navicchiando qua e là ho beccato questo articolo, la tipa mi aveva intervistato secoli fa e pensavo che il tutto fosse finito in niente. Metà delle cose scritte non le ho dette. Sottolineo subito che non mi sono mai iscritta al sito di libriliberi (avrà pensato nome nomen?), e che spero di non usare espressioni come 'appassionata di lettura' (!), 'scrittori in erba', 'amore per la parola scritta', 'in una sorta di', 'da lì non mi sono più fermata' (ok il delirio di onnipotenza, ma insomma...); che in America siano soprattutto uomini sopra la quarantina se l'è sognato lei - ok basta va'! Spero dal vivo di non passare per una tale idiota (astenersi da qualunque commento grazie
articolo: rido per non piangere
Moderatore: lilacwhisper
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
articolo: rido per non piangere
Link (clicca qui)
navicchiando qua e là ho beccato questo articolo, la tipa mi aveva intervistato secoli fa e pensavo che il tutto fosse finito in niente. Metà delle cose scritte non le ho dette. Sottolineo subito che non mi sono mai iscritta al sito di libriliberi (avrà pensato nome nomen?), e che spero di non usare espressioni come 'appassionata di lettura' (!), 'scrittori in erba', 'amore per la parola scritta', 'in una sorta di', 'da lì non mi sono più fermata' (ok il delirio di onnipotenza, ma insomma...); che in America siano soprattutto uomini sopra la quarantina se l'è sognato lei - ok basta va'! Spero dal vivo di non passare per una tale idiota (astenersi da qualunque commento grazie
)
navicchiando qua e là ho beccato questo articolo, la tipa mi aveva intervistato secoli fa e pensavo che il tutto fosse finito in niente. Metà delle cose scritte non le ho dette. Sottolineo subito che non mi sono mai iscritta al sito di libriliberi (avrà pensato nome nomen?), e che spero di non usare espressioni come 'appassionata di lettura' (!), 'scrittori in erba', 'amore per la parola scritta', 'in una sorta di', 'da lì non mi sono più fermata' (ok il delirio di onnipotenza, ma insomma...); che in America siano soprattutto uomini sopra la quarantina se l'è sognato lei - ok basta va'! Spero dal vivo di non passare per una tale idiota (astenersi da qualunque commento grazie
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
no no l'articolo commentatelo pure, dicevo di non commentare se sembro così idiota anche dal vivo

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
Acc mi sa che il mio di articolo qua non ce lo metto mica...

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
Vabbé, in effetti io ho scritto di quello che so
è solo un po' disaggiornato perché l'ho scritto mesi prima che venisse pubblicato.
Bene, mi sottopongo al pubblico ludibrio e incollo (attendo con impazienza le critiche, sperando siano più costruttive di un 'bleah'!)
Bookcrossing - Liberate i libri!
di Lucia Lanzoni
liberliber@vodafone.it
http://www.liberliber.bookcrossing.com/
Bookcrossing... forse ne avete sentito parlare e forse no. In ogni caso, sta al centro di uno dei più clamorosi fenomeni di successo nel mondo della lettura e soprattutto dei lettori che si siano mai visti in Italia.
Innanzitutto: come funziona? Molto semplice. Ci si iscrive al sito internet http://www.bookcrossing.com scegliendo un soprannome di proprio gusto. Si avrà così una pagina 'bookshelf', cioè libreria) con i propri dati, dei quali l'unico obbligatorio è la città, gli altri - età, dettagli personali, pagina internet - compaiono solo se si decide di metterli. In questa pagina si registra un libro cui verrà dato un codice (BCID) unico ed esclusivo solo per quella copia, dopo di che ci si incolla sopra un'etichetta esplicativa con il codice e si 'libera' (release) il libro dove si vuole, segnalandolo sul sito. Dove si vuole? Ebbene sì.
Sulla metropolitana, nei bar, nelle zone ufficiali di scambio... addirittura c'è chi ne ha lasciato uno dentro un frigorifero (chiuso) all'Ikea! A questo punto le possibilità sono due: o qualcuno già iscritto vede sul sito che il libro tale è stato liberato nel posto tale e va a cercarlo (c'è anche una discreta sindrome da caccia al tesoro in tutto questo...) o una persona assolutamente ignara lo trova per caso. In entrambe le ipotesi chi prende il libro dovrebbe andare sul sito, inserire il codice del libro e segnalarne il ritrovamento. Poi leggerlo e... liberarlo nuovamente in modo che continui a girare.
