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Associazione Italiana Carlo Urbani
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AICU viene presentata ufficialmente a Roma
Alla presenza del Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, e del Ministro della Sanità, Girolamo Sirchia il 28 novembre p.v. a Roma (Sala del Cenacolo - Camera dei deputati) verrà ufficializzata la nascita dell'Associazione Italiana Carlo Urbani (AICU), l'onlus voluta da amici, familiari e colleghi del medico italiano che per primo ha isolato il virus della SARS rimanendone poi vittima lui stesso, nel marzo di quest'anno, e presieduta dalla moglie Giuliana Chiorrini Urbani.
L'AICU è nata per continuare l'opera e realizzare i progetti e gli ideali di Carlo Urbani e punta a ricordarlo sotto l'aspetto umano, professionale e scientifico, attraverso lo svolgimento di attività con esclusive finalità di solidarietà sociale, tra le quali:
acquisire farmaci essenziali da destinare ad enti ed associazioni impegnate costantemente nella cura e prevenzione delle malattie infettive e parassitarie;
promuovere e finanziare corsi di perfezionamento nel settore delle malattie infettive e parassitarie, per medici e operatori residenti e operanti nei Paesi in via di sviluppo;
orientare per quanto possibile le scelte delle case farmaceutiche e, conseguentemente, la disponibilità da parte delle stesse, nel finalizzare la ricerca sui farmaci essenziali;
promuovere e favorire iniziative, progetti e aiuti di particolare interesse umanitario.
Carlo Urbani ha pagato con la vita la sua voglia infinita di aiutare gli altri dopo aver isolato, in Vietnam, il virus della polmonite atipica. Il dottor Urbani non era soltanto un medico ma un uomo che "agiva per cambiare le regole del mondo, per sollevare quei Paesi in cui miseria e malattia annientano l'umanità" - racconta la moglie, Giuliana Chiorrini. "Ma, per favore, non dite che era un eroe. Solo un uomo: con tanti ideali e la caparbietà di portarli avanti fino in fondo".
Parassitologo dell'OMS, specialista in malattie infettive e tropicali, il suo sogno, che era riuscito a trasformare in lavoro, era quello di distribuire accesso alla salute ai segmenti più sfavoriti delle popolazioni. L'aveva dichiarato anche quando, nel 1999, in qualità di presidente di Medici Senza Frontiere Italia aveva ritirato il Premio Nobel per la Pace.
Definito "un eroe dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della Repubblica Italiana" dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, che ad aprile ha assegnato alla memoria di Carlo Urbani la medaglia d'oro ai benemeriti della salute pubblica, il medico di Castelplanio (Ancona) che ha commosso tutti con la sua morte era, prima di tutto, un ricercatore appassionato che ha messo la propria scienza, e la propria vita, a protezione dell'umanità.


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