della realtà, regia Francesco Savio (1974, beta, 55’)
Programma televisivo della Rai-Radiotelevisione italiana tratto dalla rubrica “Settimo Giorno” a cura di Francesca Sanvitale ed Enzo Siciliano. Con Morando Morandini, Giorgio Bassani e Vittorio Sermonti.
Visto dall’Italia. Siamo tutti in pericolo (2004,dvd, 14’) regia Maurizio Carrassi
Pier Paolo Pasolini intervistato da Furio Colombo parla di un pericolo incombente per lui e per tutti. La sera di quel giorno andrà a cena in una trattoria di San Lorenzo con i soliti amici. Dopo la cena nessuno lo rivedrà più. Era la notte del 1° novembre 1975.
Visto dalla Gran Bretagna. Ostia, regia Julian Cole (1991, beta, 26’)
Racconto della tragica fine di Pier Paolo Pasolini.
Ad intepretarlo è il regista di Caravaggio, Derek Jarman.
Ore 20,00 Extra. A cura di Roberto Chiesi e Loris Lepri
I programmi del Centro Studi - Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna
Laura Betti. Antologia di sequenze e interviste 1959 – 2001 (2004, beta, 26’)
Contiene le canzoni
Valzer della toppa (P. P. Pasolini e P. Umiliani);
Marilyn (P.P. Pasolini e L. Cinque);
Son felice (Fabio Mauri).
Estratti dalle interviste: Intervista a L. Betti, Roma - Piazza del Popolo, 1968;
La Roma di Laura Betti (a cura di Antonio Olivares, 1980);
Sequenze tratte dai film: La dolce vita; La ricotta; La terra vista dalla luna; Che cosa sono le nuvole?; Teorema; I racconti di Canterbury; Allonsanfan; Il gabbiano; Il grande cocomero; À ma soeur!; Una disperata vitalità.
Pasolini e il cinema in forma di appunti (2004, beta, 13')
Contiene: estratto audio da In India con Pier Paolo Pasolini, a cura di Romano Costa (febbraio 1968); estratto video da Pasolini intervistato da Philo Bregstein, (Utrecht 1969).
Nei luoghi del Sacro (2005, beta, 9')
Contiene: Montaggio di fotografie di Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo (1963) e estratto di intervista radiofonica del maggio 1964.
Estratto di Le confessioni di un poeta (1967) di Fernaldo Di Giammatteo.
Pasolini e l'Orestiade. Interviste e filmati 1959-1973 (2005, beta, 11')
Contiene: Estratto da intervista radiofonica I poeti a teatro (gennaio 1968), a cura di Ruggero Jacobbi (1968) e riprese della presentazione di Appunti per un'Orestiade africana a Venezia (1973)
Extra extra
Il corpo perduto di Alibech (2005, beta, 80’)
Ore 21,00
Focus su Pier Paolo Pasolini
Coordina Lorenzo Vitalone
Massimo Bacigalupo, americanista e traduttore
Lawrence Ferlinghetti traduttore di Pier Paolo Pasolini
Marco A. Bazzocchi, critico e storico della letteratura:
I “corpi” di Pier Paolo Pasolini
Mimmo Calopresti, regista e attore:
L’ultimo sguardo su Roma. Il documentario ritrovato di PPP
[bonus: estratto da Pier Paolo Pasolini. Appunti per un romanzo sull’immondezza]
Roberto Chiesi, Centro Studi - Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna
I fantasmi onirici della Trilogia della vita
Umberto Fiori, poeta e storico della canzone
Le canzoni di Pasolini
Enrico Ghedi, pianista e compositore e Massimo Tantardini, editore
Ferlinghetti parla di Pier Paolo Pasolini. Un’intervista filmata (in collaborazione con la Shin Art Edizioni)
Roberto Perpignani, montatore e storico del montaggio
Baragli e Pasolini.
Quirino Principe, poeta, musicologo, traduttore
La musica nei film di Pier Paolo Pasolini
Giulio Sapelli, economista
Pasolini: una lettura economica
Gianni Scalia, poeta e storico della letteratura
La meglio gioventù. Dal Friuli ad Officina
Piero Spila, critico cinematografico e sceneggiatore
Pier Paolo Pasolini e la nouvelle vague critica e cinematografica degli anni sessanta
* * *
Pasolini “sconosciuto” 1975-2005 - Triennale di Milano
Mercoledì 2 novembre 2005 - ore 11.00 – 23.00
Ingresso libero
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a) VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Non mi ricordo se c'era luna,
e nè che occhi aveva il ragazzo,
ma mi ricordo quel sapore in gola
e l'odore del mare come uno schiaffo. A pà.
E c'era Roma così lontana,
e c'era Roma così vicina,
e c'era quella luce che li chiama,
come una stella mattutina. A pà.
A pà. Tutto passa, il resto va.
