Secondo voi sono conciliabili?
O si eliminano a vicenda?
Quale è più desiderabile?
Possibile vivere senza di esse?
Possibile viverle al 100%?



Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
Per forza, trovano posto entrambe nell'animo umano.Secondo voi sono conciliabili?
Ne possiamo manifestare solo una alla volta, ma coesistono.O si eliminano a vicenda?
Quella più utile in quel momento.Quale è più desiderabile?
No.Possibile vivere senza di esse?
Sì.Possibile viverle al 100%?
passione si traduce come "Leidenschaft", cioè quella cosa che crea (schaffen) sofferenze (Leiden) ...
riflettendo, penso che non sbagli.per chi parla italiano questa connotazione negativa non esiste, o sbaglio
Sicuramente la tua analisi semantica non fa una piega: il linguaggio obbliga chi lo usa a uniformarsi a modelli condivisi dei concetti che esso rappresenta. Per esempio, la parola compassione in italiano ha una connotazione prevalentemente negativa (la porta vicina alla parola compatimento) mentre nelle lingue orientali lo stesso concetto comporta sia l'atto di "togliere la sofferenza" che "dare la gioia".passione si traduce come "Leidenschaft", cioè quella cosa che crea (schaffen) sofferenze (Leiden) ... e ho scoperto come amici 100% germanofoni lo vivano veramente così ... mentre per chi parla italiano questa connotazione negativa non esiste, o sbaglio
verissimo! ti attanaglia lo stomaco, o per o meno io è lì che la sento. E' come un'ansia, un'angoscia non dovute però necessariamente a qualcosa di doloroso, o di brutto, anzi.... spesso si tratta di cose anche bellissime che POTREBBERO accadere.è appunto quel fuoco che ti rode dentro:
lo ricorda anche a me. ed io credo che non siano due concetti totalmente contrapposti, l'uno non esclude l'altro. E' anzi dal loro equilibrio che si genera il nostro essere persone normali. guai se prevalesse l'uno o l'altro. si arriverebbe alla patologia.mi ricorda la contrapposizione fra principio di piacere e principio di realtà...