
JONATHAN COE - La famiglia Winshaw
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Per caso ho testé scoperto che il 31 MARZO uscirà il CIRCOLO CHIUSO di Coe: 432 pagine di sferzante satira per 16 euro.
Riporto da IBS:
"Finalmente il seguito de La banda dei brocchi, che riesce magistralmente a essere in sé un romanzo compiuto e a chiudere tutto ciò che era stato lasciato in sospeso. Il libro che conclude un'ideale trilogia costituita da La banda dei brocchi (anni 70) e La famiglia Winshaw (anni 80).
Alle soglie del capodanno del 2000 Claire Newman, reduce da un matrimonio fallito e da un lungo soggiorno in Italia, decide di tornare in Inghilterra, nella sua vecchia città di Birmingham. Pensa sia venuto il momento, dopo più di vent’anni, di scoprire definitivamente cosa sia successo a sua sorella Miriam, scomparsa misteriosamente all’improvviso nel 1978. Tornare a Birmingham significa anche rientrare in contatto con amici e conoscenti persi di vista e riannodare rapporti complessi, quello con suo figlio, per esempio, che aveva deciso di restare a vivere con il padre in Inghilterra. Pochissimi giorni dopo il rientro, incontra per caso un vecchio amico, Benjamin Trotter, in compagnia di una bellissima ragazza, Malvina: Claire sospetta che tra i due possa esserci qualcosa, mentre in realtà Malvina, della quale nulla si sa fino alla fine del romanzo, è innamorata di Paul Trotter, fratello di Benjamin e deputato laburista. Questi e altri personaggi sono delle vecchie conoscenze per chi ha letto La banda dei brocchi, lasciate alla fine del liceo: attorno a loro ruotano eventi privati e pubblici che, con grande naturalezza, formano un impasto unico. Assistiamo all’ascesa di Tony Blair al potere e alla conseguente svolta del partito laburista e delle sue politiche; vediamo il dramma del lavoro sottoposto alla morsa e alle costrizioni della globalizzazione; le conseguenze dell’11 settembre fino alla guerra in Iraq. Insomma, neanche in questo romanzo manca la pienezza cui Jonathan Coe ci ha abituati: infatti, sebbene sia in sé compiuto, preso insieme a La banda dei brocchi (anni settanta) e a La famiglia Winshaw (anni ottanta), il Circolo chiuso rappresenta la conclusione di un grande affresco del recente passato e del presente dell’Inghilterra."
Che dire? ERA ORA
Riporto da IBS:
"Finalmente il seguito de La banda dei brocchi, che riesce magistralmente a essere in sé un romanzo compiuto e a chiudere tutto ciò che era stato lasciato in sospeso. Il libro che conclude un'ideale trilogia costituita da La banda dei brocchi (anni 70) e La famiglia Winshaw (anni 80).
Alle soglie del capodanno del 2000 Claire Newman, reduce da un matrimonio fallito e da un lungo soggiorno in Italia, decide di tornare in Inghilterra, nella sua vecchia città di Birmingham. Pensa sia venuto il momento, dopo più di vent’anni, di scoprire definitivamente cosa sia successo a sua sorella Miriam, scomparsa misteriosamente all’improvviso nel 1978. Tornare a Birmingham significa anche rientrare in contatto con amici e conoscenti persi di vista e riannodare rapporti complessi, quello con suo figlio, per esempio, che aveva deciso di restare a vivere con il padre in Inghilterra. Pochissimi giorni dopo il rientro, incontra per caso un vecchio amico, Benjamin Trotter, in compagnia di una bellissima ragazza, Malvina: Claire sospetta che tra i due possa esserci qualcosa, mentre in realtà Malvina, della quale nulla si sa fino alla fine del romanzo, è innamorata di Paul Trotter, fratello di Benjamin e deputato laburista. Questi e altri personaggi sono delle vecchie conoscenze per chi ha letto La banda dei brocchi, lasciate alla fine del liceo: attorno a loro ruotano eventi privati e pubblici che, con grande naturalezza, formano un impasto unico. Assistiamo all’ascesa di Tony Blair al potere e alla conseguente svolta del partito laburista e delle sue politiche; vediamo il dramma del lavoro sottoposto alla morsa e alle costrizioni della globalizzazione; le conseguenze dell’11 settembre fino alla guerra in Iraq. Insomma, neanche in questo romanzo manca la pienezza cui Jonathan Coe ci ha abituati: infatti, sebbene sia in sé compiuto, preso insieme a La banda dei brocchi (anni settanta) e a La famiglia Winshaw (anni ottanta), il Circolo chiuso rappresenta la conclusione di un grande affresco del recente passato e del presente dell’Inghilterra."
Che dire? ERA ORA

- Gahan
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Re: JONATHAN COE - La famiglia Winshaw
Mi sento un po' fuori luogo a lasciare la mia recensione qua, sotto a tutti questi commenti positivi...
A me non è piaciuto!
Non mi è piaciuto il modo in cui è raccontato perché la storia è troppo spezzettata e a volte facevo fatica a tenere il filo. Inoltre non amo i libri in cui si affrontano superficialmente troppi argomenti tutti assieme. Qui, le vicende di una famiglia diventano il pretesto per parlare di politica britannica e internazionale, guerra, traffico di armi, cinema (la continua menzione del film "Sette allegri cadaveri" e di un'unica scena in particolare, mi è diventata insopportabile), malattie, allevamenti intensivi, arte pittorica, ossessioni e piccole manie...
Ho apprezzato la satira e l'atmosfera vagamente tipica dei romanzi di Agatha Christie, ma mi aspettavo un libro decisamente diverso...
A me non è piaciuto!
Non mi è piaciuto il modo in cui è raccontato perché la storia è troppo spezzettata e a volte facevo fatica a tenere il filo. Inoltre non amo i libri in cui si affrontano superficialmente troppi argomenti tutti assieme. Qui, le vicende di una famiglia diventano il pretesto per parlare di politica britannica e internazionale, guerra, traffico di armi, cinema (la continua menzione del film "Sette allegri cadaveri" e di un'unica scena in particolare, mi è diventata insopportabile), malattie, allevamenti intensivi, arte pittorica, ossessioni e piccole manie...
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Reading Challenge 2022
Sfida A-Z 2022
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