Istituto del libro

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giovannino stoppani
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Istituto del libro

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AL VIA ISTITUTO DEL LIBRO, MA SERVONO FONDI E PERSONALE

ROMA - Per la filiera del libro, per la promozione della lettura, potrebbe essere un bell'aiuto. Anche se, visti i mezzi lasciati di questi tempi alla cultura, l'obiettivo di partenza e' per forza di cose ridimensionato. Eppure sull'Istituto del Libro, che nasce ufficialmente a Roma, si concentrano non poche speranze. E dal ministro Buttiglione, che oggi si trovava fianco a fianco ad Ottaviano Del Turco (intervenuto in nome delle Regioni) parte un appello all'opposizione: ''facciamo una alleanza trasversale a favore del libro''. Mentre il presidente della Repubblica Ciampi loda l'iniziativa: ''ha un alto valore culturale e sociale''.

Nato nell'ambito del ministero, dove di fatto sostituisce il vecchio servizio di promozione del libro e della lettura, il nuovo Istituto per il Libro, avra' ''una sua forte autonomia tecnica e scientifica'' premette Luciano Scala, direttore generale dei beni librari e culturali del ministero, con un suo comitato scientifico ed una segreteria tecnica. E si caratterizza per una stretta collaborazione con le regioni, le province, i comuni, ma anche con la societa' civile, dalle scuole alle librerie, ai club di lettura.

Come pratica ''attuazione del federalismo all'interno dell'organizzazione del ministero'', sottolinea Buttiglione.

Gli obiettivi sono diversi: realizzazione di mostre in Italia e all'estero, partecipazione a saloni e fiere del libro, programmi per la diffusione della lettura nelle scuole, promozione di studi e ricerche, organizzazione di premi. Gia' previste ci sono anche grandi campagne pubblicitarie. Oltre ad una originale riedizione del Grand Tour, ovvero il ''Grand Re - Tour '' con eventi e manifestazioni che racconteranno l'Italia, e un percorso rovesciato dal Sud al Nord con meta finale a Weimar, patria di Goethe, il grandtouriste per antonomasia.

Ma soprattutto si punta a raggiungere gli italiani in modo capillare, toccando ''strade, piazze, teatri, carceri, centri per la terza eta', ospedali, comunita' religiose''. Il modello, spiega ancora Scala, e' quello spagnolo, in particolare la fondazione ''German Sanchez Ruiperez''.

Punto dolente ''i fondi - argomenta il funzionario - ma anche il personale'', perche' quello che animava il vecchio servizio di promozione per il libro naturalmente non basta. Appello lanciato in diretta a Buttiglione. Che per rispondere cita la Bibbia, con la storia di Re David. ''Quando uno dei suoi figli si ammalo' smise di mangiare e di lavarsi, pregava tutto il tempo. Ma quando il figlio mori' chiese da mangiare, si lavo', riprese a governare. E a chi gli chiedeva perche', rispondeva: 'finche' c'erano speranze ho combattuto, ora che le speranze non ci sono piu' devo pensare agli altri miei figli''. Come dire: ''contro i tagli della finanziaria mi sono battuto, ora che i giochi sono fatti bisogna darsi da fare, e fare il meglio con meno''. Le risorse, sono ''quelle che gia' c'erano'', chiarisce il ministro, sottolineando di essere ''consapevole del problema''. Non sono previsti per il momento aiuti all'editoria, nemmeno a quella medio piccola. Si dovra' puntare sugli sponsor, sul principio della sussidiarieta'.

Ma ''questa e' una riforma che va avanti nel tempo. - fa notare - Ci saranno altri governi e altre finanziarie''. Quindi l'appello: ''un'alleanza trasversale per promuovere il libro'', perche' ''a differenza della tv , il libro insegna a ragionare, e' alla base della democrazia''. Il primo a raccogliere l'appello e' Ottaviano del Turco, governatore dell'Abruzzo, oggi in rappresentanza delle Regioni. ''Noi ci mettiamo a disposizione - annuncia - ma servono le risorse. E i governi, questo come quello che verra', si dovrebbero decidere a dare in finanziaria uno spazio piu' equo al ruolo e alla funzione del libro'' (Ansa, 08/02/2006)
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Fuffa a parte, io preferisco le persone agli algoritmi;-) (Zazie)
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