Frasi che riguardano libri
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Frasi che riguardano libri
(premessa: come mi piacerebbe che in questo thread ci fossero solo post che citano libri...)
"Il lettore si innamora di quello che uno ha scritto e pretende che il disgraziato autore continui a corrisponderlo, e guai, guai se viene deluso."
Pino Cacucci, In ogni caso nessun rimorso
"Il lettore si innamora di quello che uno ha scritto e pretende che il disgraziato autore continui a corrisponderlo, e guai, guai se viene deluso."
Pino Cacucci, In ogni caso nessun rimorso
riassumo in me il peggio esistente in questo forum.
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
"bisogna piangere i sogni per capire che l'unica giustizia borghese si è spenta" (b.b.)
"sono a posto così, grazie" (s.)
"il pompino è un articolo mai in ribasso" (detto da donne serene)
"agevola sto cazzo" (a.)
non mandatemi ring senza avvisare, grazie.
i miei occhi - del.izio.sAuro
La vita , è un insieme di cose diverse,
In un certo senso qualcosa che non si discute.
Ma il senso si può cambiare:
Che niente è più eccitante di una buona discussione.
La vita è qualcosa di bello, qualcosa di grande.
qualcosa che comporta fasi alterne
Con una regolarità che ha del prodigioso
Poichè una fase segue sempre l'altra.
La vita è sempre piena d'interesse:
Si va, si viene...come un attraversamento di zebre.
Può anche darsi che poi si debba morire,
Ma pure questa può essere una buona cosa.
E comunque ciò non cambia niente.
La vita, si tratta di un insieme di cose diverse,
Sotto certi aspetti e per sovrappiù qualcosa
Che si collega ad altri fenomeni
Ancora oggi poco noti, poco studiati,
E sui quali non è afatto il caso qui di soffermarsi.
Boris Vian, Puntualizzazioni sulla vita, 1948
(so che non c'entra direttamente con il libro, ma penso alla vita come un libro che ancora non si ha letto, e ai libri come vite che non si conoscono...dunque ho pensato a questa poesia)
In un certo senso qualcosa che non si discute.
Ma il senso si può cambiare:
Che niente è più eccitante di una buona discussione.
La vita è qualcosa di bello, qualcosa di grande.
qualcosa che comporta fasi alterne
Con una regolarità che ha del prodigioso
Poichè una fase segue sempre l'altra.
La vita è sempre piena d'interesse:
Si va, si viene...come un attraversamento di zebre.
Può anche darsi che poi si debba morire,
Ma pure questa può essere una buona cosa.
E comunque ciò non cambia niente.
La vita, si tratta di un insieme di cose diverse,
Sotto certi aspetti e per sovrappiù qualcosa
Che si collega ad altri fenomeni
Ancora oggi poco noti, poco studiati,
E sui quali non è afatto il caso qui di soffermarsi.
Boris Vian, Puntualizzazioni sulla vita, 1948
(so che non c'entra direttamente con il libro, ma penso alla vita come un libro che ancora non si ha letto, e ai libri come vite che non si conoscono...dunque ho pensato a questa poesia)
Ultima modifica di sonietta il lun mag 24, 2004 10:54 pm, modificato 1 volta in totale.
"Se c'è qualcosa che accomuna gli esseri umani
è l'immensità di ciò che ignoriamo." (T.E.Martìnez)
"Passeggiare,
come se al mondo non ci fosse niente per cui valesse la pena andar in fretta,
neanche fare l'amore" (Wu Ming)
è l'immensità di ciò che ignoriamo." (T.E.Martìnez)
"Passeggiare,
come se al mondo non ci fosse niente per cui valesse la pena andar in fretta,
neanche fare l'amore" (Wu Ming)
- invisigot
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La maggior parte degli avvenimenti sono indicibili, si compiono in un spazio che mai parola ha varcato, e più indicibili di tutto sono le opere d’arte, misteriose esistenze, la cui vita, accanto alla nostra che svanisce, perdura.
Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta
(non riguarda propriamente un libro ma insegnamenti di scrittura)
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- mimonni
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(...)"deve dirle" ha proseguito,"che risponderei alla sua lettera, ma non ho nulla per scrivere, neppure un libro da cui strappare una pagina."
