Traduzione intervista a Scott (da blog.novedge.com)

Ecco dove segnalare un ritrovamento o un appuntamento e/o un'iniziativa che riguardi il Bookcrossing.
ATTENZIONE: NON mettete qui annunci generici che non riguardino il Bookcrossing, che hanno le loro aree apposite!

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LaVale
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Traduzione intervista a Scott (da blog.novedge.com)

Messaggio da LaVale »

[intervento di moderazione: questo e' un nuovo argomento. -gioRgio-]


Abbiamo tradotto un'intervista a Scott Sorochak, CEO di BookCrossing, raccolta da Franco Folini e pubblicata su
http://blog.novedge.com/2007/07/an-interview--1.html

(traduzione a cura di Maracuja, Zazie, LaVale)

Scott Sorochak è il CEO di BookCrossing, un'azienda ed un sito Web basato sull'idea semplice e rivoluzionaria della condivisione dei libri.
Il bookcrossing è stato fondato nel 2001 da Ron Hornbaker, Heather Mehra-Pedersen e Bruce Pedersen.
Da allora la comunità dei bookcrossers è cresciuta senza sosta.
Scott, un bookcrosser con lo pseudonimo di redsoxbookguy e un blogger, recentemente è diventato CEO.

Pur non essendo il BookCrossing collegato con il mondo del CAD in alcun modo, credo che idee grandi ed innovatrici -- come questa -- possano cambiare il punto di vista che utilizziamo per guardare le cose, la gente ed i processi intorno a noi, ispirando nuove idee e velocizzando le innovazioni.

Purtroppo ho perso l'occasione di incontrare Scott di persona all'ultima riunione del mio gruppo di BookCrossing a San Francisco (non riuscii ad essere presente al meeting) e quindi gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande via email.
Ed ecco l'intervista.



D: Scott, puoi dirci qualcosa di te e del Bookcrossing?

R: Sono cresciuto ed ho studiato a Boston, ma sono ormai 20 anni che lavoro nella Silicon Valley.
Ho conosciuto il Bookcrossing in seguito ad un incontro con i fondatori per analizzare la crescita della compagnia nei 3 – 5 anni (successivi).
In quanto avido lettore, sono stato colpito dal fatto che una compagnia tanto piccola sia riuscita a guadagnare così tanta popolarità in tutto il mondo, pur rimanendo relativamente sconosciuta.
Il BookCrossing consiste semplicemente nel LEGGERE un libro dopo averlo comprato e piuttosto che gettarlo su di una mensola qualsiasi a raccogliere la polvere, REGISTRARLO sul sito www.bookcrossing.com in modo da ottenere un numero identificativo unico, e solo allora LIBERARLO.
Lasciatelo in un caffè, in un hotel, su un mezzo pubblico, ovunque, affinché qualcun altro possa goderne… è una miscela di serendipity, altruismo e fanatismo nei confronti dei libri.


D: Come equilibri le motivazioni pro-profitto del Bookcrossing in quanto azienda, con l'atteggiamento altruistico dei vostri membri?


R: Questa è una domanda importante.
Il nucleo centrale del Bookcrossing da sei anni a questa parte è stato “libero” e ciò non cambierà.
Ma indiscutibilmente, siamo un'azienda che impiega personale, abbiamo sviluppato una piattaforma globale per assistere i quasi 600.000 utenti in oltre 130 paesi e tutto ciò ha dei costi.
Abbiamo una quantità minima di pubblicità sul sito, che proviamo ad allineare alle esigenze degli utenti e abbiamo anche rapporti con librerie online, in modo che gli utenti possano comprare i libri tramite il sito stesso.
Abbiamo anche fatto un'indagine alcuni mesi fa, ed una delle domande era se i membri potessero o meno essere interessati ad una “premier membership” (a pagamento???) che fosse al di là dei servizi base. Quasi il 50% ha detto sì, quindi ora stiamo pensando come sviluppare questa opportunità e quali servizi includere in questa offerta. I nostri membri hanno sempre contribuito in un modo o nell'altro al sostentamento finanziario del sito, attraverso questi ed altri metodi, e noi siamo profondamente grati per tutto ciò.

D: Qual è l’impatto di questa evoluzione del Bookcrossing sulla comunità dei vostri membri?