L'idea, davvero originale, è venuta a un signore americano, Ron Hornbaker: far circolare i libri con l'utopico fine di creare una enorme biblioteca all'aperto. Utopico ormai mica tanto, dato che a un anno e mezzo dalla realizzazione del sito internet (intorno a cui ruota il sistema) gli iscritti sono quasi 70.000 in tutto il mondo e i libri circolanti più di 185.000. In Italia, dopo una partenza in sordina ad agosto, il fenomeno è esploso con un'incredibile crescita esponenziale che ha portato nel giro di tre mesi e qualcosa all'iscrizione di più di 5.000 persone e conseguentemente al terzo posto della classifica mondiale dopo Stati Uniti e Canada. Per un paese dove non si fa altro che dire che non legge nessuno, la cosa è quantomeno sorprendente... se non inverosimile. Eppure è così. E si tratta di persone di tutte le età (principalmente giovani, dato l'imprescindibile uso di internet, ma decisamente non solo), professioni, origini, gusti... parecchi di questi 'bookcorsari' (termine di conio prettamente italiano!) sono poi molto attivi: sono nati infatti
° un sito di materiale - e non solo - in italiano, tra cui una miniguida, etichette tradotte, avvisi ecc. (http://www.rinaldiweb.it/eurobc/it/),
° un altro sito esplicativo di facile consultazione (http://www.bookcrossingitalia.cjb.net/),
° un forum (http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/),
° una mailing list (http://groups.yahoo.com/group/BCItalia/),
° una chat (http://www.fantasmaformaggino.it/bookcrossing.html), ecc. ecc.
Inoltre ogni secondo martedì del mese c'è l'incontro (cosiddetto 'meetup'), ufficialmente solo a Roma, ufficiosamente anche a Milano, Firenze, Catania, Napoli, Padova, Torino... e a gennaio probabilmente anche in qualche altra città.
Ma quali possono essere le ragioni di questo successo, in un Paese, appunto, dove si ripete fino alla noia che non legge più nessuno? Evidentemente... non è vero. Che non legge nessuno, voglio dire. Inoltre, chi legge legge molto, si tiene informato, è curioso. Infine... stiamo parlando di lettori ITALIANI, che da una parte sono bistrattati, delusi e derisi quando non semplicemente ignorati, dall'altra vogliono parlare di sé e della loro passione, e questa attività permette loro di condividerla anche incontrandosi o comunque entrando in contatto con altre persone anch'esse bistrattate, deluse, derise e/o ignorate, ma che così invece si sentono accettate, apprezzate e soprattutto stimolate. Perché il lettore italiano è stufo: e infatti i libri di maggior successo sono quelli che si sono diffusi in base al passaparola. E anche qui BC funziona: ciascuno può andare a sbirciare nella libreria degli altri, dove per ogni libro c'è la recensione, andarlo a cercare se è in giro, chiedere opinioni e commenti attraverso il forum o i private messages. Insomma, la lettura da piacere solitario ed esclusivo diventa attivo e partecipe - e come poteva questo non appassionarci? Ci siamo infatti buttati a pesce. Siamo l'unico Paese che ha trasformato un'attività che è comunque considerata un po' noiosa in un party!
Concludo riportando una frase di Daniel Pennac, che capita proprio ad hoc: 'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo'.
Bene, mi sottopongo al pubblico ludibrio e incollo (attendo con impazienza le critiche, sperando siano più costruttive di un 'bleah'!)
Bookcrossing - Liberate i libri!
di Lucia Lanzoni
liberliber@vodafone.it
http://www.liberliber.bookcrossing.com/
Bookcrossing... forse ne avete sentito parlare e forse no. In ogni caso, sta al centro di uno dei più clamorosi fenomeni di successo nel mondo della lettura e soprattutto dei lettori che si siano mai visti in Italia.
