Fanny Hill - John Cleland

[Gahan]

Dal risvolto di copertina:
Questo libro non sarebbe stato scritto se John Cleland (Londra 1709-1789) non si fosse trovato, attorno ai quarant'anni, in una situazione finanziaria così imbrogliata da ridurlo più volte in prigione per debiti. Fu proprio in quei neri anni della sua vita, sui pancacci delle umide e tetre prigioni londinesi, che John Cleland scrisse la storia di Fanny, ragazza di piacere. Il suo è un erotismo ingenuo, carico di inconsapevole umorismo: un erotismo senza dubbio più divertente di quello moderno. Infatti il sesso, punto di partenza per l'invenzione medievale del peccato, è sempre stato il fuoco della letteratura e dell'arte, ma raramente, anche nella storia del costume e nella letteratura psicologica, si trova una donna che, come Fanny Hill, sia passata sui carboni ardenti del sesso sorridendo come una educanda, e che dopo la prova sia apparsa ancora, spiritualmente, allo status quo ante. Fanny infatti può passare dolcemente dalle braccia di un uomo a quelle di un altro, ridere dei racconti delle sue compagne di avventura, ma non è mai volgare: è solo una fanciulla sorpresa dalla varietà del mondo. E il suo sorriso disarma il censore.

"Erotismo ingenuo" è proprio il termine esatto per descrivere questo romanzo settecentesco, che nulla ha a che fare con i ben più espliciti romanzi erotici più recenti. All'epoca avrà anche fatto scalpore (il libro fu ritirato dal mercato e ci furono conseguenze per gli editori), oggi certi giri di parole per descrivere i gesti e l'anatomia del corpo fanno spesso sorridere.
A questo libro si ispira liberamente il film "Paprika" di Tinto Brass.

[Éowyn]

L'ho letto anni fa. Se non ricordo male "strizzava l'occhio" ad ogni possibile variante (anche di genere) possibile... Per essere roba del '700, comunque, fa la sua figura

[Gahan]

Per essere roba del '700, comunque, fa la sua figura

sì sicuramente!