Una struttura per bookcrossing in Italia?

[ilmagodilussino]

.....un profondo ma ficcante dolorino cerebrale mi avrebbe dovuto mettere sull'avviso.....
con alcuni di voi (ed in primis con l'insostituibile ultima lettera dell'alfabeto) avevo già accennato ad una "nostra" innocente e strutturale caratteristica che però (e i fatti cominciano a segnalarcelo) potrebbe diventate un problemino in certe direzioni: non siamo un'associazione ne tantomeno abbiamo una "struttura" (la vogliamo poi davvero?).
penso (e ragiono su di me) che sia forte la lotta tra individualismo romantico ed un poco anarcoide e desiderio e curiosità sociale e socializzante. purtroppo può (e potrà) capitare che non veniamo compresi e ci sfuggano occasioni.
s'apra il dibattito, sul "nostro" futuro; e anche solo se un dibattito debba esserci.

per mantova l'idea di un'invasione gioiosa di seminatori di libri, anche senza organizzazione e sruttura , ma con l'arma di un travolgente entusiasmo (tram docet), ci possa confortare per un'occasione perduta e trasformarsi in una nuova grande occasione...di amicizia e sorrisi.

[Marcello Basie]

Durante la gita a Lugano se ne era infatti parlato, complice il caldo che surriscaldava le menti...
Una Associazione degli Amici del Bookcrossing? Ma qui si andrebbe verso il professionismo, con tutti i suoi lati positivi e quelli negativi...

A+

Marcello

[Xenia]

Ciao,
sulla questione 'associazione' di BC forse sarebbe opportuno creare un thread a parte, per chiarezza (se siete d'accordo posso splittare questo topic e crearne un altro ad hoc su questo tema, fatemi sapere).

Personalmente sono abbastanza contraria a creare una struttura (associazione o altro) da sovrapporre a BC, il mio timore sarebbe di snaturarla in qualche modo, privandola di quella spontaneità e libertà che IMHO ne rappresentano un sicuro punto di forza.

Ciò ovviamente non significa che d'altra parte non sarebbe comodo avere uno 'status' più definito con cui presentarsi all'esterno... In realtà (mi viene in mente uno deli interrogativi degli Elitisti - lontane reminiscenze dell'esame di Scienza Politica - ossia se venga prima la gerarchia o l'organizzazione) il problema più grosso sarebbe quello di dover necessariamente creare delle 'cariche' fisse all'interno del BC Italiano (che ne so tesoriere, segretario, presidente, addetto stampa, hostess ), prospettiva che non mi piace particolarmente, pur riconoscendo la sua utilità...

take care

[leggiona]

Concordo che la forma Associazione-con-presidente-tesoriere-ecc. non si addice ai bookcrosser, ma almeno ci vorrebbe un "portavoce", di volta in volta diverso, autocandidato o stabilito previa discussione, che faccia da rappresentante e da punto di riferimento (in lavorese noi lo chiamiamo focal point).
Voglio dire, non sempre la stessa persona ma una persona di Milano se bisogna parlare con un giornalista a Milano, una persona che ha tempo da spendere se bisogna organizzare uno stand, per fare due esempi; mi sembra che per i vari meetup e picnic sia stato determinante avere un "comitato organizzatore e coordinatore".
Carla

[human]

il fatto che non ci sia un'organizzazione stabilita è ciò che mi permette, da novellino del forum, di dire "noi" invece che "voi". e questo mi piace molto.
chiunque di noi può essere portavoce ogni volta che la situazione lo consenta, e ogni volta che qualcuno chiede delucidazioni siamo tutti in grado (e vogliosi, credo) di spiegare la faccenda. già un portavoce ufficiale sarebbe una presa di potere da parte di qualcuno, ci costringerebbe a doverci confrontare con una persona fissa prima di poter dire la nostra. e snatureremmo il forum e il bc.
so che sarebbe utopico pensare di potersi fare delle PR efficaci senza un'organizzazione (che implica una gerarchia - Xenia non sono studiato in scienza politica, ma il concetto mi sembra chiaro), ma preferirei lasciare al bookcrossing la sua natura libera piuttosto che vederlo snaturare.
in pratica, se il bookcrossing ha le gambe, camminerà da solo.