Innanzitutto: come funziona? Molto semplice. Ci si iscrive al sito internet http://www.bookcrossing.com scegliendo un soprannome di proprio gusto. Si avrà così una pagina 'bookshelf', cioè libreria) con i propri dati, dei quali l'unico obbligatorio è la città, gli altri - età, dettagli personali, pagina internet - compaiono solo se si decide di metterli. In questa pagina si registra un libro cui verrà dato un codice (BCID) unico ed esclusivo solo per quella copia, dopo di che ci si incolla sopra un'etichetta esplicativa con il codice e si 'libera' (release) il libro dove si vuole, segnalandolo sul sito. Dove si vuole? Ebbene sì.
Sulla metropolitana, nei bar, nelle zone ufficiali di scambio... addirittura c'è chi ne ha lasciato uno dentro un frigorifero (chiuso) all'Ikea! A questo punto le possibilità sono due: o qualcuno già iscritto vede sul sito che il libro tale è stato liberato nel posto tale e va a cercarlo (c'è anche una discreta sindrome da caccia al tesoro in tutto questo...) o una persona assolutamente ignara lo trova per caso. In entrambe le ipotesi chi prende il libro dovrebbe andare sul sito, inserire il codice del libro e segnalarne il ritrovamento. Poi leggerlo e... liberarlo nuovamente in modo che continui a girare.
L'idea, davvero originale, è venuta a un signore americano, Ron Hornbaker: far circolare i libri con l'utopico fine di creare una enorme biblioteca all'aperto. Utopico ormai mica tanto, dato che a un anno e mezzo dalla realizzazione del sito internet (intorno a cui ruota il sistema) gli iscritti sono quasi 70.000 in tutto il mondo e i libri circolanti più di 185.000. In Italia, dopo una partenza in sordina ad agosto, il fenomeno è esploso con un'incredibile crescita esponenziale che ha portato nel giro di tre mesi e qualcosa all'iscrizione di più di 5.000 persone e conseguentemente al terzo posto della classifica mondiale dopo Stati Uniti e Canada. Per un paese dove non si fa altro che dire che non legge nessuno, la cosa è quantomeno sorprendente... se non inverosimile. Eppure è così. E si tratta di persone di tutte le età (principalmente giovani, dato l'imprescindibile uso di internet, ma decisamente non solo), professioni, origini, gusti... parecchi di questi 'bookcorsari' (termine di conio prettamente italiano!) sono poi molto attivi: sono nati infatti
° un sito di materiale - e non solo - in italiano, tra cui una miniguida, etichette tradotte, avvisi ecc. (http://www.rinaldiweb.it/eurobc/it/),
° un altro sito esplicativo di facile consultazione (http://www.bookcrossingitalia.cjb.net/),
° un forum (http://www.bookcrossing-italy.com/BCforum/),
° una mailing list (http://groups.yahoo.com/group/BCItalia/),
° una chat (http://www.fantasmaformaggino.it/bookcrossing.html), ecc. ecc.
Inoltre ogni secondo martedì del mese c'è l'incontro (cosiddetto 'meetup'), ufficialmente solo a Roma, ufficiosamente anche a Milano, Firenze, Catania, Napoli, Padova, Torino... e a gennaio probabilmente anche in qualche altra città.
Ma quali possono essere le ragioni di questo successo, in un Paese, appunto, dove si ripete fino alla noia che non legge più nessuno? Evidentemente... non è vero. Che non legge nessuno, voglio dire. Inoltre, chi legge legge molto, si tiene informato, è curioso. Infine... stiamo parlando di lettori ITALIANI, che da una parte sono bistrattati, delusi e derisi quando non semplicemente ignorati, dall'altra vogliono parlare di sé e della loro passione, e questa attività permette loro di condividerla anche incontrandosi o comunque entrando in contatto con altre persone anch'esse bistrattate, deluse, derise e/o ignorate, ma che così invece si sentono accettate, apprezzate e soprattutto stimolate. Perché il lettore italiano è stufo: e infatti i libri di maggior successo sono quelli che si sono diffusi in base al passaparola. E anche qui BC funziona: ciascuno può andare a sbirciare nella libreria degli altri, dove per ogni libro c'è la recensione, andarlo a cercare se è in giro, chiedere opinioni e commenti attraverso il forum o i private messages. Insomma, la lettura da piacere solitario ed esclusivo diventa attivo e partecipe - e come poteva questo non appassionarci? Ci siamo infatti buttati a pesce. Siamo l'unico Paese che ha trasformato un'attività che è comunque considerata un po' noiosa in un party!
