Ore 10.
In mezzo a un campo, un po' di nebbiolina, il sole che stenta a farsi largo.
C'è un po' di gente nel campo, gente armata di strane attrezzature.
Quand'ero piccola e vedevo omini solitari che stavano sul ciglio della strada e guardavano dentro uno strano cannocchiale ipertecnologico volevo che i miei genitori si fermassero e mi facessero scendere dalla macchina. Volevo che l'omino solitario mi prendesse in braccio e che mi facesse vedere il mondo dentro il cannocchiale.
Ore 10.30
Le persone nel campo discutono. Ognuno dice la sua.
"No, la misura la devi prendere dallo spigolo della recinzione!"
"Nooooo, non da quello, dall'altro!!!"
"14,73 m lungo il muro e poi 33,31 m in direzione perpendicolare"
"Ok, piantala lì la palina...."
(io, una di queste persone, son lì che penso: "santo gnu, se fosse venuta mia nonna con il suo delirium tremens a fare il tracciamento sarebbe venuto più preciso!")
Ore 10.45
Facciamo spostare un camion.
Ore 10.46
Facciamo spostare una macchina.
Ore 10.47
Perdo le chiavi della macchina aziendale.
Ore 10.50
Valuto la possibilità prendere il primo aereo per l'Alaska.
Ore 10.52
Finalmente riusciamo a prendere una misura giusta, disdico la prenotazione dell’aereo.
Ore 11.15
Ritrovo le chiavi della macchina.
Ore 11.30
Ritorno in studio, guardo i miei collegucci (che aspettano il resoconto e che soprattutto aspettano di aprire il vino e mangiarsi e salatini che ho portato per festeggiare il mio compleanno) e scopro che sono fortunata a lavorare con loro, sentendomi anche molto PollyAnna che trova sempre il lato bello delle cose.
Ore 13.30
Son qui che scrivo sta cosa, con un sorriso da imbecille stampato in faccia. Perché è bello imparare come si vede il mondo da dentro il cannocchiale.

Grazie a tutti per gli auguri!
