Sono d'accordo, credo che l'inculcare il possesso individuale degli oggetti sia uno degli strumenti attraverso i quali l'idea di comunità, di beni comuni, di interesse collettivo viene sempre più attaccata, con il risultato (chiaramente voluto e ricercato) che la società è sempre più frammentata ed ognuno è sempre più alienato in se stesso..Babette ha scritto:io ho spesso pensato che siamo spinti dalla nostra economia ad essere dipendenti del "possesso"
Penso però che ci sia un altro concetto, di cui si è parlato, altrettanto insidioso, che è quello di consumo: cioè, non è sufficiente possedere, ma quello che possiedi deve essere costantemente rinnovato e sostituito... e più si va avanti, più gli intervalli fra un acquisto e l'altro si riducono...
ecco, tante volte penso che al di là dell' "etica" del non consumo (o del consumo alternativo), per tutte le ragioni di cui abbiamo parlato in questo thread, ci debba anche essere una riflessione su quanto le nostre abitudini di acquisto siano eterodirette, e a quanto siamo disposti a farci "manovrare" da desideri indotti.
Mi rendo conto che spesso il mio acquisto è così automatico, così poco pensato... e quando ci penso mi spavento abbastanza tanto...
