Sì, credo che Librium abbia ragione!
AnnaDoll se ti riferisci al CodiceDaVinci puoi dare un'occhiata qui
http://www.bookcrossing-italy.com/BCfor ... php?t=5350
Cosa possiede di speciale Rennes?
Azi, mio caro, ecco il mio primo pensiero: “Da dove ci comincio?”
Il mistero che tuttora circonda Rennes è intricato, simbologia cristiana e pagana si uniscono, nonché storia, mitologia, esoterismo, il santo graal, la massoneria, i cavalieri templari, e tantissime altre ipotesi più o meno fantasiose !
Inizio premettendo che tutto ciò che dirò non è farina del mio sacco naturalmente ma il risultato di alcune ricerche fatte da ragazzina (sono sempre stata attratta dai misteri e il recente Codice Da Vinci ha resuscitato vecchie letture e interessi!)
A Rennes-le-Chateau vi era una piccola e semplice chiesetta che necessitava di urgenti restauri, nel 1892 François Berenger Saunière (per chi ha letto il CDV questo nome risulterà alquanto familiare!) il suo giovane parroco riuscì a raccimolare il denaro necessario per cominciare i lavori, e per prima cosa pensò all’ altare. Una lastra di marmo che ne costituiva il piano venne staccata dal muro a cui era attaccata e sollevata dalla colonna che faceva da sostegno.
Qui comincia tutto… in una cavità al suo interno, Saunière ritrova alcuni manoscritti, delle pergamene del XIII secolo. S. le mostrò al vescovo di Carcassonne e ottenne il permesso di portarle a Parigi per farle esaminare da degli esperti, qui il parroco vi rimase per alcune settimane, trascorrendo molto tempo al Louvre e acquistò riproduzioni di alcuni quadri, tra cui un dipinto di Nicholas Poussin intitolato Pastori d'Arcadia . Qui la storia comincia a complicarsi un po’, ma cercherò di essere il più chiara possibile omettendo alcune ipotesi.
Sul lato destro della Basilica di San Lorenzo in Lucina (Roma) si trova il cenotafio di Poussin, Sulla lapide in marmo, sotto l'epitaffio, si trova una riproduzione in bassorilievo del quadro "Les bergers d'Arcadie" la scritta che compare nel dipinto, fedelmente riprodotta anche sul bassorilievo dice "Et in Arcadia ego", nella frase manca il verbo: si pensa che sia sottinteso "sum", e quindi il senso della frase sarebbe "Ed io (sono) in Arcadia"( per non complicarci troppo la vita per il momento saltiamo tutti i collegamenti e approfondimenti che si potrebbero fare parlando dell’ Arcadia!).
L'opera di Poussin non è però l'unica in cui compare questa frase, prima di lui, ad esempio, il Guercino aveva dipinto una scena simile, raffigurante dei pastori che uscendo dal bosco si imbattono in una tomba sulla quale è poggiato un teschio (curiosa coincidenza! ), e recante queste misteriose parole. La stessa frase si ritrova come motto nello stemma di famiglia di P. Plantard, uno degli ultimi Gran Maestri del presunto Priorato di Sion.!
Torniamo al nostro quadro, secondo un' ipotesi diffusa, la frase nasconderebbe un messaggio nascosto per anagramma: ET IN ARCADIA EGO = I TEGO ARCANA DEI
cioè, "Vattene, io custodisco i segreti di Dio".
Per altri invece l'anagramma va effettuato tenendo conto anche del verbo mancante. Una delle interpretazioni, in questo senso, è la seguente: ET IN ARCADIA EGO SUM = ARCAM DEI TANGO IESU
cioè, "Io tocco l'Arca di Dio, o Gesù".
Il Fatto è che analizzando il dipinto, si possono individuare diverse geometrie nascoste che, riportate su una mappa della Francia, prendendo a riferimento il meridiano di Parigi ("meridiano 0"), permettono di individuare un punto ben preciso del monte Cardou. (il nome Cardou si potrebbe interpretare come contrazione dell'espressione "Corps de Dieu", Corpo di Dio.)
Ovviamente si tratta soltanto di alcune delle innumerevoli interpretazioni, storie o leggende che dir si voglia, che sono state sviluppate attorno al complesso ed ancora irrisolto mistero di Rennes-le-Château.
Comunque tornando a S. il sarcofago ritratto nel quadro esisteva veramente a poca distanza da Rennes-le-Chateau.
I lavori alla parrocchia vanno avanti e sotto l'impiantito fu rinvenuta una lapide di pietra; essa venne rimossa, ma solo Saunière ebbe modo di vedere che cosa vi si nascondeva.
Da questo momento il parroco cominciò a compiere lunghe esplorazioni nei luoghi circostanti, e quando i lavori di restauro ripresero vennero utilizzati grandi spiegamenti di mezzi senza alcun problema di denaro. Saunière acquistò molti terreni circostanti, costruì una passeggiata a semicerchio, e fece edificare una torre che chiamò Tour Magdala in onore di Maria Maddalena.
Il sacerdote aveva voluto che sul portale della sua chiesa comparisse la dicitura "Terribilis est locus iste" , ovvero "Questo è un luogo terrificante".
Mi sto dilungando troppo e posso annoiare! Se volete e questa storia vi appassiona possiamo continuare a parlarne, soprattutto dell’ interno della chiesa e della strana posizione delle statue dei Santi e di Asmodeo .
Solo un’ ultima cosa, dopo la morte d S. questa storia rimase relegata tra i misteri locali finchè Gerard De Sede, esoterista e scrittore specializzato in saggi sui tesori nascosti, raccontò la storia di Saunière nel Le Tresor Maudit (Il tesoro maledetto )
http://www.cicap.org/enciclop/at100419.htm
Grazie al successo di Le Tresor Maudit, il nome di Rennes-le-Chateau balzò d'improvviso alla ribalta. Nel ‘70, un giornalista inglese, Henry Lincoln realizzò tre documentari per la BBC, The Lost Treasure of Jerusalem?, The Priest, the Painter, and the Devil, The Shadow of the Templars.