La casa editrice indipendente Black Coffee si è posta l’obiettivo di pubblicare opere di autori ingiustamente dimenticati, esordienti o di voci fuori dal coro.
Quest’opera di Garrard Conley si inserisce quindi perfettamente nella sua linea editoriale poiché nel suo memoir l’autore, pur con garbo ed estrema sensibilità, si toglie più di un sassolino dalla scarpa a proposito della terapia riparativa o di riconversione sessuale praticata nella comunità Love in Action di Memphis. Immagino che, come questa, ve ne siano state e forse ve ne siano ancora varie negli Stati Uniti.
I fatti narrati da Conley risalgono ai primi anni 2000, anche se davvero riporta discorsi e episodi che mi auguravo appartenessero ad un passato decisamente più remoto. Gli ospiti della comunità sono omosessuali, pedofili, giocatori d’azzardo, alcolisti o tossicodipendenti: per la comunità – e quindi mi viene da dire in un certo senso anche per la società- sono tutti ugualmente gravi ed affetti dalla medesima patologia e sarebbe pertanto occorso loro eliminare le cosiddette false immagini che avevano di se stessi e della vita in genere.
Non si tratta certamente di un testo leggero, né per i contenuti né per le riflessioni cui conduce; tuttavia Conley riesce ad armonizzare bene la narrazione delle due settimane trascorse in comunità con ricordi della sua adolescenza e della sua infanzia: anni certamente non facili, dibattuto tra la scoperta di una sessualità che percepisce non in linea con le indicazioni della società e l’ansia di non essere all’altezza delle aspettative dei suoi religiosissimi genitori.
Per curiosità, dopo avere letto le note al termine del testo, ho fatto qualche ricerca su Love in Action e sul suo fondatore, tale John Smid: se nel corso della lettura più e più volte sono rimasta basita dai fondamenti della terapia, leggendo le sue dichiarazioni mi sono veramente scandalizzata per l’arroganza e la falsità con cui si è permesso di rovinare la vita di centinaia di persone.
G. Conley, Boy erased. Vite cancellate
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G. Conley, Boy erased. Vite cancellate
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près
E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione
Sempre Francesina, anche su Anobii
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