Per discutere degli incontri passati, presenti e futuri, ufficiali, ufficiosi, informali, estemporanei e/o anarchici, compresi i C^3 (ovvero i "chi c'è c'è"), in Lombardia.
Non conosco locali che lo servono, ma un'erboristeria in via Torricelli lo vende...A dire il vero, credo che molte erboristerie ce l'abbiano. (Mi sa che non ti ho aiutato molto )
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò. Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB) Tom Cruise dice le bugie (DP)
A torino "La Drogheria", in Piazza Vittorio 18
locale molto alla moda negli ultimi tempi, frequentato anche dai Subsonica...se c'è qualche groupie sul forum...
2teepot ha scritto:Ma cos'è ? Assenzio ? Il veleno del diciottesimo secolo?
Sì è proprio quello.. pare che stia tornando di moda...
"La fatina verde sta tornado…il superalcolico più amato dai poeti e dagli artisti, a novant’anni dalla sua messa al bando, sta vivendo una nuova vita…la sua leggenda…la sua storia…i suoi effetti farmacologici.
La pianta base da cui si ricava l’assenzio è l’artemisia, di questa pianta si conoscono varie specie: Artemisia (amarella, canapaccia, assenzio selvatico, erba di S.Giovanni), Artemisia Cinese, Artemisia Absinthium (assenzio maggiore, assenzio romano, assenzio officinale).
L’Assenzio e la sua storia sono miti allo stato puro. Cosa può attrarre di più di una bevanda descritta e rappresentata da artisti famosi e popolari quali: Rimbaud, Van Gogh, Picasso, Hemingway. Il superalcolico aveva un rito ben preciso per essere bevuto: la giusta dose d’assenzio era versata in un bicchiere, sul bordo era poggiato un cucchiaino con una zolletta di zucchero, si versava una quantità d’acqua fredda cinque volte superiore al liquore, si agitava fino ad ottenere un’opalescente miscela dal colore verde e dal sapore amaro e particolarissimo. Degni di nota erano anche gli stravaganti accessori utilizzati nei locali dell’epoca per la mescita: i bicchieri e i cucchiaini dalle fogge stravaganti che davano al rito del bere un’atmosfera fascinosa e piena di mistero. "
ma come a torino sì e a milano no?
E un mondo difficile e vita intensa
Felicita a momenti
(tonino carotone)
troppo tardi.....ma torino esoterica e notturna non si smentisce mai:
Torino, a Palazzo Bricherasio per sorseggiare un po di assenzio
sabato 22 novembre 2003
La sua denominazione scientifica è Artemisia Absinthium… non richiama già nel nome il forte legame con l’arte? Stiamo parlando dell’assenzio, o “fata verde”, il liquore che più di qualsiasi altro ha goduto di fama e notorietà. Letterati, pittori e poeti dell’Ottocento – periodo in cui ebbe il suo momento di consacrazione - l’hanno infatti omaggiato: da Baudelaire a Degas, da Rimbaud a Toulouse Lautrec, passando per Wilde, Manet, Zola e Van Gogh.
Palazzo Bricherasio, in occasione della mostra “L’impressionismo di Armand Guillaumin” offre ai suoi visitatori l’occasione per fare la conoscenza di questa leggendaria combinazione di alcol, anice, finocchio e acqua. Esiste, infatti, una particolare maniera di servire l’assenzio. Occorre una “fontana”, una zolletta di zucchero, del ghiaccio, delle pinzette e un cucchiaino d’argento.
Volete assaggiarlo? Palazzo Bricherasio ve ne dà l’occasione ogni sabato sera dalle 19 alle 21, dove lo staff del Cafè Ventuno, uno dei primi locali a credere nella “riscoperta” della fata, sarà lieto di preparare una piccola degustazione attraverso i vari tipi di assenzio, acquistabili poi a prezzi davvero particolari. Un modo, dunque, per calarsi totalmente nell’atmosfera in cui visse Armad Guillaumin, il protagonista della mostra.
Qualche mese fa una...mia compagna d'università ha stilato l'elenco dei locali milanesi in cui si potesse fare uso di...bevande e sostanze un po' particolari ...e dava ad intendere che l'assenzio venisse servito ovunque, come se fosse coca-cola.
Allora, prese le sue dichiarazioni con la dovuta cautela, forse non è poi tanto difficile da trovare...però non ti saprei dire nemmeno mezzo nome dei locali di cui parlava...anche perchè non bazzico molto
Rileggendo, mi chiedo perchè abbia scritto un post così inutile!
Brava Theut! ci organizziamo il prossimo meet up?
al frida di milano pare ci sia (arrivo tardi? qualcuno l'ha già segnalato?)
comunque.. IO CI SONO (ma magari aspettiamo che l'atm torni in se'???)
Sul Venerdì di Repubblica di questa settimana c'è un articolo sull'assenzio. Non so se è reperibile in rete.
Si dice che il liquore che viene venduto attualmente ha una dose di assenzio inferiore a quella stabilita da una direttiva dell'Unione Europea, però ovviamente non è la bevanda di Rimbaud
Nonostante la presenza molto bassa, comunque l'assenzio rimane tossico...
Vengono citati un po' di locali, sia a Roma che a Milano che altrove. A Milano viene citato il Frida, da noi già provato e un altro, l'Artemisia (via Cicco Simonetta 16), dove l'assenzio verrebbe servito secondo la modalità "classica": versato "puro" (ma credo che in si tratti del liquore "diluito" di cui sopra) su un cucchiaino pieno di zucchero, cucchiaino che viene poi incendiato, e il risultato viene sciolto in acqua.
A+
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)