...ma nel gioca avrei dovuto dirle:" senti ti vorrei parlare" poi prendendo la sua mano sopra il banco " non so dove cominciare. Non la senti, non la tocchi, oggi la malinconia? non lasciamo che trabocchi, vieni andiamo, amdiamo via"......
.... mamma mia che canzone struggente!!!!!
io guccini LO ADORO
Di Guccini l'unica che apprezzo è "Cirano"... non so, le altre (pochissime) che conosco non mi stimolano...
AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad) Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)
Cirano è bellissima ma anche alcune altre che conosco non mi dispiacciono per niente...
Se c'è soluzione perché ti preoccupi? Se non c'è soluzione perché ti preoccupi?
(Aristotele)
Le poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
(Baudelaire, L'albatros)
scusate ma come avete fatto?
cioe' siete riusciti a crescere bene senza guccini?
senza 4 stracci?
senza venezia?
senza scirocco?
senza incontro?
ma siete proprio sicuri-uri?
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.) non mandatemi ring senza avvisare, grazie. i miei occhi - del.izio.sAuro
Autogrill è bellissima perchè è un "film" mentale che si fa Guccini vedendo una ragazza che serve al banco di un autogrill... voglio dire io me ne racconto mille al giorno di storie inventate nella testa quindi si il tono è struggente ma secondo me in fondo la canzone è quasi divertente.
E poi scusate alle immancabili di Guccini mi permetto di aggiungere anche Lettera e Vorrei... che belle ora vado a casa e mentre lavo i piatti metto su il cd
Incontro - Francesco Guccini (dall'album Radici - che la sottoscritta detiene in formato vinile che scrocchia e graffia)
E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...
E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.) non mandatemi ring senza avvisare, grazie. i miei occhi - del.izio.sAuro
Beh Tyl, non e' che Guccini mi sia mancato del tutto, in realta' qualche dose l'ho presa (anche perche' mio padre da universitario se lo andava a sentire sempre in non so che osteria...), pero' diciamo che poi io mi sono diretto verso altri lidi !! E visto come sono cresciuto direi proprio che si cresce bene anche senza Guccini ;oP !!! Poi tu che sei il prototipo dell'uomo vizioso... se la causa e' questa bisognerebbe abolirlo !!!
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
Tra i miei preferiti c'è Radici e Fra la via Emilia e il west.
Ogni volta che viene a Roma lo vado a sentire perchè non è solo un concerto il suo. E' come ritrovare un vecchio amico con cui si fa il punto della situazione ridendoci sopra.
Forza Cecco!
Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio
Lo so non é l'area delle citazioni musicali,però questa la devo mettere... Quello che conosco di Guccini l'ho sentito cantato con la chitarra o per sentito dire,non l'ho mai approfondito,però questo pezzo di "Lettera" mi colpisce non poco...
Appassiscono piano le rose, spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull' erba verde fantastico piano sul mio passato,
ma l' età all' improvviso disperde quel che credevo e non sono stato;
come senti tutto va liscio in questo mondo senza patemi,
in questa vita presa di striscio, di svolgimento corretto ai temi,
dei miei entusiasmi durati poco, dei tanti chiasmi filosofanti,
di storie tragiche nate per gioco, troppo vicine o troppo distanti...
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni
di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti,
l' arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
e c'è il sospetto che sia triviale l' affanno e l' ansimo dopo una corsa,
l' ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa... che chiami... vita...
Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet)