DNA75 ha scritto
scusatemi, scusatemi ma proprio non capisco questi discorsi! ho quasi l'impressione che stiate affermando che questi ragazzi VOGLIANO comportarsi così!
Ma non vi rendete conto che sono delle vittime???
Che colpa ha un ragazzo se un docente trova più semplice attribuirgli un voto alto piuttosto che insegnare veramente? che ci guadagnerà lui se non avrà mai imparato il rispetto, la tolleranza, l'educazione?
Mmm...vediamo un po'. Prima di tutto, tengo a precisare che io (ma nemmeno gli altri, se ho intepretato bene i vari messaggi) intendevo dire che sono i ragazzi a VOLERSI comportare così; infatti, il dito è perlopiù stato puntato sulla scarsa educazione ed i cattivi modelli cui i ragazzi si trovano di frote
nell'ambiente domestico (e, come giustamente scrivi, tu, non solo. televisione ed altri fattori hanno una responsabilità non secondaria).
Detto questo, devo ammettere che il discorso delle vittime non mi ha mai convinto molto. Innanzitutto, voglio spezzare una lancia a favore degli insegnanti, da sempre comodo capro espiatorio generale di ogni possibile "accusa" contro le carenze educative dei giovani. Che gli insegnanti non abbiano più voglia di insegnare è una generalizzazione esagerata (anche se i singoli casi non sono certo rari): ancora una volta, tengo a sottolineare che un insegnante può (deve: è il suo compito) cercare di educare i ragazzi, ma non può fare nulla per i loro genitori. Io conosco personalmente molti insegnanti, non solo delle scuole medie, ma siccome mia madre insegna lettere alle medie questo è il caso che conosco meglio; mia madre, quanto ai voti, non ha decisamente la manica larga, e spesso si ritrova a dare dei voti parecchio lontani dalla sufficienza; ma le è capitato spesso, ai colloqui con i genitori, mentre riferiva (soprattutto alle madri) la situazione dei figli e suggeriva magari di seguirli un po' di più, di sentirsi rispondere che tanto i loro figli non faranno mai i professori universitari. Frasi come queste demotiverebbero dall'insegnamento anche don Milani; e questo è appunto uno dei casi che citavo prima, in cui i figli si sentono comunque coperti dai genitori qualunque cosa facciano. Comnque, se è vero che nessuno è responsabile dell'educazione che riceve da piccolo, è anche vero che un discorso che tende a vedere nei ragazzi solo delle vittime rischia di deresponsabilizzarli ancora di più: perchè ad una certa età chi è capace di intendere e di volere sa come ci si deve comportare e come no, e se si continua a comportarsi da deficienti, allora in quel momento la responsabilità diventa esclusivamente personale. Ma questo è un mio parere personale.
Per quanto riguarda le riviste dei
teenagers, io conosco uno che scrive su Top Girl (risponde alle lettere...), e vi assicuro che se sono tutti come lui, Dio ci scampi!

In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
(Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo)