"Liberalibro" alla COOP

[pape]

Riporto da TROVAROMA, in edicola oggi:

Coop Laurentina - Da pochi giorni, l'ipermercato ha cambiato look [...] il negozio propone uno spazio per navigare in internet, consultare o prendere in prestito libri e partecipare a "liberalibro", la versione italiana del Bookcrossing americano, un modo per divulgare la lettura "abbandonando" testi propri e "ritrovando" quelli degli altri, da lasciare, una volta letti, nuovamente "liberi".
Coop Via Laurentina Km 7 [poco dopo l'incrocio per la Cecchignola], Roma
Orari 8,30-20,00 Domenica 8,00-13,00

Ne sapevate qualcosa?
E' vicinissimo al mio ufficio, ma oggi non posso proprio passarci.

Chi viene con me in esplorazione domani pomeriggio o nel fine settimana?

pape

[chell79]

io non ho sentito parlare del "liberalibro" ma del "librolibero"
è appunto la versione italiana del bookcrossing ed è appoggiata al sito di unilibro.it (http://www.unilibro.it/find_buy/librolibero.asp?idaff=0)

chell79

[Churra]

Maddai che storia! Non ne sapevo nulla! Peccato che a me risulta pareeeeeeeeecchio lontano

[matilda6mitica]

granzo, la COOP Laurentina
bisognerebbe che le COOP facessero una passa-parola per fare altri angoli così

[Grimilde]

Veramente io ho letto sul libretto dei soci coop che anche all'ipercoop
Esp di Ravenna dovrebbe esserci un angolo adibito a tale scopo,io pero'
abitando a Imola non sono ancora riuscita ad andare a verificare!
Speriamo che questa iniziativi venga ampliata a tutti i punti coop
Ciao

[Therese]

Qualche settimana fa ho liberato un libro alla coop vicino casa mia...
Li ho preceduti!!
Non essendoci alcun punto adibito ho scelto il reparto del te

[pape]

Allora, nessun romano che viene con me a dare un'occhiata?

Va bhè, ci passo in pausa pranzo e vi faccio sapere.

pape

[zazie]

E con questo la Coop prende altri 200 punti simpatia nella mia personale classifica dei supermercati. Peccato solo che la Coop Lobardia non l'abbia ancora imitata

[pape]

Torno ora dal giretto esplorativo alla Coop.
Appena entrati, sulla sinistra, c'è un angolo con un desk, postazioni Internet e una biblioteca, riservati ai soci Coop. Una parte della libreria è dedicata ai libri "liberati".
Un ragazzo molto gentile ha iniziato a spiegarmi cos'é il bookcrossing e come funziona il loro circuito parallelo.
Ho preso uno dei libri dallo scaffale che riporta un adesivo (fornito da loro) con la seguente scritta:

liberalibro. io non sono un libro abbandonato, ma sono un libro in cerca di lettore. Chiunque mi trovi mi legga, mi faccia circolare e ne dia notizia a Coop Toscana Lazio presso il supermercato di Roma Via Laurentina oppure in http://www.cooptoscanalazio.it/liberalibro.htm

Il logo con il libro giallo non c'è e neppure il BCID.

Mi sono registrata sul loro sito, ho registrato il ritrovamento del libro.
Nessun accenno al BC.com, nessuna spiegazione, o almeno io non l'ho trovata.
Il percorso del libro rimane "segreto", inserito in un programma specifico che ne tiene memoria, ma non viene condiviso con chi lo ha trovato.

Alla Coop distribuiscono leaflet in cui si parla del Liberalibro come di un gioco dei libri in cerca di lettori e un segnalibro con la frase di Pennac.

Se vi interessa, vi faccio avere sia il volantino che il segnalibro.

Stavo pensando di registrarlo su BC.com e di mettere nel libro anche una spiegazione più dettagliata prima di riportarlo sugli scaffali.

Ciao,
pape

[Churra]

Hm certo, però, che un riferimento più concreto al bookcrossing potevano farlo 'sti copioni

[alfiere]

Stralcio di una conversazione in una direzione di un supermercato:
"Come, un'idea così buona nata dalla mente malata di un americano capitalista?
Non può essere!
Sarà sicuramente un trucco di una mega multinazionale per avere il monopolio della conoscenza nel mondo...
Meglio fare un'iniziativa tutta nostra da poter usare come studio per sondare i gusti letterari dei nostri clienti e poter eseguire acquisti più mirati per il nostro reparto libri..."



il pensiero sopra citato è puramente di fantasia, nomi o persone sono del tutto immaginarie ed ogni riferimento a persone e luoghi esistenti è del tutto casuale ed involontario....
Ok si è capito che stò scherzando?

Comunque il tono delle risposte avuto dalla biblio di Parma quando sollevai alcune obbiezioni, era proprio questo, vedevano Bc.com come il nemico da combattere, e non un punto d'appoggio.