E voglio vivere come i gigli nei campi,
come gli uccelli del cielo campare,
e voglio vivere come i gigli dei campi,
e sopra i gigli dei campi volare.
Francesco De Gregori
E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG)La mia Wishlist
"Pasolini - Una certa idea del mondo" Mostra fotografica http://www.formafoto.it/pasolini.html mercoledì 2 novembre, Cinema Gnomo, Rassegna "Cinema e Psicanalisi"
20.00Inaugurazione: dieci anni di Cinema e Psicoanalisi
a seguire Appunti per un’Orestiade africana (Italia 2001, 63’, documentario) di Pier Paolo Pasolini
E’ il risultato di un sopralluogo effettuato in Uganda, Tanzania e Taganka in vista di una trasposizione africana dell’Orestiade di Eschilo.
a seguire Gli Argonauti(Georgia 1936, 10’, animazione) di Vladimir Mudgiri
Interventi
22.00 Medea (Italia/Francia 1970, 118’) di Pier Paolo Pasolini, con M. Callas, G. Gentile, M. Girotti
Quarto e ultimo film di Pasolini sul mito. Partendo dalla tragedia di Euripide, è una metafora sul terzo mondo e sul contrasto tra il mondo contadino arcaico e quello urbano che perde il senso del sacro
Padre nostro che sei nei Cieli,
io non sono mai stato ridicolo in tutta la vita.
Ho sempre avuto negli occhi un velo d'ironia.
Padre nostro che sei nei Cieli:
ecco un tuo figlio che, in terra, è padre...
È a terra, non si difende più...
Se tu lo interroghi, egli è pronto a risponderti.
È loquace. Come quelli che hanno appena avuto
una disgrazia e sono abituati alle disgrazie.
Anzi, ha bisogno, lui, di parlare:
tanto che ti parla anche se tu non lo interroghi.
Quanta inutile buona educazione!
Non sono mai stato maleducato una volta nella mia vita.
Avevo il tratto staccato dalle cose, e sapevo tacere.
Per difendermi, dopo l'ironia, avevo il silenzio.
Padre nostro che sei nei Cieli:
sono diventato padre, e il grigio degli alberi
sfioriti, e ormai senza frutti,
il grigio delle eclissi, per mano tua mi ha sempre difeso.
Mi ha difeso dallo scandalo, dal dare in pasto
agli altri il mio potere perduto.
Infatti, Dio, io non ho mai dato l'ombra di uno scandalo.
Ero protetto dal mio possedere e dall'esperienza
del possedere, che mi rendeva, appunto,
ironico, silenzioso e infine inattaccabile come mio padre.
Ora tu mi hai lasciato.
Ah, ah, lo so ben io cosa ho sognato
Quel maledetto pomeriggio! Ho sognato Te.
Ecco perché è cambiata la mia vita.
E allora, poiché Ti ho,
che me ne faccio della paura del ridicolo?
I miei occhi sono divenuti due buffi e nudi
lampioni del mio deserto e della mia miseria.
Padre nostro che sei nei Cieli!
Che me ne faccio della mia buona educazione?
Chiacchiererò con Te come una vecchia, o un povero
operaio che viene dalla campagna, reso quasi nudo
dalla coscienza dei quattro soldi che guadagna
e che dà subito alla moglie - restando, lui, squattrinato,
come un ragazzo, malgrado le sue tempie grigie
e i calzoni larghi e grigi delle persone anziane...
chiacchiererò con la mancanza di pudore
della gente inferiore, che Ti è tanto cara.
Sei contento? Ti confido il mio dolore;
e sto qui a aspettare la tua risposta
come un miserabile e buon gatto aspetta
gli avanzi, sotto il tavolo: Ti guardo, Ti guardo fisso,
come un bambino imbambolato e senza dignità.
La buona reputazione, ah, ah!
Padre nostro che sei nei Cieli,
cosa me ne faccio della buona reputazione, e del destino
- che sembrava tutt'uno col mio corpo e il mio tratto -
di non fare per nessuna ragione al mondo parlare di me?
Che me ne faccio di questa persona
cosi ben difesa contro gli imprevisti?
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(Giorgio Gaber)
+++
La speranza ha due splendidi figli: sdegno e coraggio. Sdegno per le cose come sono e coraggio per cambiarle.
Lo Spazio Oberdan martedì 8 novembre ore 18 organizza a Milano una tavola rotonda per indagare il Pasolini antropologo, in una prospettiva che abbracci la storia d'Italia, i nessi e le contraddizioni del Paese, dello sviluppo e del sottosviluppo, dei problemi economici e del disagio. Daranno il loro contributo: Carla Benedetti, David Bidussa, Gianni D'Elia, Antonio Moresco (in attesa di conferma), Giulio Sapelli.
A partire dalle ore 21, preceduti da un commento critico di Paolo Mereghetti, saranno quindi proiettati tre film-documentari che Pasolini dedicò ai paesi extraeuropei:
Appunti per un film sull'India;
Appunti per un'Orestiade Africana;
Le mura di Sana'a.
