Sono nuovissima(e confusissima,anche dopo la lettura del bigino e delle faq).
Diciamo pure che mi sento una creatura strisciante rispetto a voi bookcorsari(io al massimo in questa "nave carica di...libri"posso pelar patate

Vengo subito al dunque:
dopo l'ardire iniziale(ho lasciato liberi tre libri nel giro di una settimana),mi sono come bloccata:preparo i libri da liberare-ne ho ben otto pronti,ma non ancora registrati-e poi mi assale la vergogna,al pensiero di lasciarli in giro così,un pò come una ragazza-madre che s'appresti ad abbandonare il suo bimbo appena nato.
Guardo questi libri,vivificati e umanizzati tramite la"presentazione" e le targhette che vi ho scritto a mano,e il pensiero di lasciarli "liberi" scatena in me l'apprensione;mi sento responsabile del loro destino...Così penso a tutte le possibili "disgrazie" che potrebbero succedere loro,lasciati così in balia del mondo sensza la protezione del proprietario:e se vengono sospinti in una pozzanghera?E se restano abbandonati e soli(non avran paura,la notte?)per vari gioni all'aperto,sinchè un temporale non sopraggiunge a finirli?E se qualcuno li prende per il solo gusto di prendere qualcosa"gratis",senza un vero interesse,e poi li butta(un pò come coloro che,dopo aver preso con sè un cane,lo abbandona con il sopraggiungere delle vacanze estive)?
Oddio,quante pippe mentali!Mi sa che farò meglio a non avere bambini...Se faccio così per dei semplici oggetti!
Il problema è che i libri per me non sono affatto oggetti,tra me e loro-quando li leggo-si instaura un dialogo che mi renderà per sempre diversa in qualche modo più o meno sotterraneo,mentre le mie emozioni impregnano le loro pagine rendendo anche i libri diversi rispetto al momento in cui ancora nessuno li aveva letti.Ogni libro,man mano che viene letto,secondo me viene sottoposto ad una trasfusione di anima,quella di ciascuno di noi lettori.
Le parole di un libro hanno vibrato all'unisono con i battiti del mio cuore-tra duzione fisiologica delle emozioni provate-e quella eco resterà iscrita nel nucleo di quel libro,per cui abbandonarlo mi fa sentire abbandonata.
Ecco forse la radice delle mie difficoltà:non riesco a pensare chesto liberando i lbri,ma che li sto abbandonando.Probabilmente a questo errore concettuale contribuisce il fatto che,essendo una bookcorsara alle prime armi,ho difficoltà ad individuare i posti più idonei dove liberare i libri e,nell'urgenza del desiderio di condividerli con il resto del mondo,finisco per lasciarli un pò dove capita,per poi sorprendermi a rimuginare sul luogo in cui li ho lasciati.
In realtà ho in mente molti posti "giusti" in cui poter lasciare i libri,ma proprio in tali posti mi vergogno di lasciarli...Che cretina,vergognarmi!Eppure mi faccio un sacco di scrupoli,anche per paura di essere considerata ancora più stramba di quel che già gli altri pensano che io sia!per lo stesso motivo,temo di lasciare i lbri a conoscenti.
Argh!Vi confesso che-alla luce di quanto scritto sinora-bè...ora si che mi sento stramba!!!
Vi è mai capitato,counque,di provare qualcosa di simile,agli inizi,a ciò che provo io?