Aaaaargh! Vedo bookcorsari ovunque!!

[Quinnipak]

Stamattina ho aperto giornale e ho trovato questo titolo:

"la principessa che zittì la <<Voce>>"

Inutile dirvi chi ho pensato che fossero i protagonisti dell'articolo!
Secondo voi è tanto grave??

[Churra]

Secondo me quel titolo è azzeccato (eddai scateniamoci ora che la voce sta in vacanza eheheheh)

[shandy]

se vuoi il numero di uno psicanalista chiama!

[alfiere]

No, non è grave, non tanto quanto aver asciugato quattro cartucce d'inchiostro giallo per stampanti
secondo voi dovrei stampare meno etichette?

[keoma]

[alfiere]

No contessa, non centri!


p.s.: però Quinni io l'articolo lo digitalizzerei e lo metterei on-line!

[zazie]

Decisamente!!! Vorrei vedere la faccia degli interessati!

[Tanelorn]

[Quinnipak]

Purtroppo non ho lo scanner...
Però ho trovato l'articolo on line ( http://www.corriere.it/edicola/index.js ... A&doc=APRE ) anche se non rende! Il titolo sul giornale è piuttosto grande!
Cmq conservo la pagina... magari i protagonisti la vogliono vedere!!

[Xenia]

Quinni sei grande
Adesso chiamo la Voce e gli racconto di quanto siamo diventati fonte di ispirazione per i titolatori del Corriere

un abbraccio

la Principessa (che però non zittisce, eh... )



La principessa che zittì la «Voce»

di GEORGE JACOBS e WILLIAM STADIEM

Anticipiamo alcune pagine da Mister S., la mia vita con Frank Sinatra , la biografia della «Voce» scritta da George Jacobs e William Stadiem che uscirà a settembre per Sperling & Kupfer. Parla il cameriere di Sinatra che lo chiama «Mr. S.».
Un’altra star di razza che gli sfuggì, anche se non del tutto, fu Grace Kelly in Alta società . Sinatra prese una cotta per «Gracie», come la chiamava lui, ma si vergognava di avere inseguito Ava sul set di Mogambo sotto gli occhi di Grace. Era certo che lo considerasse un perdente, e non se la sentì di fare la prima mossa. Ma sul set ebbe un altro problema. Era profondamente intimidito da Bing Crosby, una delle icone della sua infanzia, e uno dei padroni di casa a Palm Springs. Crosby e Bob Hope facevano parte dell’élite di Eisenhower, l’aristocrazia repubblicana WASP, che non voleva avere nulla a che fare con Frank. Forse fu per questo che Sinatra lavorò tanto alacremente per John F. Kennedy, per sentirsi accettato e legittimato.
Crosby era particolarmente importante per Mr. S., perché la sua brillante carriera era la fotocopia di quella di Frank. Crosby aveva esordito come cantante confidenziale, era diventato un idolo della canzone, aveva iniziato a recitare e aveva vinto un Oscar per La mia via , diventando poi imprenditore multimilionario. In più, era un eccellente sportivo. Era un esempio difficile da seguire, ma Mr. S. voleva imitarlo a tutti i costi. Gli sarebbe anche piaciuto fare amicizia con Bing ma lui, pur se invariabilmente cordiale, teneva le distanze. Il loro rapporto si mantenne strettamente professionale, e il pensiero che Bing non lo considerasse né della sua classe, né del suo livello era una spina nel fianco per Sinatra.
Per Mr. S. tutto si riduceva a debiti da pagare e risultati da raggiungere: una contabilità dell’esistenza. Un credito sessuale da parte di Grace Kelly avrebbe avuto per lui un valore altissimo, ma non volle tentare e fallire davanti all’augusto Bing. Giravano un sacco di voci sul conto di Grace, che nonostante l’esteriore e virginale purezza bionda era in realtà una donna scaltra, che aveva avuto avventure con tutti i suoi partner, Gary Cooper, Clark Gable, Ray Milland, e Crosby stesso, in La ragazza di campagna , per cui Grace aveva vinto l’Oscar. Nonostante il fascino che Grace esercitava su di lui, Frank, come si dice oggi, non voleva essere l’ultimo della fila.
Debbie Reynolds, in Il fidanzato di tutte , era off-limits, perché sposata con Eddie Fisher, amico di Sinatra. Ma anche se fosse stata libera, Sinatra la trovava troppo positiva per essere sexy. Giudicò Olivia de Havilland, sul set di Nessuno resta solo , una donna di gran classe, ma era legata al regista John Houston, caro amico di Bogart, e quindi intoccabile. Ma l’attrazione frustrata che Sinatra provava per lei, lo spinse a giocare scherzi da adolescente per attirare la sua attenzione.
L’imperturbabilità di Robert Mitchum, il loro coprotagonista, era leggendaria. Ogni giorno, all’ora di pranzo, s’immergeva nella lettura del giornale, senza rivolgere la parola a nessuno. Un giorno, mentre ero con Mr. S. in studio, davanti a Olivia, Sinatra si avvicinò furtivamente a Mitchum, e diede fuoco al giornale. Mitchum, che se ne accorse solo quando si scottò le dita, saltò improvvisamente sul tavolo. Mr. S. pensò che quell’acrobazia fosse molto più efficace del suo ruolo nel film, e andò in giro a vantarsi di avere incastrato Mitchum. Ma non incastrò mai Olivia, stupita da quanto Sinatra fosse infantile.
Forse per Mr. S. la vita cominciava a quarant’anni, perché fu proprio allora che prese a mandarmi a Tijuana a comprare petardi. Scendevo a sud del confine, e tornavo con interi carichi di esplosivi e fuochi artificiali, che accendeva nelle scarpe degli amici, nei bagni, sotto i letti, quando e dove meno se l’aspettavano. «Il Bomber di Hoboken colpisce ancora!» esultava, con la stessa soddisfazione che se avesse rimorchiato una delle molte donne che popolavano i suoi sogni febbrili.
(8 - continua)
© George Jacobs e William Stadiem - Traduzione Ira Rubini

[Miss Piggott]

Io invece stanotte ho sognato Alfiere e Keoma...
eravamo a cena e c'erano tanti altri corsari ma non mi ricordo le facce...
a un certo punto chiedevo ad Alfiere se era Castelnuovo nei Monti il paese dove c'è il telecentrno, e lui mi diceva di sì e cominciavamo a parlare del telelavoro (questo per dire che forse dovrei ricominciare a lavorare alla tesi...)
conte, ma è proprio al tuo paese che c'è sto maledetto telecentro, o ricordo male?

[alfiere]

mi sono informato, c'è davvero!

quand'è che incominci a darmi i numeri del super enalotto?

[Miss Piggott]

Wow, allora mi ricordavo bene ....
Beh, per i numeri dammi tempo