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martedì 29 novembre 2005
CONSIGLIO COMUNALE. RESPINTA MOZIONE SUI LIBRI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE
Il consigliere del Gruppo Misto Mauro Alcherigi ha presentato una mozione in merito alla “distruzione di 942 libri di proprietà pubblica, gestiti dalla biblioteca comunale di Città di Castello”. “Considerata la gravità di un provvedimento politico-amministrativo che destina alla ‘eliminazione 942 libri mediante distruzione’ – sottolinea il consigliere nella sua mozione- lette le motivazioni di tale delibera, che parla di libri per ragazzi, adulti e bambini non più utilizzabili agli scopi della biblioteca e ritenuti ‘obsoleti per il lo-ro contenuto informativo’, come è indicato nella stessa delibera, chiedo la revoca di quanto contenuto nella suddetta delibera n.417 del 17 ottobre 2005. Inoltre, chiedo che le copie dei libri ritenute inidonei, non certamente per il contenuto, siano riutilizzati in maniera rispettosa della storia politica, civile, morale, culturale ed economica della cit-tà; infine, che si appurino tutte le responsabilità politiche e sia rimosso chi ha sottopo-sto al voto della giunta comunale il suddetto provvedimento. Si tratta di una scelta poli-tica ben precisa, perché il termine obsoleto necessita di una presa di responsabilità po-litica da parte di chi ha proposto tale delibera”.
Dibattito. Nell’animata discussione che è seguita, il consigliere Nazzareno Cuccaroni (An) si è detto “sorpreso delle accuse lanciate da Alcherigi, perché non credo che sia in atto una qualche forma di censura di libri, da bandire per il loro contenuto”.
Il consigliere Ivano Rampi (Fi) ha parlato di “testi sicuramente usurati, che devono dunque essere necessariamente reintegrati con altri libri nuovi, e di certo senza valore tale da poter essere considerati oggetti di antiquariato”.
Il consigliere Fabrizio Duca (Centrosinistra Vivo) ha espresso la “condivisione per un percorso che sia di sostituzione piuttosto che di distruzione dei libri, che sebbene vec-chi potrebbero essere impiegati altrimenti, ma che restano patrimonio della città intera”. L’assessore alle Politiche Culturali Rosario Salvato ha affermato “Potrei spiegare que-sta decisione, che sul piano formale risulta ineccepibile, ponendo all’attenzione le con-siderazioni dei più importanti esperti di biblio-economia”. “Intendo invece ricordare che questa amministrazione da tempo ha mostrato interesse per la valorizzazione del pa-trimonio librario della città, che si è poi espresso anche nella Mostra del libro antico, con il restauro di importanti volumi che hanno consentito di recuperare un bene cultura-le ma anche in termini economici, davvero notevole. Si tratta di scelte che hanno porta-to alla nascita di un laboratorio di legatoria che lavora in modo permanente, con un ab-battimento di quelli che erano costi addebitati alla straordinaria manutenzione. Conclu-do, pertanto, asserendo con forza che è presente una costante attenzione a questo cospicuo patrimonio e che tale intervento di distruzione a cui si accenna, tra l’altro mai effettuato, rientra nell’ambito di un indispensabile procedimento di svecchiamento e successivo reintegro di libri oramai non più utilizzabili perché usurati dalla consultazio-ne degli utenti”.
Il capogruppo dei Ds Rossella Cestini ha riferito “Il gruppo Ds, preso atto che dall’intervento dell’assessore alla cultura è chiaramente emerso che i 942 libri non saranno distrutti, ma reintegrati o sostituiti o patrimonializzati e quindi è possibile donarli,
utilizzarli anche secondo la modalità espressa dal consigliere Perugini (che ha parlato di bookcrossing) o ancora messi a disposizione delle scuole, ritiene di non poter votare la mozione così come è stata presentata dal consigliere Alcherigi”.
Il capogruppo di Rc Arcangelo Milano è uscito dall’aula al momento della votazione, perché “si tratta di un concetto che politicamente condivido, in quanto non ritengo cor-retto il distruggere tali volumi, ma scorgo anche una questione di carattere personale che non appoggio”.
Il capogruppo di Fi Roberto Cuccolini ha dichiarato: “Il mio gruppo voterà in modo contrario alla mozione, in quanto si tratta di una questione che non merita nemmeno di essere considerata”.
Il consigliere Giovanni Granci (Centrosnistra Vivo) ha riferito “Non condivido il fatto di definire ’obsoleto per il loro contenuto informativo’ i libri da distruggere, anche perché in questo caso si entra nel merito del contenuto, e dunque non si può più fare riferi-mento ad una correttezza formale della delibera. Il mio gruppo voterà dunque a favore di questa mozione”.
Il capogruppo dell’Udc Mauro Mariangeli ha sottolineato che “Alcherigi non ha compreso la delibera dell’amministrazione, per cui è una perdita di tempo tentare di spiegarglielo”.
Il consigliere Sandro Lepri (Centrosinistra Vivo) ha detto “Concordo con Alcherigi sul termine ‘distruzione’, che non è adeguato a tale contesto e non è attinente alla materia trattata, anche per inquietanti evocazioni di un passato non troppo lontano”.
Infine, il sindaco Fernanda Cecchini ha concluso il dibattito sottolineando che “si tratta di routinarie operazioni di reintegro e di reinventariato che le biblioteche di tutto il mondo sono chiamate a fare”. “Confermo l’impegno dell’assessore, che ha consentito a questa città anche di raggiungere risultati soddisfacenti nell’ambito del recupero di importanti libri antichi, regalati alla nostra città e ai tanti appassionati che li hanno potuti ammirare”. La mozione è stata respinta con il voto contrario del sindaco, della maggioranza e della Casa delle Libertà, l’astensione di Roberto Perugini e Giulio Bianconi, mentre hanno votato a favore Mauro Alcherigi e il Centrosinistra Vivo.