convegno bibliotecario-Terni 2 mesi dopo: riflessioni sul BC

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Per quanto riguarda me, il bookcrossing puo' solo essere una attivita' saltuaria e estemporanea. Non leggo cento libri l'anno ma molti meno e ovviamente quasi tutti i libri che leggo li voglio conservare; non giro spesso per mercatini dell'usato. Per questo i libri che posso rilasciare in un anno si contano sulle dita di una mano.
Il rilascio di un libro, specie "in the wild", e' poi qualcosa di strettamente individuale; non occorre seguire il forum, partecipare ai meetup, scambiarsi libri per posta, per essere un "bookcrosser".
Per questo e' molto difficile, partendo dal comportamento di noi che scriviamo su questo forum e che ci ritroviamo ai meetup, dedurre qualcosa sui "bookcrosser ignoti".

Quello che forse ci si aspetta da noi che scriviamo qui e' una piu' attiva "propaganda" (senza offesa per la parola) di come sia bello e interessante il bookcrossing.
Ma davvero ci piacerebbe cosi' tanto se non ci fosse il forum e non ci fossero i meetup?
Per quanto mi riguarda, penso di no.
Penso a quando rilascio un libro "in the wild" e vedo che viene catturato dopo qualche minuto ma nessuno poi ne segnala il ritrovamento su Internet. E' frustrante; come gioco non e' divertente. Allora, per fortuna che ci si incontra, ci si diverte ;)
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
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akela
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Messaggio da akela »

Per me è bello anche liberare e basta. :) E non solo con le release acrobatiche :mrgreen: . La BCer Concetta fece una gran bella tesi di Scienze della Comunicazione, sul tema "Bookcrossing e capacità di donare"... :wink: :)
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zazie
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Messaggio da zazie »

Ci sono molti post in questo 3d che ho letto con grande piacere. E' bello perlomeno vedere che abbiamo ancora la capacità di metterci in discussione. Dopodiché quoto in pieno Giorgio e aggiungo che spesso confondiamo il portare qualcuno al bookcrossing con il portarlo al forum.
Amo questo forum e el persone che lo abitano, ma penso che abbia divorato un po' del mio interesse per il bc... e ho intenzione di riprendermelo.

Suggerisco, perchè questo non diventi un interessante scambio di idee privo di risultati, che ci inventiamo su due piedi qualcosa per rivitalizzare i meet up. Tipo: un qualche rito per i nuovi arrivati che senza metterli al centro dell'attenzione (imbarazzante), li faccia sentire accolti. E' una stronzata? Vabbè forse sono stanca, sorri :roll:
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daffy76
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Messaggio da daffy76 »

La mia critica personale e' questa:
Per iniziare condivido le cose dette da Marcello, Keoma, Giorgio, e Liber.
Non so se definirmi un BCer...perche' esaminando il mio comportamento non ho ancora liberato nessun libro, se risulta liberato anche solo un libro non sono stato io!!! ma un mio grande amico che lo ha fatto per me.
Questo perche' sono pienamente in accordo con chi sostiene che e' un atto personale e quindi come dissi molto tempo fa e' un atto di "semplice volonta'"!!!
Se e' vero lo sostengo e ne sono convinto!! come dice Marcello e' importante l'estemporaneita'... cioe' questa "passione", piu' che attivita'.."non pone tempo!!!", quindi per alcuni e' una passione che si lega inevitabilmente ad un grado di priorita' che non devono per nessun motivo essere giudicate, appunto perche' "semplice atto di volonta al liberare un libro".
Esiste il forum che e' cosa diversa ma non trascurabile, cioe' personalmente mi sento piu' legato a questa comunita' o al modo in cui si interagisce che all' attivita' rivoluzionaria nel senso economico o addirittura sociale che alcuni pensaso.
Anche perche' riflettendo bene ho delle idee differenti.
Penso prima di tutto che se e' vero che un libro e' libero e' libero a prescindere dal discorso economico/sociale.
Il libro e' libero in quando mezzo di comunicazione cioe' fa parte di quella sfera che comprende l'arte della letteratura, quindi fin tanto che esistono autori del passato contemporanei o futuri che campano o campavano su questo sono contento di pagare per leggere.
Detto questo ben vengano le idee!!! i gemellaggi le biblioteche o altro che possa incentivare questa "passione" di certo non fa male anzi.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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azimuth
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Messaggio da azimuth »