"Nessun libro!" ho esclamato."Ma come puo' vivere qui senza libri, se posso prendermi la libertà di chiederglielo? Io mi annoio così spesso (...) se mi togliessero i libri sarei disperato!"
"Quando li avevo leggevo sempre", ha detto Catherine," e il signor Heathcliff non legge mai; così gli è venuto in mente di distruggere i miei libri." (...)
Emily Bronte - Cime Tempestose
"Nessun libro!" ho esclamato."Ma come puo' vivere qui senza libri, se posso prendermi la libertà di chiederglielo? Io mi annoio così spesso (...) se mi togliessero i libri sarei disperato!"
"Quando li avevo leggevo sempre", ha detto Catherine," e il signor Heathcliff non legge mai; così gli è venuto in mente di distruggere i miei libri." (...)
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Anche se i libri li sappiamo a memoria è striste vederli ardere. Non è per ciò che dicono, perchè un giorno li scriveremo di nuovo, ma per i loro fogli che abbiamo tanto amato.
A.Jodorowsky, Quando Teresa si arrabbiò con Dio
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Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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"Di tanto in tanto ci sono letture che fanno rizzare e tremare i peli sul collo, il nostro vello inesistente, quando ogni parola brucia e splende aspra e chiara e infinita ed esatta, come pietre di fuoco, come stelle puntiformi nel buio ..."
A. Byatt, Possessione
"Arcavi, sudando, tremando da capo a piedi, aprì il Libro Sacro delle scritture. Non sapeva l'ebraico, non era sapiente. Nella sua anima, colma dell'amore per Luna, non c'era posto per Dio...Il vecchio chassid gli mormorò:La prima e l'ultima lettera della Torah formano la parola cuore. Non v'è altra conoscenza che l'Amore. Tu puoi. Osa. Sei un domatore e ogni lettera è un leone"
A.Jodorowsky, Quando Teresa si arrabbiò con dio
A. Byatt, Possessione
"Arcavi, sudando, tremando da capo a piedi, aprì il Libro Sacro delle scritture. Non sapeva l'ebraico, non era sapiente. Nella sua anima, colma dell'amore per Luna, non c'era posto per Dio...Il vecchio chassid gli mormorò:La prima e l'ultima lettera della Torah formano la parola cuore. Non v'è altra conoscenza che l'Amore. Tu puoi. Osa. Sei un domatore e ogni lettera è un leone"
A.Jodorowsky, Quando Teresa si arrabbiò con dio
Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)
- Syrius
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La conosciutissima : "L'essenziale è invisibile agli occhi" de "Il piccolo principe" è a mio parere una frase bellissima.
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
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(Detto africano)
- Lordpolo
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Sono ammesse citazioni che riguardano, citando il Devoto-Oli, una raccolta di libri per lettuure o studi determinati, e anche il luogo (sala o edificio) dove si conservano, si consultano o si leggono?
Vabbè, io ci tento...
"Le biblioteche sono come granai pubblici, per ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado vedo venire".
M. Yourcenar, Memorie di Adriano.
(Questa cit fa bella mostra di sè all'ingresso della Biblioteca Universitaria di Cagliari, dove ho passato i 10 mesi tra i più cazzeggiosi della mia esistenza )
Vabbè, io ci tento...
"Le biblioteche sono come granai pubblici, per ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado vedo venire".
M. Yourcenar, Memorie di Adriano.
(Questa cit fa bella mostra di sè all'ingresso della Biblioteca Universitaria di Cagliari, dove ho passato i 10 mesi tra i più cazzeggiosi della mia esistenza )
- Xenia
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
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"... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo.
Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità.
Un libro aperto è sempre la certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità.
Una sporcheria. Però : dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima.
Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia..."
(Castelli di Rabbia, Alessandro Baricco - spero che Aurò mi perdonerà per questo )
Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità.
Un libro aperto è sempre la certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità.
Una sporcheria. Però : dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima.
Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia..."
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Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
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- zoe
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Se una notte d inverno un viaggiatore - Italo Calvino
Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina con il libro che cercavi. seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi e dagli scaffali che cercando d'intimidirti.ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendo per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Far A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Gia Letti Senza Nemmeno Bisogno Di Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Ancora Prima D’esser Stato Scritto. E cosi superi la prima cinta di baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potreste Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Riverranno Stampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque È Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza
i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere ,
i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest’estate,
i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scafale,
i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.
Ecco ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D’Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Se una notte d’inverno un viaggiatore Italo Calvino
i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere ,
i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest’estate,
i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scafale,
i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.
Ecco ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D’Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Se una notte d’inverno un viaggiatore Italo Calvino
My Wish List
Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
«I libri non resuscitano i morti, e non fanno di un idiota un uomo capace di ragionare, né di uno stupido un individuo intelligente: aguzzano lo spirito, lo destano, lo affinano e appagano la sua sete di conoscenza.
Quanto a chi vuol sapere tutto, è meglio che la famiglia lo faccia curare, perché un simile desiderio non può che nascere da un turbamento dello spirito.
Muto quando gli imponi il silenzio, eloquente quando lo fai parlare. Grazie al libro, puoi apprendere nello spazio di un mese quello che un' 'eternità' non ti consentirebbe di apprendere dalle labbra di un sapiente, e questo senza farti contrarre debiti di sapere. Ti libera dall'imbarazzo, ti solleva dalla necessità di frequentare persone odiose e di avere rapporti con individui stupidi e incapaci di comprendere.
Ti obbedisce di giorno come di notte, tanto in viaggio quanto nei periodi in cui sei sedentario. Se cadi in disgrazia, non per questo il libro rinuncia a servirti; se venti contrari soffiano contro di te, non ti si rivolta contro.
Accade talvolta che il libro sia superiore al suo autore...»
Il cadì e la mosca, autore contemporaneo di al-Khwarizmi (XI-XII sec.).
Da Il teorema del pappagallo di Denis Guedj
Quanto a chi vuol sapere tutto, è meglio che la famiglia lo faccia curare, perché un simile desiderio non può che nascere da un turbamento dello spirito.
Muto quando gli imponi il silenzio, eloquente quando lo fai parlare. Grazie al libro, puoi apprendere nello spazio di un mese quello che un' 'eternità' non ti consentirebbe di apprendere dalle labbra di un sapiente, e questo senza farti contrarre debiti di sapere. Ti libera dall'imbarazzo, ti solleva dalla necessità di frequentare persone odiose e di avere rapporti con individui stupidi e incapaci di comprendere.
Ti obbedisce di giorno come di notte, tanto in viaggio quanto nei periodi in cui sei sedentario. Se cadi in disgrazia, non per questo il libro rinuncia a servirti; se venti contrari soffiano contro di te, non ti si rivolta contro.
Accade talvolta che il libro sia superiore al suo autore...»
Il cadì e la mosca, autore contemporaneo di al-Khwarizmi (XI-XII sec.).
Da Il teorema del pappagallo di Denis Guedj
NOLIMPIADI
"Un uomo deve leggere di tutto, un poco o quel che può, da lui non si pretenda più di tanto, vista la brevità delle vite e la prolissità del mondo."
José Saramago - L'anno della morte di Ricardo Reis
"Un uomo deve leggere di tutto, un poco o quel che può, da lui non si pretenda più di tanto, vista la brevità delle vite e la prolissità del mondo."
José Saramago - L'anno della morte di Ricardo Reis
"...i libri dovrebbero stare incustoditi nei posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti che se li portano dietro per un poco, e dovrebbero morire come loro consumati dai malanni, infetti, affogati giù da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d'inverno, strappati dai bambini per farne barchette. Insomma ovunque dovrebbero morire, tranne che di noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale." (Tre Cavalli - Erri De Luca)
"T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove" (P.Neruda)
Love&Peace
"forse mia cara maestra non ha capito..è amore mio infinito.." Bugo&Viola
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- ilmagodilussino
- Olandese Volante
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Le parole dei libri mi sembra he riescano a trafiggere il silenzio. Rotolano misteriose e si dispongono in un ordine magico a formare frasi che riescono a risvegliare emozioni che nemmeno sapevi di avere.
