[GIOCHI] Questa la racconto io...

[Kurosawa]

Be'... chi non ha mai giocato a questo gioco?
si tratta di continuare la storia che qualcuno ha portato avanti fino a quel punto.
Uniche regole poste dal sottoscritto:

COERENZA: che non vuol dire non avere fantasia, ma se un personaggio precedente è configurato come l'eroe (non dal punto di vista morale, ma come protagonista) si prega di rispettare il suo profilo... insomma se parlo di Giggi il Bullo non si può poi parlare di Giovannona Coscia Lunga come protagonista

TEMPORALITA': se il racconto è ambientato in un certo tempo storico, e ha un certo ritmo narrativo non va sconvolto

SPAZIALITA': come sopra ma con più libertà... i viaggi nei racconti sono sempre ben accetti... purchè giustificati

Se non sono state date coordinate specifiche, chiunque è libero di interpretare come meglio crede il racconto e specificarle nel proprio estro creativo

per il resto vale tutto, aggiungerci tutti i personaggi che si vuole, fare excursus spaziotemporali... insomma ci si può sbizzarrire... nessuna storia deve necessariamente avere un finale... nel momento in cui per un tempo massimo di... (lo decidiamo quando si è avviata la cosa) nessuno ha nulla da aggiungere la si può lasciar morire e iniziarne un'altra...

...

Comncio io eh?

La domenica mattina lo potevate vedere sempre là. Seduto su quel muretto, con lo sguardo rivolto al mare.
Li aspettava... oh sì lui li aspettava. Aspettava che tornassero dal mare. Con le reti cariche, le facce stanche, pelle bruciata dalla salsedine e rughe di fatica. I pescatori.
Adorava in particolare il momento in cui stendevano le reti sulla banchina, sul pontile e giù, fino alla spiaggia. Ed era allora che il riverbero dei raggi del primo sole, quel riflesso argenteo sulle squame dei pesci gli richiamava immagini di antichi eroi, tornati da battaglie lontane, che trasportavano compagni feriti o caduti in battaglia, e ne stendevano al sole i corpi ancora avvolti da armature fantastiche. O immagini di corsari, di pirati, venuti dal mare, intenti a spartirsi il bottino dell'ultima scorribanda.
Passava ore a contemplarli e a fantasticare su viaggi e avventure nei mari...
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Bene, ora potete continuare voi (devo dire un po' mi vergogno a scrivere, però è divertente)... vi ho lasciato un sacco di spazio!!!!

[Iorek Byrnison]

Mi sembra già visto...

[docTrigor]

Non voglio uccidere la tua vena creativa, ma ci ha già provato qualcunaltro...

Passava ore a contemplarli e a fantasticare su viaggi e avventure nei mari, viaggi che non avrebbe mai affrontato, poiché mantenere le proprie zampacce sulla terraferma era il suo desiderio più grande; D'altra parte sapeva che per quanto apprezzato nessuno l'avrebbe mai imbarcato con sè, per via dei pericoli, troppi, che uno come lui correva a bordo.
Molti anni fa aveva provato, quando era ancora giovane, a intraprendere la carriera da marinaio, ma mai nessuno lo fece salpare, i più gentili lo scortavano fuori dalle cabine, ma la maggior parte dei casi era un bel tuffo nell'acqua salata e senza tanti complimenti.
Il sole piano piano cominciava a scaldare il muretto su cui si era accoccolato, paziente, in attesa che qualche pescatore si distraesse per ottenere il suo pasto.

P.S.: piccolo consiglio. Concludete sempre il vostro pezzo con un punto, in modo da permettere a chi segue di ripartire senza troppi vincoli

[Kurosawa]

Ma mi sembra già visto cosa?

[Kurosawa]

Del resto il mare non è l'ambiente naturale dei felini. No i gatti sono fatti per stare sulla terra ferma! questo gli avevano sempre insegnato.
Era ormai mezzoggiorno e i marinai si erano allontanati da circa una decina di minuti. Un tempo più che sufficiente.
Con fare circospetto si avvicinava alla banchina, dove restavano al sole brandelli di carne e frattaglie di vario genere, arrestandosi di tanto in tanto e sollevando lo sguardo. Ora a destra, ora a sinistra. L'odore del pesce era intenso e gli solleticava le narici. Doveva far presto, questo lo sapeva. In poco tempo tutti i branchi di gatti si sarebbero trovati lì, per pasteggiare, e lui, così esile avrebbe dovuto lasciar spazio ai più grossi.
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