Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.
Fuocoblu ha scritto:Per esempio mi viene in mente via Leone Tolstoj
Per non parlare di Via Giorgio Washington...
Rimarrano così, soprattutto perché la procedura per cambiare il nome ad una via e lunghissima e complicatissima (molto tempo fa vidi un servizio sulla Rai poiché in un paesello sperduto esisteva una via Niccolò Macchiavelli e lì spiegavano che correggere il nome implicava coinvolgere almeno 4 enti statali...)
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GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad) Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)
a proposito di parole dialettali usate come italiane mi viene in mente una figura pessima fatta a milano:
noi a napoli il posacenere lo chiamiamo ceneriera ed io ho sempre pensato fosse italiano ma, quando ne ho chiesta una ad un barista a milano e lui mi ha lanciato uno sguardo interrogativo mi sono resa conto che "il cerchio non quadrava"
DNA cara... le mie compagne di corso friulane prendevano pesantemente per il c..o noi triestine perché usavamo parole arcane come pennaiolo al posto di astuccio (ma sull'enciclopedia l'ho trovato) e fapunte per temperamatite
Un'altra cosa che si usa come fosse italiana sono le spighette (i lacci delle scarpe)
Il vero scrittore non mette mai tutto nel suo libro; il meglio del suo lavoro si compie nell'anima dei lettori. (Rondelet)
Per tutto il liceo una mia compagna ha usato "canocchiera" al posto di "canottiera", ma io e le mie amiche pensavamo sapesse che era una parola dialettale. In quinto, il mio lato saputello ha preso il sopravvento e le ho fatto notare che non si diceva in quel modo.
Ragazzi, le abbiamo dovuto mostrare il vocabolario: non ci credeva!!
A proposito di parole arcane: dalle mie parti si usa ancora la parola albagìa. In quel caso ero io che mi sbagliavo: credevo fosse una parola in dialetto, e invece l'ho trovata sul vocabolario! Però il significato è andato perso: significherebbe "boria, presunzione", ma viene usato nella frase "mi fai venire l'albagìa" per dire "mi fai venire il latte alle ginocchia".
"Vai, allora. Ci sono altri mondi oltre a questo" John "Jake" Chambers
"Prima vengono i sorrisi, poi le bugie. Per ultimi gli spari" Roland Deschain di Gilead
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