Concludo riportando una frase di Daniel Pennac, che capita proprio ad hoc: 'Se un libro non vi è piaciuto, abbandonatelo. Se vi è piaciuto, abbandonatelo per farlo leggere a qualcun altro. Se vi è piaciuto così tanto, ricompratelo'.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- Beija-flor
- Mozzo
- Messaggi: 50
- Iscritto il: dom mar 02, 2003 7:38 am
- Località: Milano
- Contatta:
Hey, veramente bello, moolto diverso dalla tua presunta intervista!!
Don't worry: capita spesso che i giornalisti modifichino frasi per dare toni particolari ai propri articoli...una revisione romatica dello spirito di bookcrossing...che ci vuoi fare...
Credo che stamperò il tuo articolo (quello vero) e lo incollerò sui libri da liberare: è più eplicativo delle etichette con il libro giallo!!
Don't worry: capita spesso che i giornalisti modifichino frasi per dare toni particolari ai propri articoli...una revisione romatica dello spirito di bookcrossing...che ci vuoi fare...
Credo che stamperò il tuo articolo (quello vero) e lo incollerò sui libri da liberare: è più eplicativo delle etichette con il libro giallo!!
Io non rido...
dicevo che io non rido... e non perché stia piangendo. Inutile prendersela.
L'articolo di Liber è buono, nei contenuti intendo, non commento lo stile che pure è valido e che comunque è sottoposto a valutazioni soggettive.
La forza principale è che è "divulgativo"... si sente che è scritto da qualcuno che sa bene di cosa parla...
Brava Liber... una critichina? ... è schematico, ma non prenderla male, solo un commento, io non saprei fare di meglio (di peggio sì!).
Ma d'altra parte quelli che hanno il dono di essere ariosi, eleganti, comprensibili e di godibile lettura sono rari... (io non sono tra quelli).
Si riesce ad essere eleganti ed incomprensibili, godibili ma pesanti, chiari e comprensibili ma noiosi... e sto parlando di chi con la penna ci si guadagna la pagnotta.
Scrittori, giornalisti, critici e recensori... professional insomma, a cui molti "dilettanti" (tra cui Liber) potrebbero dare dei punti.
L'articolo iniziale... quello della Flora... la conosco, sono anch'io nell'articolo... e non commento il fatto di essere definito "ideatore del primo sito del bookcrossing italiano ".
A sua scusante diciamo che è una "studentessa" di giornalismo e che l'articolo era il suo "compitino in classe"... (non c'e' da sperare benissimo nel futuro della categoria se queste son le nuove leve ed il buongiorno si vede dal mattino).
Trattandosi di compitino non mi sembra inappropriato darle un voto... diciamo sei-meno-meno come faceva la mia prof. di matematica (che mi aveva tanto simpatico) quando non voleva darmi un'insufficienza nonstante le mie evidenti carenze?
Saluti e besos, in primis alla liber-articolista.
MW
L'articolo di Liber è buono, nei contenuti intendo, non commento lo stile che pure è valido e che comunque è sottoposto a valutazioni soggettive.
La forza principale è che è "divulgativo"... si sente che è scritto da qualcuno che sa bene di cosa parla...
Brava Liber... una critichina? ... è schematico, ma non prenderla male, solo un commento, io non saprei fare di meglio (di peggio sì!).
Ma d'altra parte quelli che hanno il dono di essere ariosi, eleganti, comprensibili e di godibile lettura sono rari... (io non sono tra quelli).
Si riesce ad essere eleganti ed incomprensibili, godibili ma pesanti, chiari e comprensibili ma noiosi... e sto parlando di chi con la penna ci si guadagna la pagnotta.
Scrittori, giornalisti, critici e recensori... professional insomma, a cui molti "dilettanti" (tra cui Liber) potrebbero dare dei punti.
