

Il libro parte bene in realtà, raccontando di una giovane donna, Maria, che ogni giorno, nel bar dove fa colazione, vede una bella coppia, Miguel e Luisa, la cui vista le rallegra la giornata, pur senza conoscerla direttamente.
Un giorno però Miguel viene accoltellato per strada e muore: Maria, sconvolta, decide di avvicinarsi a Luisa per farle le condoglianze. A casa di Luisa, Maria conosce il migliore amico del defunto Miguel, Javier, con cui inizia una relazione semi-clandestina che la porterà a scoprire come la realtà sia molto diversa da come appare.
Questo spunto intrigante viene in realtà annegato da pagine e pagine di elucubrazioni mentali sulle dinamiche interiori dell’innamoramento, del dimenticare le persone di cui ci innamoriamo, dell’attesa della morte, del giustificare i propri comportamenti, che, nonostante i colpi di scena, rendono il racconto lentissimo e molto pesante.
Sono riuscita a finire questo libro solo con grande fatica, e mi ha lasciato una forte sensazione di noia e negatività