Ho letto con molto piacere i post di questo thread, e sebbene siano partiti da una osservazione (pseudo)polemica di liberliber sull'evento Terni, secondo me ci spingeranno molto più lontano! :-D Ogni volta che ci interroghiamo sul dove siamo, dove andiamo, e cerchiamo di capire le dinamiche che ci fanno muovere, secondo me ci avviciniamo di più alla consapevolezza. Mi piacerebbe che da questo thread uscissero spunti che fossero più generali e non necessariamente legati alle biblioteche! ;-)
potbook ha scritto:A mio avviso il forum diventa circolo chiuso solo per chi lo vede come tale. Dipende dall'ulitilizzo che ogni singolo ne fa.
Le parole di potbook sono sante! :yes!: Come ogni cosa che nasce come uno strumento rischia sempre di diventare un fine. Secondo me il problema non è mai nello strumento, ma se lo strumento lo usiamo bene da potenziale problema può diventare il nostro miglior alleato! :yes!: Per esempio, il bookcrossing è un fine o un mezzo? Dopo circa due anni che lo pratico ancora non so rispondere a questa domanda. :silenced: L'unica cosa che ho capito è che qualche volta è un fine e qualche volta è un mezzo: è come se, a seconda di come lo si guarda, cambiasse forma. :think: :-)
Miss Piggott ha scritto:Tutto bello sì, ma poi? mi chiedevano...
Conoscete il gioco della vita (LIFE)? A me il bookcrossing è sempre sembrato una versione "umanizzata" del gioco... un gioco in cui ci sono delle regole abbastanza semplici (e alcune varianti, come il ring/ray, che però non ne alterano il senso principale) e poi... e poi il gioco evolve per conto suo, senza rendere conto a nessuna sovrastruttura. Che ve ne pare? 8-) Se poteste partecipare a questo gioco, e dare il vostro contributo, e permettere ad altri di dare il proprio... non vi sentireste intrigati? :eyes: Ecco, secondo me è questo il punto: sentirsi parte di una comunità è un effetto del praticare la stessa cosa e condividere con altre persone le proprie finalità. Quali? A ciascuno le sue! :-D
Yucatan ha scritto:rinunciare alla registrazione che mantiene un legame-vincolo-guinzaglio con il libro e lasciarlo veramente a se stesso,
Ma la libertà assoluta è vera libertà? :think: Sapere che un libro è in viaggio ma non avere un feedback è in grado di alimentare il processo di liberazione? È come quando si partecipa ad un gioco di società con altri giocatori... e non poter vedere le pedine... vi sentireste ancora partecipanti al gioco? :mrgreen:
liberliber ha scritto:Secondo me lo scopo del meetup è un altro: dare e chiedere consigli, suggerimenti, idee, informazioni ecc. sul BC (e su letture autori ecc.).
Ehi, mi è venuta un'idea! :eyes: Perché non realizziamo un BC-KIT, da distribuire "in esclusiva" ai meet-up? Qualcosa del tipo un insieme di etichette preregistrate, e le persone possano portare semplicemente i libri. Una volta avevo provato a fare questa cosa, con le famose copie del bigino rilegato.... ;-)

my 2 cents ;-)
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Quoto in pieno quanto scritto da Marcello.
In più vorrei aggiungere che non amo, per inclinazione personale, la "propaganda" (e metto cento virgolette a questo termine) di qualinque cosa. Non mi piace, cioè promuovere a tutti i costi un'attività che pratico, perchè non mi sento a mio agio.
Per questo motivo, pur comprendendo pienamente i ragionamenti così brillantemente esposti in questo 3d, non vedo in contrapposizione l'aspetto più serio di questa attività, rispetto a cose ben più cazzare.
Se si vuole una comunità virtuale attiva, e non un gruppo di persone che si arrota su sè stesso (e alla fine si stanca della cosa), SERVONO anche momenti in cui ci si trova a bere una birra ed importunare turiste tedesche.
E' chiaro che l'obiezione principe ("Il buchcrossing è diventata una scusa per cazzeggiare") si deve per forza scontrare con una realtà: siamo tutti diversi. C'è chi vede il MU come una forzatura troppo lontana dallo "spirito" del buchcrossing, c'è chi vede davvero il buchcrossing come una scusa per bere birra e basta. Tra questi due estremi, ci sono tutte le sfumature di grigio.
L'ultima cosa, poi torno nel mio loculo, è che mi farebbe persino paura una cosa troppo seria ed istituzionale, senza un sano cazzeggio. Ebbene sì, tra i due estremi preferisco (se proprio dovessi scegliere, e solo inteoria) quello più cazzaro. Il motivo è dovuto alla qualità delle persone che ho conosciuto tramite questo forum.
azimuth ha scritto:L'unica cosa che ho capito è che qualche volta è un fine e qualche volta è un mezzo: è come se, a seconda di come lo si guarda, cambiasse forma.
Concordo in pieno. Qualche volta è fine, qualche volta è mezzo (vd. le turiste tedesche).
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akela
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Messaggio da akela »

gioRgio ha scritto:Troppo forum fa male. [...] Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
Non posso che essere d'accordo. Il Forum è un luogo fatto di voi, di bellissime persone. Le cose belle ti drogano, e hanno drogato anche me, forum addicted, cazzeggio addicted.
Ma le droghe fanno male, e il forum si è letteralmente mangiato il bookcrossing italiano, almeno nella forma che imparai a conoscere e ad amare nell'ABC di MarcoWeb, secoli fa.
Il forum del BC spagnolo è esigua cosa rispetto al nostro. Ma il BC spagnolo ha letteralmente surclassato, annichilito in pochi mesi il BC italiano. La centralità del messaggio che bookcrossing-spain.com ha proposto si è mantenuta forte nel tempo, e i risultati si sono visti.
Io adoro fare propaganda, se è per qualcosa che ritengo bello, affascinate, importante. Come fioretto pasquale mi sono posto anche di curare di più la mia bookshelf e le OCZ, piuttosto che la mia presenza sul Forum. E spero che i BCer che condividono questi miei penseri e queste mie personali esigenze (e lo so che ci sono, altrochè se ci sono) si sveglino dal torpore, calino la quantità di droga e facciano altrettanto. :wink:
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Ogniuno è libero di fare ciò che vuole, e di porsi come vuole.
Permettetemi d dire che la competizione trans nazionale mi strappa un sorriso (con tutto il rispetto per tutti, davvero).
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akela
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Messaggio da akela »

Aspè, mica qui stiamo a fare a gara... Mi sono spiegato male. Vedere il BC spagnolo crescere in quel modo, e nel frattempo vedere il BC italiano fermarsi in quel modo... Beh, tutto ciò mi ha fatto riflettere.

Ah, dimenticavo:
giorgio ha scritto:Il bookcrossing in quanto tale non e' necessariamente un'attivita' aggregante [...] Penso che dovremmo tenere ben presente questo fatto quando incontriamo bookcorsari "non forumisti", o quando ci sono occasioni di incontro legate al bookcrossing - meetup inclusi.
Pensare ai BCer non-forumisti è anche secondo me importantissimo. Appoggio l'idea di Azimuth sul BC-kit: io semplicemente stamperei e fotocopierei pagine di etichette da distribuire al MU. E' una piccola idea "accogliente". :)
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TierrayLibertad
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Messaggio da TierrayLibertad »

Due parole al volo (tanto so di essere prolisso e ne dirò ben di più) :D
Ovviamente tutto quello che segue è IMHO:

Il bookcrossing è un'attività solitaria. Il bookcrossing è lasciare i libri in the wild. Tutto il resto - forum, m-u, ring, ray, bczone e quant'altro - è sovrastruttura: i libri agli amici si prestavano anche prima del bc e per incontrare persone con cui si sta bene non c'è bisogno dei mu. Lo so che alcune di queste attività - anzi praticamente tutte - sono "istituzionalizzate" perfino su bc.com, ma sono una componente accessoria. Ognuno può essere un ottimo bc senza essere mai entrato in un forum, senza aver mai partecipato a un m-u, ecc. ecc.

Queste altre attività accessorie possono far bene o male al bc. Dipende da come le intendiamo, da come le viviamo e a mio parere molti di noi (io compreso) le stanno vivendo male, nel senso di viverle in un modo che non fa bene al bc (e sul punto condivido molte delle osservazioni fatte da giorgio e akela).

Visto che sono due cose diverse parliamone in modo separato. Fare bc non è facile. Non è facile perché in genere suppone un grande amore per i libri e al tempo stesso il rinunciare al proprio oggetto di amore. Io faccio parte di quelle persone che - ammetto sul punto un'insano attaccamento al diritto di proprietà - non amano separarsi dai propri libri, neppure da quelli che non mi hanno particolarmente entusiasmato. Allora cosa libero? Libri che ritengo indegni di stare vicino agli altri (es. la Fallaci che cmq era finito per caso tra i miei libri), quelli di cui possiedo due copie (e, se sono due traduzioni diverse, a volte me le tengo pure), quelli che compro usati (perché costano meno) per liberarli. Poi rilasci "in the wild" dieci libri e se va bene ne registrano uno: è frustrante e consola poco sapere che cmq non sono stati libri persi ma sono finiti nella libreria di qualcuno (aggiungiamoci anche una nota polemica: i libri lasciati ai mu e non registrati - eventualità ben più frequente di quanto si possa credere - mi fanno andare in bestia). Certo, le cose che ho scritto non si possono applicare a tutti i bc ma credo siano comuni a molti. La conclusione è che comunque fare il bc non è facile.

Veniamo a questa comunità che non coincide perfettamente con quella dei mu o dei ring, ecc. ma che è la più ampia ed è quella che molti di noi "vivono" di più. Gran bella cosa, si conoscono persone meravigliose. Gran parte dei miei contatti su icq sono costituiti da bc. Con alcuni mi scrivo e/o mi sento per telefono e/o mi vedo. Gran bella cosa ma guai a pensare che il bc sia questo. Io ultimamente mi sto disintossicando dal forum (riprendo il paragone droga-forum di akela, se non erro) per una serie di ragioni - tra cui il poco tempo e la mancanza di interesse per molte delle cose che vi si scrivono - e la considero una buona cosa. Se si vive il forum come una cosa aliena al bc va tutto bene. Va bene l'uso esclusivo per fissare appuntamenti di tipo mangereccio, va bene frequentarlo per avere occasioni sessuo-sentimentali, va bene per fare cazzeggio, ecc. ecc. Queste cose spiegano anche l'esistenza di persone che si iscrivono al bc dopo mesi di frequentazione del forum (in fondo è un forum di bc tanto vale "mettersi in regola"), spiegano che si possa iniziare a liberare in the wild e poi finire con il partecipare solo ai ring, ecc. ecc. ecc.

Allora che fare se si vuole rivitalizzare il bc? Per un verso, liberare di più in the wild (con tutte le difficoltà che comporta) e, per altro verso, usare il forum anche per il bc per farne il coordinamento di iniziative di bc: presantazioni pubbliche, megarilasci, ecc. ecc.; insomma occasioni per far conoscere il bc a chi non lo conosce. Neanche questo è facile da fare e le critiche sensate o meno che siano ci sono e ci saranno sempre; lo dice uno che se deve criticare non si tira indietro.

So benissimo che molte delle cose che ho detto sono scontate, credo di averle dette pure male, ma non ho neppure voglia di rileggerle.

Ciao
TyL
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

(A. Machado)

Se parlassi le lingue degli uomini e quelle degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.

«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe.

Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente
(O. Wilde)

Vero Acquario

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azimuth
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Messaggio da azimuth »

Appoggio quello che dice TierrayLibertad, sopratutto sul fatto che tante cose che si fanno che non sembrano alimentare veramente il bookcrossing... :roll:
akela ha scritto:Pensare ai BCer non-forumisti è anche secondo me importantissimo
Facciamo due conticini... ;-)

:arrow: Membri di bookcrossing.com: 12.515
:arrow: Membri del forum: 1.745

Ci sono 10.000 e rotti bookcrosser in giro che non partecipano al forum ma che costituiscono l'ossatura del bookcrossing... possiamo fare qualcosa per loro? ;-) Altrimenti, che senso hanno le organizzazioni locali?? :think: Il rischio, se la comunità non alimenta una attività, è che essa si isoli sempre di più -- fino ad estinguersi. :eyes: :-|
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Messaggio da Therese »

La mia esperienza è molto diversa, ho cominciato liberando in the wild, poi sono entrata nel forum, poi ho organizzato il primo meet up umbro, poi è nato un piccolo gruppo, poi abbiamo aperto le Crossing zone. Continuo a liberare in the wild come e quanto posso, secondo me tutto quello che puo' servire a far cooscere l'idea, ad attirare curiosi etc, ben venga. La settimana scorsa io, HerbertWest e Yucatan ci siamo fatti intervistare sul Bc da un giornale locale spiegando cosa è e puo' essere il bookcrossing, ora ho ripreso il volantino realizzato da Frine per aggiungerci gli indirizzi delle crossing zone, stamparne un po' e lasciarli nelle Università o nei supermercati, l'importante è che si parli del bookcrossing, se poi qualcuno s'iscrive perchè vuole entrare in una comunità o perchè vuole solo liberare libri, non fa differenza, l'importante è che il messaggio arrivi. :wink:
-...è solo che non ho tempo per leggere.
- Mi dispiace per te.
- Oh, non direi.Ci sono tanti altri modi per passare il tempo.
Giulio vorrebbe replicare che leggere non è "passare il tempo"...
(T. Avoledo)

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Messaggio da liberliber »

Forse non ho fatto una premessa - per me - fondamentale.
A mio modestissimo parere, la cosa più bella di bookcrossing è che non ci sono regole. Per cui se uno vuol solo liberare in the wild lo fa, chi non se la sente e usa solo i ring idem, e chi vuole catalogarsi la libreria di casa pure. Eccetera eccetera eccetera. E in nessuna di queste cose c'è qualcosa di sbagliato! Ognuno adatta il BC alle proprie esigenze, al proprio carattere, e così via.

E per questo, secondo me, per dare un nuovo slancio al BC ognuno può fare qualcosa, sfruttare un'idea ecc. ecc.; ognuno nel suo modo. Che non vuol dire sia lo stesso per tutti.
Per questo sottoscrivo (in otto colori e in grassetto) quello che scive Tierra:
TyL ha scritto:Allora che fare se si vuole rivitalizzare il bc? Per un verso, liberare di più in the wild (con tutte le difficoltà che comporta) e, per altro verso, usare il forum anche per il bc per farne il coordinamento di iniziative di bc: presantazioni pubbliche, megarilasci, ecc. ecc.; insomma occasioni per far conoscere il bc a chi non lo conosce. Neanche questo è facile da fare e le critiche sensate o meno che siano ci sono e ci saranno sempre; lo dice uno che se deve criticare non si tira indietro.
Magari le critiche cerchiamo di farle costruttive, ed evitiamo di spegnere entusiasmi che basterebbe leggermente modificare ;) :D
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Messaggio da azimuth »

liberliber,

il fatto che non esistano delle regole codificate (nel senso di procedure obbligatorie) non significa che non esistano regole. Altrimenti invece del bookcrossing, si fa qualcos'altro. Che, beninteso, va benissimo lo stesso! :-) ;-) Però, essendo appunto "altro", a questo punto non me la sentirei di utilizzare le risorse che son state messe lì per fare, invece, il bookcrossing.

Per esempio, una delle "regole" (ci metto sessanta virgolette se volete 8-)) è che i libri che vengono liberati dovrebbero essere registrati. A questo scopo Ron ha messo a disposizione lo strumento del sito web. Mi piace anche come l'ha pensato, permettendo di inserire commenti e la possibilità di scrivere recensioni. Finché ciò che sopra vi viene registrato finisce (prima o poi :mrgreen:) nel gioco, non ci vedo nessun problema a registrare libri! :-D :-D.

