le nostre città, paralizzate da pochi centimetri di neve, fanno tenerezza. Più o meno come i bambini che sguazzano disperatamente in pochi centimetri di acqua temendo di affogare.
La neve è bella e buona. Costringendo la gente in casa, e creando difficoltà a chi è fuori, dovrebbe rendere tutti migliori e facilitare i rapporti interpersonali. Almeno questa è una cosa in cui non ho ancora smesso di sperare
LISA, hai ragione..e' vero! ho girato x la citta', c'era una calda atmosfera tra la gente..!
(a parte sabato nel posteggio della coop, dove alcuni automobilisti, incastrati tra loro, scleravano a volonta', riversando le loro angosce e problematiche represse su partner e altri esseri automuniti)
pensa che venerdi' pomeriggio, nonostante tutto, in universita' si e' tenuta la Conferenza:
''È possibile una mente altruistica?''
di Cristiano Castelfranchi. (Institute of Cognitive Sciences and Technologies), un punto di riferimento delle scienze cognitive in Italia da diversi anni.
x chi fosse interessato:
(In che senso un atto o una mente è altruistico/a, dal momento che un agente autonomo per definizione è guidato dai suoi scopi, è self-motivated e quindi self-interested? Che vuol dire "agire per il bene di un altro" se comunque vuol dire che io lo voglio, lo desidero e quindi agisco per realizzare un mio scopo? Che vuol dire agire per il bene di un altro? Quando questo è altruistico e quando invece è mero calcolo e tornaconto (es. scambio)?
In psicologia si accetta uno "pseudo-altruismo" o altruismo limitato, dal momento che quando uno compie un atto a beneficio dell'altro sempre sa (e si aspetta) che vi saranno conseguenze di ciò per lui positive: dal non sentirsi meschino o in colpa, all'approvare la propria condotta e morale, dal ricevere approvazione dagli altri al ricevere gratitudine, ecc.
Si sostiene che è possibile una teoria degli scopi e della loro adozione, ed una architettura cognitiva che dia conto di tutto ciò e dia la possibilità teorica di atti ed agenti autenticamente altruistici.)
Link al sito:
http://www.dif.unige.it/epi/con/castelfranchi06.htm