R: Come ho accennato prima, siamo quasi 600.000 membri in oltre 130 paesi nel mondo ed abbiamo registrato oltre 4.000.000 libri in soli 6 anni.
Quello che è sorprendente, e che non può essere facilmente riprodotto altrove, è il ponte creato tra la parte online e quella offline.
Intendo dire che il nucleo del BC sta nel registrare i libri, fare le je dei libri letti, seguire il loro processi mentre “rimbalzano” da persona a persona in giro per il mondo.
Tutto ciò è fatto online.
Tuttavia, quasi il 50% dei nostri membri si incontrano localmente, settimanalmente o mensilmente, in piccoli gruppi, si scambiano libri, ne rilasciano, discutono di autori e personaggi.
Quando si ha un prodotto ed un servizio così forte da riuscire a collegare il mondo virtuale e quello reale a tal punto… beh è insostituibile. Può solo crescere e diventare più grande, così come il BC cresce localmente in ogni Paese e si espande nei Paesi nei quali non è ancora presente.

D: Pensi che l'idea del Bookcrossing sia applicabile ad altre aree? Sai di gruppi o aziende simili?

R: Sicuro, perché no. Ma, come ho sottinteso prima, non puoi metter su un sito web, riunire differenti programmi di marketing online/offline e dire “abbiamo migliaia di utenti, è un grande successo!” Bisogna esaminare quanto sono attivi gli utenti e soprattutto valutare se e quanto tornano a servirsi del tuo prodotto/servizio. Non conosco molte aziende così nel social networking verticale.


D:Quali sono le motivazioni principali che spingono le persone a liberare un libro "in the wild"?

R: Penso che siano un paio di cose. Prima di tutto molto spesso quando hai appena finito di leggere un libro muori dalla voglia di parlare della storia, dei personaggi, dell'autore ecc.., vuoi che qualcun altro lo apprezzi. Quale modo migliore per farlo che lasciarlo in un posto lungo il tuo tragitto per casa, in un bar o a scuola. La gente si sente bene all'idea di passare qualcosa che ha già pagato e goduto e darlo via gratuitamente.
Un'altra ragione è che il nostro sistema traccia automaticamente il momento in cui il libro viene raccolto e qualcuno lascia una journal entry dopo averlo trovato, letto e recensito.
Nessuna informazione personale viene condivisa, ma il nostro sistema lega il tuo screen name alla tua mail e ti fa sapere quando il libro viene ritrovato.
Ho lasciato dei libri a Tahoe durante la scorsa stagione sciistica e proprio ora qualcuno lo ha trovato. Qualcun altro mi ha scritto di aver lanciato un libro in un sacchetto da una barca e che qualcun altro l’aveva registrato dopo averlo trovato sulla spiaggia… 4 anni dopo… proprio come un messaggio in una bottiglia. Quando ti arriva quella email, anche se sono passati 4 anni, ti ricordi del libro e di quanto ti era piaciuto e realizzi che ora è nelle mani di qualcun altro.
Molti libri girano per il mondo con la gente che viaggia per affari, vacanze ecc... Abbiamo questo accordo con Google map che ti permette di visualizzare i percorsi del libro preso e liberato e ed è incredibile vedere il tuo libro viaggiare per il mondo… affascina le persone.


D: Come è stata la tua prima esperienza da bookcrosser?

R: Straordinaria. Sono stato a un “meet up”, o riunione, locale di bookcrossing nella mia zona e ho ascoltato attentamente come ognuno aveva amato il tal libro, i personaggi, gli autori… altri intervenivano in accordo o in disaccordo… 3 ore dopo sono andato via con 6 libri, 3 dei quali erano di autori di cui non avevo mai sentito parlare, ma che sembravano così interessanti da quello che ne avevano detto gli altri Bookcrosser. Ero stupito da quanto stavo leggendo più di prima e dagli svariati interessi che avevo per i vari generi. Sospetto che la maggior parte dei Bookcrosser vivano questa esperienza.

D: Internet sta cambiando il modo in cui la gente legge e usufruisce dei libri, da attività individuale a una sorta di esperienza collettiva. In che modo BookCrossing è di supporto a questi cambiamenti? Quali sono i vostri progetti per supportare questa evoluzione?

R: (Approfondendo un po’ la mia risposta a “Qual è l’impatto di questa evoluzione del Bookcrossing sulla comunità dei vostri membri?”) Siamo partner attivi con imprese tradizionali, che comprendono la nostra idea di condividere libri. Abbiamo annunciato accordi con imprese come Panera Breads e The Coffee Bean & Tea Leaf, per cui la comunità Bookcrossing si ritrova nei loro locali per i meet up mensili/settimanali. Ai Bookcrosser piace molto, perché è un tipo di locale piacevole, comodo e sicuro per scambiare libri. Le aziende sono entusiaste perché, invece di un cliente per 5 minuti che spende 5 $, i Bookcrosser solitamente stanno più di due ore, e certamente spendendo più di 5$. Questo tipo di accordi è molto valido e ci stiamo dando da fare in tutto il mondo.