Ti amo, ogni anno di più. Non so fin dove potrò arrivare, ma spero che il mio cuore resista (R. Vecchioni) Tutti vogliono il nostro bene. Non facciamocelo portar via (cit.)
A Pescara, presso un multisala della città dal 2 al 16 novembre c'è: "Omaggio a PierPaolo Pasolini- Cinema, teatro, mostra fotografica, dibattiti".
E' stato organizzato (benissimo a mio avviso) dall'assessorato alla cultura della regione Abruzzo. Ho un pieghevole molto bello, pieno zeppo di date ed appuntamenti , ma putroppo non trovo un sito internet corrispondente. Peccato!
EDIT DEL 3/11---> Come non detto, ho trovato il sito! Potete trovare il programma dettagliato QUI
PS Vi prego di notare uno dei titoletti del sito! Sarà solo una coincidenza?
Ultima modifica di Emily81 il gio nov 03, 2005 11:01 am, modificato 3 volte in totale.
Life is what you make of it...(Pessoa)
Vulgare amici nomen, sed rara est fides...(Fedro)
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare...(Schopenhauer) La mia Bookshelf
Vengo da te e torno a te,
sentimento nato con la luce, col caldo,
battezzato quando il vagito era gioia,
riconosciuto in Pier Paolo
all'origine di una smaniosa epopea:
ho camminato alla luce della storia,
ma, sempre, il mio essere fu eroico,
sotto il tuo dominio, intimo pensiero.
Si coagulava nella tua scia di luce
nelle atroci sfiducie
della tua fiamma, ogni atto vero
del mondo, di quella
storia: e in essa si verificava intero,
vi perdeva la vita per riaverla:
e la vita era reale solo se bella...
La furia della confessione,
prima, poi la furia della chiarezza:
era da te che nasceva, ipocrita, oscuro
sentimento! E adesso,
accusino pure ogni mia passione,
m'infanghino, mi dicano informe, impuro
ossesso, dilettante, spergiuro:
tu mi isoli, mi dai la certezza della vita:
sono nel rogo, gioco la carta del fuoco,
e vinco, questo mio poco,
immenso bene, vinco quest'infinita,
misera mia pietà
che mi rende anche la giusta ira amica:
posso farlo, perché ti ho troppo patita!
Torno a te, come torna
un emigrato al suo paese e lo riscopre:
ho fatto fortuna (nell'intelletto)
e sono felice, proprio
com'ero un tempo, destituito di norma.
Una nera rabbia di poesia nel petto.
Una pazza vecchiaia di giovinetto.
Una volta la tua gioia era confusa
con il terrore, è vero, e ora
quasi con altra gioia,
livida, arida: la mia passione delusa.
Mi fai ora davvero paura,
perché mi sei davvero vicina, inclusa
nel mio stato di rabbia, di oscura
fame, di ansia quasi di nuova creatura.
Sono sano, come vuoi tu,
la nevrosi mi ramifica accanto,
l'esaurimento mi inaridisce, ma
non mi ha: al mio fianco
ride l'ultima luce di gioventù.
Ho avuto tutto quello che volevo, ormai:
sono anzi andato anche più in là
di certe speranze del mondo: svuotato,
eccoti lì, dentro di me, che empi
il mio tempo e i tempi.
Sono stato razionale e sono stato
irrazionale: fino in fondo.
E ora... ah, il deserto assordato
dal vento, lo stupendo e immondo
sole dell'Africa che illumina il mondo.
Africa! Unica mia alternativa
pasolini è stato forse il maggior intellettuale che l'italia abbia avuto in tempi più o meno moderni. la cosa che mi mette una tristezza infinita è che la scuola italiana è affetta da una forte prouderie per cui le sue bellissime poesie, i suoi romanzi, i suoi scritti critici (forse la parte dell'opera che preferisco) non sono assolutamente (parlo per la mia personalissima esperienza) presi in considerazione dal mondo della scuola e della formazione.
deserto vengo a te
coi tacchi a spillo ai piè...
a well balanced person has a drink in each hand i'm a villa mirafiori's chick, please speak me slowly!
A rai 3 ho visto uno spezzone di un film di Pasolini e mi piacerebbe saperne il titolo perchè ho una gran voglia di vederlo: c'era un saggissimo Totò con la faccia dipinta di blu che spiegava ad un ragazzo dove si trova la verità, la pellicola era a colori...
c'è nessuno che sappia di cosa sto parlando??
Please aiutatemi
besos
•.•´¯`•.• Usman •.•´¯`•.• La Beat Generation è un gruppo di bambini all'angolo della strada che parlano della fine del mondo - J. Kerouac - Viandante, la via non c'è, la via la si fa andando. - A.Machado - My wish List _ •.•´¯`•.•_ Su BC.com mi trovi come manufatina