
Stufa di questa vicenda ho mandato una mail alle poste (info@poste.it per chi volesse divertirsi un po')
Mi rispondono che l'unico che può agire è il mittente in quanto beneficiario dell'eventuale rimborso



Avete qualche esperienza concreta?
PP
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
mica vero... a me è successo anche di questo: che un pacco che mi doveva arrivare per corriere fosse sembrato perso, e praticamente mi è arrivato dopo quasi una settimana.orsomarso dichiara ha scritto:preferisco affidarmi a qualche corriere; forse costerà un pochino di più, però almeno sono più sicuro che il pacco arrivi a destinazione.
Siceramente, con le poste non ho molto a che fare, anche perchè quando devo mandare dei pacchi, soprattutto quelli che contengono libri, preferisco affidarmi a qualche corriere; forse costerà un pochino di più, però almeno sono più sicuro che il pacco arrivi a destinazione.
Idem però senza il "quasi"fry78FI ha scritto:a me è successo anche di questo: che un pacco che mi doveva arrivare per corriere fosse sembrato perso, e praticamente mi è arrivato dopo quasi una settimana
Il postino non suona neanche una volta
Crescono disagi e malumori dei genovesi per la mancata consegna a domicilio. L'Adiconsum: situazione peggiorata da un anno.
Solo avvisi in cassetta per raccomandate e libri, è polemica.
«[cut] A Genova città, nei confini urbani, stando alle lamentele, non suona neppure una volta per le raccomandate. Al Secolo XIX arrivano quotidianamente lettere di proteste di anziani ed invalidi ma anche di persone giovani, che, pur essendo presenti in casa, trovano nella cassetta delle poste avvisi di raccomandata da andare a ritirare. Stefano Salvetti, segretario regionale dell'Adiconsum, una delle associazioni dei consumatori conferma. «Questo è uno dei motivi più ricorrenti di protesta dei nostri associati nei confronti delle poste. Oltre alle raccomandate, che resta un problema grave, è identica la sorte di telegrammi e libri, non consegnati a domicilio, ma lasciati nelle cassette (quando va bene) e spesso rubati. La situazione di questi servizi (raccomandate, telegrammi, libri, ecc.) è peggiorata da circa un anno, da quando le Poste hanno dato in appalto questo servizio per Genova ad una società esterna, la Are (con sede in via Santo Stefano, 32) Un nostro socio ci ha riferito di aver chiesto ad un postino una spiegazione sul fatto che nessuno il giorno prima gli avesse suonato alla porta e di aver trovato nella cassetta poi un avviso di raccomandata da ritirare. La risposta è stata che non c'è obbligo di consegnare a domicilio anche la corrispondenza veloce. A noi questo non risulta. Non è cambiato il regolamento delle Poste per quanto riguarda il recapito delle raccomandate».Davanti agli sportelli postali, la situazione non è migliore, sempre secondo quanto lamentano i cittadini: le code si sono allungate notevolmente. Forse la situazione è meno critica nella sede del centro (solo in certe ore), ma basta andare in un'altra sede, per trovarsi lunghe file di fronte ad un unico sportello aperto dove poter pagare i conti correnti (un altro è per le raccomandate). In queste condizioni, basta trovarsi davanti un cliente con un'operazione luga (ad esempio, la pratica di una pensione) ed ecco che si forma la coda.«C'era da aspettarselo - commenta Vincenzo Accardi, della Cisl regionale postali - Nel 2000 in Liguria, complessivamente, i dipendenti delle Poste erano settemila. Oggi sono cinquemila, il 40 per cento in meno. I servizi postali sono all'emergenza. E il flusso delle pratiche è identico, anzi aumentato. Non ci sono piani per colmare i vuoti in organico. Abbiamo fatto più volte presente all'azienda questi problemi, ma non abbiamo avuto risposte concrete. Nelle prossime settimane intendiamo aprire un tavolo di trattative con la direzione».Claudio Donatini, della Cisl provinciale postali, traduce a livello genovese i dati liguri. «Nel 2000 - dice - a Genova e provincia - gli operatori postali erano complessivamente oltre quattromila, oggi sono 3.200. E il servizio raccomandate, per la città, è stato dato da alcuni anni in appalto ad una ditta esterna. Nonostante questo, la situazione è in una situazione di crisi. Non ci sono uffici in cui non si registrino lamentele. E basta uscire dai confini della città, per conoscere casi clamorosi. In Fontanabuona c'è un comune in cui una donna fa l'impiegata e la postina. E siccome in un paese vicino il collega si è ammalato e non c'è possibilità di sostituirlo, la direzione le ha chiesto di garantire i servizi anche nell'altro comune».
In lavorazione...de che!?!Gentile Cliente, Le confermo che la sua segnalazione è attualmente in lavorazione.
Prendiamo atto della sua esigenza, sarà nostra cura contattarLA appena pronta la soluzione.
Cordiali saluti,
Poste Italiane S.p.A.