Eppure questa ultima testa mozzata non vuole uscirsene dalla mia oggi ...

me ne ha pure fatta ricordare un'altra, piu' poetica, forse nella speranza che anche questa possa poi "sublimarsi" in qualcos'altro:
"I fratelli dell'Isabetta uccidon l'amante di lei; egli l'apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterrato. Ella occultamente dissotterra la testa e mettela in un testo di bassilico; e quivi su piagnendo ogni di' per una grande ora, i fratelli gliele tolgono, ed ella se ne muore di dolore poco appresso."
Boccaccio, "Decamerone", Giorno quarto, Novella quinta
Quante lacrime, quanto dolore ...