D: L’idea del BookCrossing come viene interpretata negli altri paesi?

R: Ad oggi abbiamo molti mirror e siti di supporto: tedesco, italiano, spagnolo, portoghese, olandese, francese e molti altri. Cerchiamo di dare alla gente la possibilità di localizzare il sito per organizzare un aspetto nazionale, pur conservando le parti principali della tecnologia BookCrossing. Questo ha funzionato bene fino ad adesso e ci stiamo rapidamente espandendo in altri paesi con questo approccio fatto con lo stampino.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
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keoma
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Messaggio da keoma »

grazie ragazze :)
Ti amo, ogni anno di più. Non so fin dove potrò arrivare, ma spero che il mio cuore resista (R. Vecchioni)
Tutti vogliono il nostro bene. Non facciamocelo portar via (cit.)

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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

grazie alle traduttrici, e grazie tante all'intervistatore!
-gioRgio-

"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
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vanya
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Messaggio da vanya »

d'accordissimo, belle domande :wink:
grazie molte anche alle tre donzelle ovviamente :D
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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Folini
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Messaggio da Folini »

Grazie mille a Maracuja, Zazie, LaVale Maracuja, Zazie, LaVale per aver tradotto l'intervista. E' stato un piacere intervistare Scott ed e' stata un gradevole sorpresa scoprire che qualcuno si' preso cura di tradurre l'intervista in Italiano.

Un piccola nota all'intervista: nell'ultima domanda sulle differenze tra i vari BookCrossing, Scott ha dato una risposta abbastanza generica. Nella mia esperienza il modo con cui il BC e' interpretato e' differente tra US e Italia. Passando ogni tanto (come lettore) nei forum del BC Italia, ho l'impressione che iniziative di scambio (tipo ring) siano molto piu' popolari che non in US, dove invece BC e' interpretato piu' letteralmente (registra-rilascia-trova-...). Sembra che gli italiani preferiscano assicurarsi che i libri non finiscano accidentalmente "nella spazzatura", mentre gli americani hanno piu' fiducia nel caso.

E' solamente un mia impressione? Aiutatemi a capire.


Franco Folini
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liberliber
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Messaggio da liberliber »

credo che il motivo di grande successo dei ring non sia tanto il fatto che il libro torni a casa, quanto che torni a casa con una storia non solo virtuale (le JE) ma anche fisica: sottolineature, commenti, cartoline... un libro vissuto.
Il che è alla base del successo di iniziative quali anche www.librinprestito.it (non a caso una corsara).
Per questo, ad esempio, io ringo libri che ho amato molto e di cui ho già lasciato altre copie in the wild: è una cosa indipendente.

Questo per chi lancia il ring, per chi vi partecipa c'è di sicuro la componente di leggere libri o non più pubblicati (e qui è scontato che il proprietario voglia che tornino a casa, per tornare al primo punto di vista) o di autori ignoti, o che non si è sicuri piacciano. E sicuramente il piacere di leggere un libro appunto con una storia, e di condividerla con gli altri lettori.

Diverso ancora per i ray: libero un libro, ma prima che vada incontro al suo destino vediamo se c'è qualcuno già interessato a leggerlo ;)


P.S. e complimenti per l'intervista! ;)
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)


NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

Folini ha scritto:E' solamente un mia impressione? Aiutatemi a capire.
Penso che tu abbia sostanzialmente ragione, nei fatti la questione e' cosi'. Piu' in generale, fin dai primi tempi mi e' parso che la peculiarita' molto italiana sia nel sottolineare l'aspetto "sociale", o "associativo" del bookcrossing. Non e' quindi solo una questione di "sfiducia" (che comunque esiste ed e' forte, a mio modo di vedere: sono convinto che in media ci sia un rapporto ritrovamenti/rilasci piu' basso che negli USA o in altri Paesi), c'e' anche il fatto che nella tendenza a "ritrovarsi" piu' che altrove nasce una maggior facilita' ad intraprendere "scambi organizzati".

Vabbe', un po' involuto. Se non e' chiaro, provero' ad esprimermi meglio :-)
-gioRgio-

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Pa
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Messaggio da Pa »

Fantastica intervista ottima occasione pe capire un po' meglio cosa sta accadendo, i ringraziamenti alle solite "nostre" che regalano alla munita tempo e professionalità invidiabile come pochi

concordo con la risposta di Giorgio facendo notare che generalmente si può considerare molto meno "socievole" che un italiano e non credo dipenda dalle morfologia dei paesi o dalle distanze fisiche
Il nostro compito e' guardare il mondo e vederlo intero. Occorre vivere piu' semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.
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