[matilda6mitica]

la dispersione con tutti 'sti vari tipi di liberazione-libri non va, gente, qui bisogna fare qualche cosa!
dov'è il comitato per la difesa del Bookcrossing.com

[BlackLilith]

Su "Il consumatore" n. 4 di Ottobre '03, rivista dei soci Coop Centro Italia arrivatami giusto stamattina, c'era un articolo dal titolo "+ Internet - libri?"...non ho resistito, gli ho appena scritto un'e-mail parlando di noi bookcorsari e citando l'url di questo thread!!! Vi terrò aggiornati...comunque anch'io ho liberato un libro alla Coop a Perugia-Fontivegge ma non se n'è saputo niente ...

Da "Il consumatore" n. 4 - ottobre 2003 (anno VI - numero 31 - Ottobre 2003)
ilconsumatore@centroitalia.coop.it
Periodico mensile riservato ai Soci della Coop Centro Italia
Pag. 17

+ Internet - libri?

Libri, internet, cinema, giornali: come si evolvono gli interessi culturali dei giovani in Umbria

Più internet e meno libri, più cinema e meno giornali. Questa la fotografia degli under 30 italiani, dei loro interessi culturali e dei loro gusti, almeno a scorrere i dati forniti dalle statistiche più recenti. E l'Umbria non sembra far eccezione, discostandosi di poco dalle percentuali che caratterizzano il Centro-Nord Italia. Il consumo culturale del mondo giovanile, in poco più di un decennio, ha subito una profonda trasformazione: sono in costante aumento i consumi di tipo audiovisivo - televisione, radio, musica e cinema - con percentuali di preferenza superiori alla metà del campione, mentre gli altri consumi culturali - come libri, giornali, mostre, convegni, uso di biblioteche - sono fruiti in genere da una minoranza. Nell'ultimo decennio Internet è po diventato uno dei mezzi preferiti e frequentati dai giovani anche se, per quanto riguarda l'informazione, gli strumenti scelti - con una diffusione che supera il cinquanta per cento del campione - restano televisione e giornali. La prima scelta dai giovanissimi (ragazzi/e fra i 15 e i 17 anni), i secondi preferiti dai meno giovani (fra i 25 e i 34 anni). I linguaggi visivi e sonori hanno, in conclusione, un maggior appeal per tutti.
"Al cinema ci vengo almeno una volta alla settimana - racconta Francesca, studentessa universitaria perugina - è un appuntamento quasi fisso per me e per i miei amici; ma preferisco film d'avventura e con effetti speciali. Cose che mi facciano divertire. Non compro molti libri e giornali. Preferisco girare su Internet per informarmi. E poi fra studio e sport non è che mi rimane molto tempo per leggere". A fare la fila per il biglietto assieme a Francesca in una multisala del capoluogo umbro altri quattro ragazzi, Monica, Roberto, Alessandro e Vito. Tutti e quattro studenti universitari con interessi e passioni diverse. "Meglio un buon libro che tante delle chiacchiere vuote che ci tocca sentire in televisione - attacca Vito, studente di Matera - e poi, per capire la realtà del mondo, meglio Internet o uno dei tanti "blog" (sito di informazione, una sorta di diario, che viene scritto dagli stessi utenti di Internet ndr.) che la gente mette in Rete".
Due voci tra tante che confermano una tendenza diffusa: sono i nuovi media, dunque, quelli preferiti dai giovani e che richiedono nuovi linguaggi per raccontarli. Di certo c'è che queste nuove generazioni privilegiano scelte trasversali rispetto ai vecchi schemi: scelgono - dicono i sociologi e le statistiche - media e luoghi che offrono un menù fatto di "informazione e divertimento". E quindi affollano le autostrade informatiche della Rete o i grandi centri commerciali con multisale, librerie e maxi-schermi tv. A differenziare le scelte e l'entità dei consumi sono soprattutto tre elementi: il titolo di studio (laurea o diploma superiore), la condizione professionale (essere studente o avere un reddito) e il background familiare (alto o medioalto). Queste differenze sembrano essersi ridotte rispetto al passato, anche se nell'ultimo quinquennio, almeno per il Centro Italia, i dati rivelano una marcata flessione delle spese destinate al capitolo istruzione. Così, mentre il decennio degli anni Novanta aveva caratterizzato l'Umbria per un aumento del consumo di libri, teatro e concerti - un miglioramento che riportava la regione più vicina ai dati medi del Centro Italia, colmando un gap che negli anni Ottanta l'aveva vista fanalino di coda delle statistiche, più vicina ai dati del Sud Italia - oggi la più recente indagine di Confcommercio su dati Istat registra una flessione dei consumi che, in termini cumulativi tra il 1997 e il 2002, supera il 20 per cento su base nazionale.

[zoeee]

che Ron ti benedica! facci sapere eh!