[keoma]

mi sembra che per i vari meetup e picnic sia stato determinante avere un "comitato organizzatore e coordinatore"

Ma il comitato non era sempre lo stesso... e anche al suo interno compiti e mansioni sono "girate" allegramente da uno all'altro dei componenti, senza problemi nè timori di prevaricazioni, proprio perché non c'è niente di definito e definitivo: chi non ha troppi impegni di qualsiasi genere e vuole dare il suo apporto lo fa liberamente, così come liberamente si tira indietro in caso di "imprevisti imprevedibili prevedibilmente prioritari"

tutti (credo) viviamo il bookcrossing come una sorta di gioco, un'occasione per stare insieme e socializzare senza vincoli o impegni di sorta... insomma, la nostra forza sta proprio nell'essere liberi di scegliere, di partecipare molto o poco, di "liberare" oppure no!
It's FREE, it's fun, it's full of surprises...
Lo sarebbe ancora se "legalizzassimo"" il tutto????

[leggiona]

non sempre la stessa persona

I ruoli fissi sarebbero la morte di tutto, lo penso anch'io , e non solo per la libertà insita nel gioco ma anche per il fatto che una volta serve essere in un posto e un'altra il posto non importa ma serve qualche caratteristica particolare oppure la disponibilità di tempo...
Carla

[silevainvolo]

liberi i libri, così come dovremmo restarlo noi..regolamentare troppo il bookcrossing a me pare operazione rischiosa e poi che noia!!!!

A Mantova ci son andata l'anno scorso e una mezza idea di liberare qualche libro l'avevo avuta allora...ma ero troppo timida e agli inizi BC...

Propongo: e se si facesse un radunazionale al Festival (weekend) creandoci un po' di altra visibilità tra chi magari lì ci va davvero per inseguire la sua passione di lettore??? (gli spazi liberi li troveremo poi, anche senza stand)
Fare mega rilasci la trovo idea divertente
Sììì Sìì facciamolo!!!!!!!

[Marcello Basie]

Pero' avere un gruppo di persone con ruoli gia' definiti consentirebbe di avere risposte pronte nei casi come quello del Festival di Mantova.
Non una gerarchia che si occupi di tutti gli eventi tra di noi, ma un gruppo di persone deputate alle "relazioni pubbliche"...
Qualcuno sa come funziona ad esempio Critical Mass a Milano? Esiste una struttura definita?

A+

Marcello

[human]

http://www.criticalmass.it/

no,

non ha ne' leader ne' padroni, non e' di nessuna marca e non e' protetta da alcun tipo di copyright

[fildel]

E per la gestione del forum? Come si fa a farlo sopravvivere?

[Tanelorn]

Sono sicuro che creare una "struttura" sarebbe l'inizio della fine per il bookcrossing. Se ne parlava con Marcoweb alla caccia al libro, il bello dell'ambiente che si e' creato attorno al bookcrossing e' proprio che e' assolutamente "orizzontale" e non "verticale". Il "novellino" appena arrivato puo' parlare con "mostri sacri" del calibro di Liber o Jj senza sentirsi in imbarazzo, in piu' il fatto che non ci siano "ruoli precisi" rende il tutto molto vicino alla filosofia del "libero" che c'e' dietro al bc.
E' vero che i comitati organizzativi sono stati utili per i meetup, ma sono stati diversi e "spontanei" e ci si poteva unire quando e come si voleva (come ha detto Keoma).
Personalmente preferisco che il bc si "diffonda" come si e' fatto finora, con "testimonianze spontanee" di tutti quando capita, senza presidenti o PR ufficiali. Purtroppo in genere quando cose di questo tipo hanno successo e' quasi inevitabile che si "imbriglino" in strutture o che addirittura assumano valenze ideologiche... Io spero che questo non accada, il bookcrossing e' nato come un "sogno", una maniera un po' romantica di vedere la lettura, non sporchiamolo (gia' ho letto delle dichiarazioni di Ron che mi sono piaciute poco...) con cose spudoratamente materialistiche...

[keoma]

Tane hai ragione
Marcello, se ci pensi ci sono già le persone con ruoli già definiti: ognuno di noi (neofiti compresi) sa a chi rivolgersi e per cosa, al massimo chiedono, e quello che più conta Nessuno si sente Obbligato a fare qualcosa...
Personalmente, ritengo che Mantova non sia andata in porto perché loro per primi non erano convinti di volerci coinvolgere... altrimenti, davanti al nostro silenzio dopo la conferma di Zeta, avrebbero stressato fino alla nausea. Piuttosto, la prossima edizione, dovremmo attivarci per tempo e cercare di partecipare a tavole rotonde e convegno (a questo possiamo ormai partecipare solo come pubblico, con domande a tappeto...), ferma restando la liberazione in massa in giorno ben definito...

