
Metto qui il mio commento di Anobii.
In questi tempi in cui il sesso viene spesso prima dell'amore, e in cui tutto è accessibile a chiunque, leggere una storia come questa è particolarmente piacevole. Florence ed Edward, che si innamorano praticamente a prima vista, che vivono una storia sfiorandosi a malapena, pur avendo diversi punti di vista sulla questione. Il loro amore è fatto di pensieri e affinità, di sorprese, di passettini, di passioni diverse, di profonda amicizia, di pensieri inconfessabili e di conflitti interiori.
Due persone che vengono da culture diverse, ma che si amano, profondamente, e che per guadagnare un po' di libertà decidono di sposarsi. Il matrimonio, che libera quegli stessi conflitti dai protagonisti, che mette in ombra l'amore profondo a poche ore dalla celebrazione, sembra essere il tema centrale del libro: esiste un vero amore che possa essere coltivato in superficie, ma che riesce a mettere comunque radici profonde? Oppure, alcune libertà dei nostri tempi ci hanno permesso di coltivare qualcosa di più profondo prima di arrivare a questo passo importante?
La risposta sembra, comunque, essere sempre una: è necessaria una profonda conoscenza di noi stessi, prima di potersi chiedere se conosciamo abbastanza la persona con cui vorremmo passare la nostra vita...
Here be spoilersIo sarò anche fissata sui lieto fine, ma questo libro sul finale mi ha messo una tristezza tale che, oltre a venirmi da piangere, ho avuto l'impellente necessità di cercare nella libreria qualcosa di divertente, per togliermi di dosso questa sensazione. Ho sperato ardentemente che uno dei due facesse un passo nel verso della risoluzione, che un evento qualunque li riavvicinasse. Invece, Florence ed Edward, non finiscono altro che vivere una vita "a metà", potendosi solo crucciare di non avere una possibilità di tornare indietro.