Ma i libri delle biblioteche non potranno mai essere liberi. Non potrò mai andare in una biblioteca, prendere un libro e poi lasciarlo alla stazione della Metropolitana. :-| Insomma, i suoi libri non potranno mai entrare nel gioco: e quindi registrarli mi sembra una forzatura.

In questo senso lo sbagliato che percepisco (ma, ammetto, potrebbe dipendere dalla mia personalissima visione del mondo) è che quando uno strumento messo a disposizione a titolo gratuito per uno scopo viene usato per altro, allora non è giusto che venga usato in quel modo. :yes!:

O, perlomeno, non a titolo gratuito. :!:

Spero di essere stato sufficientemente costruttivo e, soprattutto, non "limitativo". ;-)
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Messaggio da liberliber »

a me sembra di risponderti in stereo, qui e nell'altro 3d. Cmq. Ron ha previsto, nel suo strumento, pure che la gente non liberasse i libri ma li mettesse nella permanent collection perciò che non li liberasse, nella metropolitana o da un'altra parte! A maggior ragione una biblioteca può farli almeno parzialmente girare (che è già più di quanto fanno quelli che si registrano la libreria di casa, cosa da Ron prevista!) - vabbé faccio prima a quotare l'altro post, mi sembra assurdo tenere una discussione a specchio:
(per chi si chiedesse dove, qui)
io ha scritto:no, la contraddizione ci sarebbe se il bookcrossing mettesse le regole!
Il bookcrossing dice che tu puoi fare come vuoi. Allora se io posso fare come voglio allora anche la biblioteca può fare come vuole... questo è un sillogismo logico :P

La contraddizione la vedo invece in questa tua frase:
azimuth ha scritto:Se non ci sono regole, i libri devono
no, appunto: i libri NON devono! I libri possono. Possono girare, oppure possono essere registrati anche se non si ha intenzione di farli girare (permanent collection ;) ). A maggior ragione, si possono registrare se si ha intenzione di farli 'parzialmente' girare: i libri di una biblioteca girano! Che poi tornino alla biblioteca, è un po' come per i ring (altra cosa che non è mica vietata, anzi!).

E cmq, già io trovo fantastico che le biblioteche, che a rigor di logica dovrebbero (appunto, dovrebbero) essere agli antipodi del BC siano invece incuriosite ed interessate a farne, comunque o in qualche modo, parte; fargli pure mettere un software mi sembra un po' eccessivo... visto che c'è già e potrebbe essere utile anche ai bookcrossers. Quella della crossing zone invece è un'altra idea fattibile senza stravolgere il loro sitema.

Tutto sempre IMHO ecc. ;)
ora, magari lascerei la discussione sulle biblioteche di là :D
Poi cmq ripeto, ognuno fa come vuole: tu liberi in the wild e usi BC.com solo per i libri da liberare; quell'altro solo per catalogarsi la libreria; quell'altro ancora solo per iscriversi ai ring; quell'altro per conoscere gente nuova. Non mi sembra che né io né te possiamo dire che una cosa sia sbagliata piuttosto che un'altra. Io lo utilizzo in un certo modo, tu in un altro (o magari lo stesso), ma io non mi sento in alcun modo autorizzata a dire agli altri cosa è giusto o cosa è sbagliato! Considerato che non lo fa manco Ron di dire cosa si fa e cosa no col bookcrossing, lo devo fare io??? Se poi tu sai cosa pensa Ron, mi congratulo con le tue doti telepatiche :lol:
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Messaggio da azimuth »

Beh, magari non si tratta di doti telepatiche, ma di un uso eticamente corretto del mezzo. :-| Forse il punto che non sono riuscito a trasmettere del mio pensiero (e ripeto: mio :-)) è che un conto è che un privato metta in permanent collection libri (che, per quanto si metta di lena, non avrà mai le risorse economiche per saturare il sistema di Ron) e un conto è che lo faccia una biblioteca, che invece queste risorse (almeno potenzialmente) le ha.

