riflessione

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Arcoiris
Corsaro
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riflessione

Messaggio da Arcoiris »

“Roma, Piazzale Ostiense, tre della notte, un gruppo di ragazze cerca invano un taxi, un branco di ragazzi si avvicina.
Le molestano, le minacciano, tentano di rapinarle, ci sono molte persone a guardare la scena, Nessuno interviene.
Nessuno molto tempo prima si chiamava Natale Morea, era nato a Massafra in provincia di Taranto il 24 dicembre del ’46, meritandosi il nome del domani, ma il domani non era stato una festa.
Natale aveva due colpe: era nato omosessuale ed era cresciuto fallito.
La prima gliel’avrebbero forse, con il tempo, perdonata tutti se fosse diventato uno stilista o un imprenditore di successo, invece tra la Puglia e Milano Natale ha acceso le insegne di ristoranti e gioiellerie e le ha spente per fallimento.
Da sette anni aveva scelto di diventare Nessuno, era approdato a Roma accolto dalla comunità che porta il nome di sua madre: Teresa.
In un’ultima lontana telefonata alla famiglia aveva mentito: faccio l’orefice.
Loro avevano riappeso sollevati dal peso di doverlo ricordare.
Nessuno si aspettava di naufragare, non di diventare un eroe.
Quando ha visto le ragazze alle tre della notte a Piazzale Ostiense ha trovato il coraggio dei timidi, la rabbia dei derisi e si è messo di mezzo.
L’hanno punito per questo, l’hanno sprangato in testa, forse ha perso un occhio, è in coma farmacologico all’ospedale.
L’hanno premiato per questo, cittadinanza onoraria, promesse di casa e lavoro per il domani, se ci sarà stavolta dovrebbe essere migliore.
Deve svegliarsi prima di essere dimenticato.
Il mondo ha fretta che arrivi Natale”.

Questo breve racconto di uno scrittore del quale non conosco il nome, riporta un avvenimento accaduto alcune settimane fa.
È stato letto al termine della puntata di “Invisibili” del 25 dicembre. Mi ha molto colpita, è per questo che ho preso carta e penna e ho cercato di riportarlo. Avevo letto alcuni titoli sul giornale a riguardo e sentito la notizia al telegiornale, ma nella frenesia dei giorni scorsi non mi sono soffermata più di tanto a pensarci. Lo passo anche a Voi, così, per riflettere un po’in questi giorni di riposo.
Auguro a tutti Voi un buon 2004! **
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Bilbo
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