Ti prendono e ti portano lonano, dentro mondi che non conoscevi e che, forse, non conoscerai mai.
Barbara Garlaschelli - Davì
Sono nei posti dei libri.
Ti prendono e ti portano lonano, dentro mondi che non conoscevi e che, forse, non conoscerai mai.
Barbara Garlaschelli - Davì
Sono nei posti dei libri.
- Syrius
- Olandese Volante
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- Iscritto il: mer mar 12, 2003 3:37 am
- Località: Cernusco sul Naviglio
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Mi sembra che sia pari ad un dio
se è lecito, (mi sembra) che superi gli dei,
colui che, sedendoti di fronte, continuamente ti
guarda e ti ascolta
mentre sorridi dolcemente, cosa questa che a me misero
strappa tutte le facoltà; infatti non appena,
o Lesbia, ti vedo, non mi rimane più
un fil di voce
ma la lingua si intorpidisce, un fuoco sottile
si insinua sotto le membra, per un suono interno
le orecchie rimbombano, entrambi
gli occhi si annebbiano.
L’ozio, Catullo, ti è dannoso;
per l’ozio ti esalti e troppo smanii.
L’ozio ha mandato in rovina re e città
un tempo felici
se è lecito, (mi sembra) che superi gli dei,
colui che, sedendoti di fronte, continuamente ti
guarda e ti ascolta
mentre sorridi dolcemente, cosa questa che a me misero
strappa tutte le facoltà; infatti non appena,
o Lesbia, ti vedo, non mi rimane più
un fil di voce
ma la lingua si intorpidisce, un fuoco sottile
si insinua sotto le membra, per un suono interno
le orecchie rimbombano, entrambi
gli occhi si annebbiano.
L’ozio, Catullo, ti è dannoso;
per l’ozio ti esalti e troppo smanii.
L’ozio ha mandato in rovina re e città
un tempo felici
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
Ma io piantai un tale casino che mio padre non ebbe altra scelta che permettermi di portare a casa il libro. Era un’edizione per bambini del Don Chisciotte. Riuscivo a malapena a leggere l’inglese, la maggior parte del libro mi era decisamente incomprensibile; ma a stregarmi fu proprio la sua stranezza, i semplici ritmi e le cadenze del linguaggio. In un certo borgo della Mancia, che non voglio nominare, viveva non è gran tempo un hidalgo. “La Mancia.” “Hidalgo.” Dio mio. Questo era il significato della magia. Questo faceva sembrare vera anche la Bibbia. E Dio disse: sia la luce, e la luce fu. Con quell’hidalgo sparuto cavalcai attraverso le pianure della Mancia, aride, selvagge e aperte all’ira e all’abbondanza di Dio come il Kalahari. Un vuoto che dava libero sfogo all’immaginazione; una libertà trasmessa dalla parola, evocata dai libri. Leggere, leggere, forse sognare.
E da allora la condizione del mio mondo è sempre stata questa; più acutamente da quando è morta Riana; e più ancora nella consumazione della solitudine negli anni trascorsi da quando mi hanno così proditoriamente espulso da quella biblioteca che era stata il mio rifugio dagli sconvolgimenti esterni.
[…]
Leggere, pensare, far risalire le parole alle loro origini vere o presunte; inventare; avere il coraggio di immaginare. E poi rileggere, novello Colombo lanciato alla ricerca di mondi senza numero oltre mari senza nome. Ogni volta che apro il Don Chisciotte –ogni volta che apro un libro che ho già letto- m’immergo, come Eraclito, in un fiume diverso con nuovi segreti, nuovi riti iniziatici, nuovi misteri e celebrazioni. Sto lasciandomi trasportare? Trasportare è lo scopo dei libri, lo scopo del mio mondo senza fine in cui, mentre scrivo le mie note a margine, posso imitare Adamo nel primo atto del suo magistero: questo è un meerkat, un porcospino, questa è una ragazza che si chiama Tessa. Piccoli segni mnemonici sulla carta, grazie ai quali in un secondo tempo sarà possibile riscoprire il senso che mi era sfuggito la prima volta. (certo, possono anche essere inaffidabili, la chiave è questa!)