Ora, a me sinceramente NMNPFDM di chi faccia cosa, a maggior ragione su un sito che non è mio. :yes!: Però, siccome a me dispiace quando uno strumento gratuito viene sfruttato per fare altro, allora magari qualcosina la dico. Che poi identificare la circolazione dei libri in una biblioteca con il bookcrossing mi sembra proprio una forzatura, che chiunque conosca un minimo di inglese e si legga l'homepage del sito può verificare tranquillamente. Si legge infatti:

Our goal, simply, is to make the whole world a library. BookCrossing is a book exchange of infinite proportion, the first and only of its kind.

So go grab a book or two from your shelves now (they're not doing anyone any good there, are they?), register them here, jot down our URL and the BCID we'll give you inside the covers, and then give them away or leave them where someone will find them.

Le biblioteche non mi sembrano rispondere alla definizione di "infinita proporzione" né mi sembra che permettano di prendere un libro, registrarlo e lasciarlo via dove qualcun altro lo troverà.

Poi, beh, vedi tu se magari le mie doti intellettive son sufficienti per portare avanti un discorso o se ho bisogno di doti extrasensoriali per capire i concetti basilari! :-D
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Messaggio da liberliber »

sono sicura che lo sono abbastanza. non pretendo di avere la verità in tasca e posso solo dire cosa ho visto e letto io sul sito di BC.com e magari me lo sono sognato. La mia era una battuta.
Sono certa che tu non abbia bisogno di doti extrasensoriali come sono certa che le mie capacità intellettive siano sufficienti per capire i punti salienti dei tuoi post senza che tu me li metta in grassetto, sottolineato, colorato e/o corsivo.

Io discuto con te magari accalorandomi ma sempre partendo dal presupposto di avere di fronte una persona intelligente con cui sostenere la discussione (sennò, detto francamente, non lo farei proprio) e che capisca, o meglio, decida da sola cosa è importante e cosa no.

Spero di non offenderti, ma sempre a livello estremamente personale è una cosa che mi dà molto fastidio - sono certa che non era tua intenzione, ma fa sembrare che tu ritenga incapace chi hai di fonte di capire le cose da solo.

Sempre IMHO ;)
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azimuth
Corsaro Rosso
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Messaggio da azimuth »

liberliber,

lo strumento che ci troviamo tra le mani (questo Forum) ha pregi e difetti. Il pregio è quello di annullare le distanze, e permetterci di comunicare come se fossimo a non più di trenta centimentri uno dall'altro. Il difetto è che qualsiasi tipo di sfumatura si perde, e quello che rimane è l'aspetto razionale della comunicazione. Aspetto che, qualche volta, può essere male interpretato perché per sua natura è ambiguo.

Il mio sottolineare, colorare, grassettare, ecc, ecc, fa parte del mio modus scribendi (;-)) che rivendico in quanto è il mio personalissimo modo di interagire. Non ha nulla a che vedere con il livello di intelligenza dell'interlocutore: scrivo così sempre, a prescindere. :-)

Detto questo, ritengo che il punto essenziale dei miei scritti non sia uscito (ma non è una mancanza tua, dipende sicuramente dalla mia esposizione, non sempre molto chiara).

Il punto è questo: non è cosa si fa, ma per quale fine si fa, e soprattutto se il fine di qualcosa è compatibile con lo spirito di quella cosa stessa. In più, va' considerato l'impatto potenziale che un certo comportamento può avere nei termini delle risorse disponibili, laddove esse non sono illimitate. Nel nostro caso (biblioteca = utente del sito di Ron) ci sono almeno due punti che non mi suonano bene (e non mi sembrano, quindi, giuste):

:arrow: i libri non possono essere lasciati completamente in libertà
:arrow: ci sono troppi libri per un solo utente

Il primo punto implica che un utente (cioè la biblioteca) pone il veto implicitamente sui successivi -- e questo mi sembra un po' ledere la libertà di chi partecipa al gioco. Il secondo punto riguarda il problema delle risorse: una biblioteca ha il potenziale di "mettere a sedere" il sito (per via della mole di libri che è in grado di mettere "in pista") il sistema, e questo può provocare un danno a tutti. Danno che si può limitare se la biblioteca, conscia di questo, partecipasse all'ampliamento delle risorse, di modo che il suo partecipare non provochi un danno agli altri utenti.