[shandy]

penso anch'io che dare una struttura al bc voglia dire avviarlo alla morte...

capisco chi dice che ci vorrebbero dei referenti per la stampa o per iniziative tipo il festival della letteratura di mantova. però penso anche che questi referenti possano essere "nominati" all'occorrenza, sulla base della disponibilità di noi bookcorsari. essere una struttura organizzata potrebbe solo voler dire che un'organizzazione come quella del festival di mantova ci contatta di sua iniziativa per proporci uno spazio. l'essere liberi come siamo ora vuol dire, invece, che probabilmente siamo noi a dover fare il rpimo passo. ma non credo che questo sia un problema.

per quanto riguarda l'organizzazione di meet up, pic nic eccetera penso non sia un problema, dato che le date vengono fissate sempre con largo anticipo, costituire un "comitato" organizzatore ad hoc.

scusate la confusione, spero sia tutto chiaro!

[silviazza]

Orami lo hanno detto in tanti,ma...anche secondo me il BC dovrebbe rimanere una gioco,se diventa troppo serio perde di interesse
E poi per me è il massimo il fatto che uno possa entrare qui nel forum e parlare con tutti e non solo spugne con spugne ecc

[Santex]

ehm la mia unica domanda è: ci sono veramente un noi e un loro?
scusate ma secondo me lo spirito di base non prevede questa separazione... alcuni lasciano libri.. altri li ritrovano.. iscritti o meno partecipano ugualmente (anche se non registrano i libri)
I libri rilasciati sono, secondo me, l'unica voce a cui dobbiamo affidare il nostro semplice messaggio di condivisione...
Il resto, più che a noi, penso serva a chi ci vuole sfruttare o inscatolare...
Dall'esperienza del salone del libro (parlo di quella radiofonica) mi sembra sia chiaro qual'è lo scopo di certi inviti..

[JJFlash]

(gia' ho letto delle dichiarazioni di Ron che mi sono piaciute poco...)

Tane, se sono cose brevi, potresti riportarle qui, per favore? Se e' qualcosa di piu' lungo, potresti fornire delle coordinate web a riguardo?
Grazie

In ogni caso, credo anch'io che istituire cariche in maniera ufficiale porti via l'aspetto "giocoso" di Bookcrossing, e credo appunto che debba rimanere uno sfizio.

Per quanto riguarda poi i referenti per le Public Relations, penso non ci siano grosse difficolta'. Va da se' che gli "anziani" del Bookcrossing hanno piu' esperienza, ma col tempo i suddetti anziani aumentano e per cui e' piu' facile trovare chi puo' fare da relatore, quando serve. O no?

[vivimum]

Concordo in pieno con Tane e con molti altri di voi che condividono quello spirito.
Non sarei cosi' entusiasta di entrare nei ranghi dell'"ennesima" organizzazione, questo movimento di persone e' bello proprio perche' assolutamente libero e privo di qualsiasi struttura precostituita.
Fosse per me lo lascerei cosi' com'e'...

[mizzy]

ragazzi.... io son quasi nuova.....
e vi posso assicurare che quando entri in questo ns mondo.... viene naturale appoggiarsi subito a quelli che capisci ne sanno più di te.....
e che sono disponibilissimi.....

è piacevole e naturale così.... e grazie a cielo, sia nel forum che in chat c'è, direi sempre, la presenza costante delle "colonne portanti" ....

che triste scena imbrigliare un cavallo in libertà.....

[Auro]

Qualcuno sa come funziona ad esempio Critical Mass a Milano? Esiste una struttura definita?

come ha detto giustamente human, critical mass non ha una struttura istituzionale, ma attenzione... critical mass a milano ha degli appuntamenti fissi e un luogo di ritrovo, che anche se non istituzionale, esiste e vive.
il fatto che critical mass a milano sia settimanale e' dovuto anche a questo, nelle altre città infatti e' mensile o peggio ancora sporadico.
l'apporto del bulk e' fondamentale in tal senso. inoltre, non da dimenticare, critical mass e' supportato anche da altre associazioni e da altre strutture.
inoltre, critical mass non ha una struttura organizzativa perche' IN TEORIA non ci sono molte cose da fare... se non essere li' a un certo punto.
non e' possibile quindi fare un confronto...
spero di essermi spiegata...
Auro