L'articolo iniziale... quello della Flora... la conosco, sono anch'io nell'articolo... e non commento il fatto di essere definito "ideatore del primo sito del bookcrossing italiano ".
A sua scusante diciamo che è una "studentessa" di giornalismo e che l'articolo era il suo "compitino in classe"... (non c'e' da sperare benissimo nel futuro della categoria se queste son le nuove leve ed il buongiorno si vede dal mattino).
Trattandosi di compitino non mi sembra inappropriato darle un voto... diciamo sei-meno-meno come faceva la mia prof. di matematica (che mi aveva tanto simpatico) quando non voleva darmi un'insufficienza nonstante le mie evidenti carenze?
Saluti e besos, in primis alla liber-articolista.
MW
1° Principio del Buco:
...quando ci sei dentro smetti di scavare!
...quando ci sei dentro smetti di scavare!
bè, diciamo che è andata bene, secondo me, rispetto all'esperienza che ho anche io di giornalismo... dài, poteva andare veramente peggio!!Matrix ha scritto:Non ce l'ho con te, ovviamente. E' che spesso mi sono trovato in difficolta' per le fregnacce che hanno scritto. Odio chi scrive quello che non sa.
in fondo, a parte l'immagine romanzesca delle persone e qualche sfondone ortografico, l'articolo servirà comunque ad accendere la fantasia di nuovi futuri bookcrossers.
p.s. invidio sia la neo-giornalista, sia te Lucia, perché vi hanno dato molto più spazio di me per scrivere!!
Antonella
non aver paura di intraprendere qualcosa di nuovo: ricorda che l'Arca è stata costruita da dilettanti, e il Titanic da professionisti!
Commento
Liberliber ha scritto:no no l'articolo commentatelo pure, dicevo di non commentare se sembro così idiota anche dal vivo![]()
![]()
![]()
![]()
Salve carissima "appassionata di lettura",
non so cosa tu abbia detto alla tua simpatica intervistatrice, ma devi averla colpita al cuore se a un certo punto lei chiude il discorso con un "folclore a parte, cominciamo a parlare di cose serie".
Non prendertela LIBER. Non è detto che chiunque scriva da qualche parte possa definirsi "giornalista" e proprio per questo la legge pianta paletti molto robusti davanti a chi aspira al titolo. A ogni modo, se ti può consolare, la sedicente in questione non figura né nell'elenco dei professionisti né in quello dei pubblicisti.
E adesso, giusto "per mettere da parte il folklore e passare a cose serie", vorrei dire a MATRIX che le sue generalizzazioni sulla categoria dei giornalisti sono luoghi comuni esageratamente abusati. Perché i giornalisti (quelli veri, iscritti agli albi professionali) rispondono penalmente e civilmente di quello che scrivono insieme con il direttore della testata e l'editore. Dunque, correndo ogni giorno il rischio di essere querelati (e ti assicuro Matrix che le querele arrivano, a volte anche a sproposito, e ti tolgono il sonno), che interesse avrebbero i poveri cronisti ad stravolgere la verità? Certo, trattandosi di interviste, sono costretti a sintetizzare per ragioni di spazio (non sai quante pagine si riempiono in pochi minuti di chiacchiere). Così capita che a volte vengano sacrificati concetti cari all'intervistato. Oppure capita anche che i suddetti cronisti non siano propriamente aquile e non sappiano cogliere il succo del discorso, ma niente di più.
Quando capita invece che qualcuno scriva intenzionalmente cose diverse dalla verità, la colpa non è sua, ma del direttore del giornale che, per imperscrutabili ragioni di marketing, di linea politica, di vendite ecc. decide che vale la pena di rischiare una querela. In questo caso il giornalista non può assolutamente opporsi. Tutto quello che può fare è togliere la firma e mettere uno pseudonimo.
Ciao da Lisa
Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!
Re: Commento
Probabile che sia così per le vicende politiche....per il resto rimango della mia idea. E' poco probabile che si possa querelare qualcuno se non si hanno a disposizione strumenti per verificare la veridicita' di quanto scritto (Prestige docet).
Non voglio offendere nessuno, credimi. Ci sono fior di giornalisti in giro, troppo pochi pero'.
ciao
PS Fai parte della categoria?????