Spero, questa volta, di aver esposto chiaramente il mio pensiero! Spero anche che tu possa commentare i suddetti punti, magari facendomi vedere il problema da una prospettiva diversa, che possa affrontare e argomentare in merito ai problemi suddetti. ;-)

Ciao! :-D
** Azimuth **

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keoma
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Messaggio da keoma »

Azimuth, che si è perso un dizionario per strada ha scritto:il fatto che non esistano delle regole codificate (nel senso di procedure obbligatorie) non significa che non esistano regole. Altrimenti invece del bookcrossing, si fa qualcos'altro.
scusa , dove sta scritto?
sull'home page del sito di Ron è riportata la definizione del Concise Oxford Dictionary:
bookcrossing
n. the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise.

ora, confesso: il mio inglese è un po' arrugginito, eppure al di là della "pratica di lasciare libri perché altri li raccolgano" io non vedo regole.
Fanno bookcrossing anche quelli di passalibro, liberalibro, la latteria e chi più ne ha più ne liberi.

Il bookcrossing NON ha regole
Vale anche liberare libri mentre siamo in polentoteca o in birreria, stressando gli altri avventori, ma anche no, se siamo bookcrosser particolarmente timidi, oltreché cazzari ;)
Ma poiché sempre più spesso siamo in polentoteca o in birreria senza libri... mi chiedo quanto l'aspetto umano e personale abbia preso il sopravvento :wink:
di questo ne sono felicissima, sia chiaro...
ma essendo questo il forum di bookcrossing, essendoci una mailing list di bookcrossing che tutti ignorano, essendoci un sito ufficiale di bookcrossing con 20mila e passa iscritti italiani che nessuno (di noi) considera o quasi...
ritengo che le domande di liber e la discussione che ne è seguita abbiano un senso e servano proprio a "farci trovare la strada"... anche se il bookcrossing è qualcosa che ognuno vive in modo molto personale!
ma quando siamo insieme? solo pizza e fichi o è/potrebbe essere qualcosa di più? :whistle:
Ti amo, ogni anno di più. Non so fin dove potrò arrivare, ma spero che il mio cuore resista (R. Vecchioni)
Tutti vogliono il nostro bene. Non facciamocelo portar via (cit.)

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magenta82
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Messaggio da magenta82 »

essendoci un sito ufficiale di bookcrossing con 20mila e passa iscritti italiani che nessuno (di noi) considera o quasi...
mi intrometto, pur da ignorantissima ed esordiente, per far notare che la non-considerazione è reciproca, nel senso: nessuno che non sia del forum mi ha mai chiesto un libro.

ho messo delle istruzioni nella bookshelf, credo, chiare: è tutto disponibile, tranne ciò che è riservato ai ring o i libri che semplicemente non ho ancora letto.

niente, neanche da parte dei membri del forum, ma all'inizio non avevo quasi niente in lista. comincio ad aggiungere libri ma la situazione non cambia.

mi viene il dubbio di essermi persa qualche passaggio, e ho cominciato a segnalare (nell'area recensioni di questo forum) i libri che man mano leggevo, cominciando solo a quel punto a ricevere richieste di ring e rilascio, continuando comunque a lasciare libri in giro disseminati di etichette.

se il fattore umano in questa comunità, secondo chi l'ha vista nascere e crescere, ha avuto il sopravvento e ha in qualche modo "bloccato" l'evoluzione del bookcrossing in italia non posso saperlo, ma io, da esoriente assoluta non riesco ad avere contatti con gli altri italiani iscritti al sito ufficiale, e rilascio libri o organizzo ring solo con i membri del forum.

forse senza il forum non avrei fatto neanche questo, avrei constatato che nessuno era interessato ai miei libri, che nessuno era pronto a prestarmi i suoi e avrei mollato lì.

sono consapevole della mia assoluta ignoranza in materia, ma la mia prima impressione è stata questa: senza questo forum non avrei nemmeno iniziato l'avventura nel bookcrossing.
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La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso (Anais Nin)

per contattarmi usate mp dal forum, da bc.com o l'email magentabc/at/gmail.com.
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