Michele Mari, "Tu, sanguinosa infanzia", Mondadori

Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri.
ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!

Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
ilmagodilussino
Olandese Volante
Messaggi: 2156
Iscritto il: dom nov 10, 2002 10:41 am
Località: 44°40'07.53" N 14°34'41.41" E
Contatta:

Michele Mari, "Tu, sanguinosa infanzia", Mondadori

Messaggio da ilmagodilussino »

Immagine

l’ho riletto (come già altre volte), l’ho rimasticato e deglutito, assimilato.
undici racconti apparentemente semplici(stici) sull’infanzia come momento della formazione ma soprattutto sugli oggetti dell'infanzia; un’infanzia che ci sopravvive nelle piccole cose, apparentemente superflue perché, appunto, infantili. ma non è così.
le esperienze infantili, proprio perché nucleo della formazione, sono spesso le più violente e trascinanti, telluriche; e tra queste la lettura.
“otto scrittori” (uno dei racconti) mi lascia attonito ogni volta. identificazione e stupore, panico nel riconoscermi.
la tenzone mortale scatenata dall’“io lettore” tra otto giganti della letteratura (verne, poe, conrad, defoe, stevenson, salgari, london e melville) che sono superficialmente agli occhi dello stupito giovane lettore/sognatore uno scrittore solo, ma che si rivelano unici e particolari, singolari ma comunque dipendenti e complici; complici nell’orrendo delitto di infiammare la fantasia e sondare nel profondo l’animo umano e la natura.

p.s. ovviamente non vi svelo chi è il vincitore……vi posso dare solo un aiutino……

…..
“Io Secundra Dass servo fedele del Sahib Ballantrae anche nel regno dei morti vengo in grande lutto a dirvi che è tutto finito e che adesso potete tornare. E a chiunque vi chieda notizie di questo famoso cimento direte che mio padre, il Sahib Tusitala, è il più grande raccontatore di razza umana, perché quell’altro è un demonio travestito da uomo, questo noi tutti e uomini e pesci ed uccelli abbiamo capito, che un libro come quello nessun uomo può averlo scritto perché quel libro è l’Apocalisse e la sua parola è antica come il boato della Profezia e il suo respiro è il rantolo degli Angeli caduti, e di fronte alla sua immanità tutto è come scherzo di fanciulla e di fronte alla sua smisuratezza tutto è come madrigale. Questo sul vostro onore direte”.
……
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL

cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp

raccolto da Piero Chiara

quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
Rispondi