“… ma i viaggi veramente importanti… “ Mi interruppi “Scusi, forse la sto annoiando.”
“Dica.”
Adesso ero in imbarazzo. Come avrebbe reagito? Ma chi se ne frega, pensai, e dissi: “I miei veri viaggi, i viaggi che contavano, li ho sempre fatti nei libri”. E ora, naturalmente, non potevo più tacere. “Sono andato in Spagna con Don Chisciotte – ci vado sempre, ogni anno, d’estate – e ogni inverno a San Pietroburgo con Dostoevskij. Tra l’uno e l’altro vado a Parigi con Balzac, o con Zola, se me la sento. Può essere un compagno di viaggio esigente. O a Londra con Dickens, chi altro? E naturalmente a Dublino con Mr. Joyce. O su a Davos con Mann, a Praga con Kafka, in Algeria con Camus, a Boston con Henry James, su un remoto pianetino col Piccolo Principe. Ho fatto qualche viaggio faticoso attraverso l’Australia con Patrick White, o nelle lande settentrionali del Canada con la Atwook. E naturalmente sono andato a caccia di balene con Melville, e ho zigzagato sulla faccia dell’America con Jack Kerouac, e poi con Humbert, povero bastardo ossessionato…” mi frenai “ho paura che quando comincio… “
Desiderio di Andrè Brink
E da allora la condizione del mio mondo è sempre stata questa; più acutamente da quando è morta Riana; e più ancora nella consumazione della solitudine negli anni trascorsi da quando mi hanno così proditoriamente espulso da quella biblioteca che era stata il mio rifugio dagli sconvolgimenti esterni.
[…]
Leggere, pensare, far risalire le parole alle loro origini vere o presunte; inventare; avere il coraggio di immaginare. E poi rileggere, novello Colombo lanciato alla ricerca di mondi senza numero oltre mari senza nome. Ogni volta che apro il Don Chisciotte –ogni volta che apro un libro che ho già letto- m’immergo, come Eraclito, in un fiume diverso con nuovi segreti, nuovi riti iniziatici, nuovi misteri e celebrazioni. Sto lasciandomi trasportare? Trasportare è lo scopo dei libri, lo scopo del mio mondo senza fine in cui, mentre scrivo le mie note a margine, posso imitare Adamo nel primo atto del suo magistero: questo è un meerkat, un porcospino, questa è una ragazza che si chiama Tessa. Piccoli segni mnemonici sulla carta, grazie ai quali in un secondo tempo sarà possibile riscoprire il senso che mi era sfuggito la prima volta. (certo, possono anche essere inaffidabili, la chiave è questa!)
“… ma i viaggi veramente importanti… “ Mi interruppi “Scusi, forse la sto annoiando.”
“Dica.”
Adesso ero in imbarazzo. Come avrebbe reagito? Ma chi se ne frega, pensai, e dissi: “I miei veri viaggi, i viaggi che contavano, li ho sempre fatti nei libri”. E ora, naturalmente, non potevo più tacere. “Sono andato in Spagna con Don Chisciotte – ci vado sempre, ogni anno, d’estate – e ogni inverno a San Pietroburgo con Dostoevskij. Tra l’uno e l’altro vado a Parigi con Balzac, o con Zola, se me la sento. Può essere un compagno di viaggio esigente. O a Londra con Dickens, chi altro? E naturalmente a Dublino con Mr. Joyce. O su a Davos con Mann, a Praga con Kafka, in Algeria con Camus, a Boston con Henry James, su un remoto pianetino col Piccolo Principe. Ho fatto qualche viaggio faticoso attraverso l’Australia con Patrick White, o nelle lande settentrionali del Canada con la Atwook. E naturalmente sono andato a caccia di balene con Melville, e ho zigzagato sulla faccia dell’America con Jack Kerouac, e poi con Humbert, povero bastardo ossessionato…” mi frenai “ho paura che quando comincio… “
Desiderio di Andrè Brink
Vero Acquario
"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe
"La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" - Il Cappellaio Matto - Alice in Wonderland
"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe
"La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" - Il Cappellaio Matto - Alice in Wonderland