Nota di JJ: il tasto Riporta caro mi costa, quindi usatelo solo quando serve
Non voglio offendere nessuno, credimi. Ci sono fior di giornalisti in giro, troppo pochi pero'.
ciao
PS Fai parte della categoria?????
Nota di JJ: il tasto Riporta caro mi costa, quindi usatelo solo quando serve
Anche per perdere bisogna sapersi battere- Jean Claude Izzo
Re: Commento
Sorry, ma quando la querela arriva, l'onere della prova spetta al querelato. E' per questo che i giornalisti registrano tutto, tengono archivi di floppy disk e spesso ancora non basta. Perché chi rilascia interviste molto spesso mente, oppure si pente di quello che ha detto, si rimangia tutto e poi, per una maggior credibilità, querela. Non solo, ma oltre alle querele civili e alle denunce penali il giornalista rischia sanzioni (gravi) dall'Ordine, che arrivano fno alla radiazione. Il che equivale al licenziamento.
Mi spieghi perché mai un giornalista, che è uno stipendiato come tanti altri, dovrebbe rischiare tutto questo solo per togliersi il gusto di mentire? Nel messaggio precedente ho fatto una sacrosanta distinzione fra giornalisti e sedicenti tali. Cosa che vale per tutte le categorie professionali, medici, avvocati e commercialisti compresi. Aggiungo infine, e chiudo, che la difesa della professionalità con tutti gli oneri che comporta) è stata un punto irrinunciabile dell'ultimo rinnovo di contratto collettivo. Purtroppo gli editori stanno facendo terra bruciata nelle redazioni, preferendo acquistare "chiavi in mano" servizi fatti da collaboratori che spesso non hanno nessun titolo. Cosa che non li mette al riparo dalle sanzioni penali ma li rende più ricattabili e quindi più docili alla volontà del direttore. Senza contare che molte scemenze sono dovute non a dolo, ma a scarsa capacità professionale.
Arriciao da Lisa
Nota di JJ: Il tasto Riporta caro mi costa, quindi usatelo solo quando serve
Mi spieghi perché mai un giornalista, che è uno stipendiato come tanti altri, dovrebbe rischiare tutto questo solo per togliersi il gusto di mentire? Nel messaggio precedente ho fatto una sacrosanta distinzione fra giornalisti e sedicenti tali. Cosa che vale per tutte le categorie professionali, medici, avvocati e commercialisti compresi. Aggiungo infine, e chiudo, che la difesa della professionalità con tutti gli oneri che comporta) è stata un punto irrinunciabile dell'ultimo rinnovo di contratto collettivo. Purtroppo gli editori stanno facendo terra bruciata nelle redazioni, preferendo acquistare "chiavi in mano" servizi fatti da collaboratori che spesso non hanno nessun titolo. Cosa che non li mette al riparo dalle sanzioni penali ma li rende più ricattabili e quindi più docili alla volontà del direttore. Senza contare che molte scemenze sono dovute non a dolo, ma a scarsa capacità professionale.
Arriciao da Lisa
Nota di JJ: Il tasto Riporta caro mi costa, quindi usatelo solo quando serve
Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!
Re: Commento
No... infatti è una studentessa che studia giornalismo alla Cattolica a Milano... e quindi è una che si sta preparando a superare gli appositi paletti posti a tutela della categoria e dei lettori...Lisa ha scritto:A ogni modo, se ti può consolare, la sedicente in questione non figura né nell'elenco dei professionisti né in quello dei pubblicisti.
Diciamo che l'apprendista ha ancora parecchio da imparare?
1° Principio del Buco:
...quando ci sei dentro smetti di scavare!
...quando ci sei dentro smetti di scavare!
Articolo di Flora Vattelapesca
Un'aspirante giornalista che scrive "c'è" seguito da più di un soggetto.
Oh, vabbè, pensate che nel libro che sto leggendo - "Il cinema e l'arte del montaggio" - non si contano i "sé stesso" e "sé stessi", con l'accento...
Lilybert
Oh, vabbè, pensate che nel libro che sto leggendo - "Il cinema e l'arte del montaggio" - non si contano i "sé stesso" e "sé stessi", con l'accento...
Lilybert











