Si legge per paura, si legge per fuggire...
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- vocenarrante
- Corsaro Rosso
- Messaggi: 560
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 12:46 am
Si legge per paura, si legge per fuggire...
Mi è stato regalato "Castelli di rabbia", che trovo interessante, a volte affascinante, ma mi sono soffermato su questo pensiero:
Nel senso che forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, leggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere....
E poi dal vivo:
"SI legge sempre per fuggire da qualcosa o da qualcuno..."
Domanda:
ma si legge per questo????
Io leggo solo se sono rilassato, se ho un problema a quello penso e lo devo risolvere; leggo per curiosità; leggo per fame di sapere; leggo per gli altri...
Vorrei i vostri pensieri
Vocecuriosa
Nel senso che forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, leggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere....
E poi dal vivo:
"SI legge sempre per fuggire da qualcosa o da qualcuno..."
Domanda:
ma si legge per questo????
Io leggo solo se sono rilassato, se ho un problema a quello penso e lo devo risolvere; leggo per curiosità; leggo per fame di sapere; leggo per gli altri...
Vorrei i vostri pensieri
Vocecuriosa
- Marcello Basie
- moderatore
- Messaggi: 2221
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 10:32 am
- Località: Massy
- Contatta:
Ne abbiamo parlato abbondantemente, nel thread "Così parlò Baricco", sempre in "Area Generica".
B. ha l'idea fissa che il lettore è un perdente e lo scrittore è un vincente.
Nel newsgroup it.cultura.libri qualcuno (Luca Tassinari, nda) ha al proposito ricordato il grande Flaubert:
Marcello
B. ha l'idea fissa che il lettore è un perdente e lo scrittore è un vincente.
Nel newsgroup it.cultura.libri qualcuno (Luca Tassinari, nda) ha al proposito ricordato il grande Flaubert:
A+Luca Tassinari ha scritto: Si vorrebbe avere qui Flaubert, che gli spiegasse come sia
necessario rimuovere sé stessi e i propri sentimenti dai libri
che si scrivono, perché il patetico non fa letteratura. "Non
voglio considerare l'Arte come uno sfogo delle passioni,
come un vaso da notte", diceva il sommo.
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- zazie
- Olandese Volante
- Messaggi: 3653
- Iscritto il: mer nov 06, 2002 10:06 pm
- Località: Milano (oramai)
- Contatta:
Sottoscrivo, così come la citazione di Flaubert riportata da Marcello.voce che la sa lunga anche se non è un absl ha scritto:se ho un problema a quello penso e lo devo risolvere
Posterò citazione esatta, ma giusto a senso, ricordo il pensiero di Heidegger: l'opera d'arte autentica apre un mondo, e in qualche modo lo rende possibile.
Pensiero zaziesco: leggere per scappare dal mondo e un po' come buttarsi in una piscina per paura della pioggia.
p.s. detesto chi cita Heidegger perché fa tanto intellettual-fighetto, ma quando ce vo' ce vo'
- vocenarrante
- Corsaro Rosso
- Messaggi: 560
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 12:46 am
Marcello, Corsaro Rosso,
non ho tempo per leggere anche i newsgroup, quindi ti ringrazio dell'informazione; che ne abbiate abbondantemente parlato in un altro topic me ne dispiace...
mo' che devo fa'?
Vediamo un po'...
Formulo da un altro punto di vista:
di quello che dicono gli altri, non me ne frega niente;
io vorrei, gentilmente, sapere in quali condizioini emotive leggete voi,
se poi è troppo riservato... beh non rispondete
Voce
non ho tempo per leggere anche i newsgroup, quindi ti ringrazio dell'informazione; che ne abbiate abbondantemente parlato in un altro topic me ne dispiace...
mo' che devo fa'?
Vediamo un po'...
Formulo da un altro punto di vista:
di quello che dicono gli altri, non me ne frega niente;
io vorrei, gentilmente, sapere in quali condizioini emotive leggete voi,
se poi è troppo riservato... beh non rispondete

Voce
- shandy
- Olandese Volante
- Messaggi: 4235
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 2:17 pm
- Località: Busana capoluogo della provincia di Mirtillo Calabro nei giorni pari (JK) - Regno delle due Maniglie
- Contatta:
non credo ci sia una condizione particolare per me...mi capita di leggere quando sono tranquilla e rilassata ma anche di farlo quando voglio calmarmi e rilassarmi. a volte dopo una giornata fitta di studio e riunioni riesco a leggere per ore, a volte dopo una giornata di "cazzeggio" non riesco nemmeno a prendere in mano il libro...vocenarrante ha scritto:io vorrei, gentilmente, sapere in quali condizioini emotive leggete voi
boh?


42
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
siccome sono MOLTO pigra (ma molto ma molto) riporto paripari quello che ho scritto nel topic segnalato da marcello. Calvino esprime perfettamente quello che penso, e molto meglio di quanto potrei fare io

io me ha scritto:il concetto l'aveva espresso (in parte) anche Calvino in 'Se una notte d'inverno un viaggiatore':
"...qual è il posto che i libri hanno nella tua vita, se sono una difesa che tu metti avanti per tener lontano il mondo di fuori, un sogno in cui sprofondi come in una droga, oppure se sono dei ponti che getti verso il fuori, verso il mondo che t'interessa tanto da volerne moltiplicare e dilatare le dimensioni attravero i libri...".
Ecco, per me sono stati (e sono) entrambe le cose. A seconda delle fasi della mia vita o anche solo di un momento estemporaneo, di una sensazione, di un'emozione. A volte leggere è una via di fuga per non pensare, a volte ti porta a pensieri prima inesplorati. A volte ti protegge da una realtà che per il momento non vuoi (non puoi) affrontare, a volte ti apre realtà che non ti basterebbero mille vite per conoscerle tutte. E a volte sì, ti dà la sensazione di vivere per interposta persona e di perderti qualcosa... ma poi chiudi il libro e porti quello che ti ha dato con te, nella tua vita, e allora le storie che hai letto diventato parte della tua e rivivono. No?
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- Xenia
- Olandese Volante
- Messaggi: 3796
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
- Contatta:
Condivido appieno le parole di Liber 
E' vero che anche a me è capitato, fra l'altro, di usare i libri per 'scappare', ma diciamo che si trattava di una fuga terapeutica, a suo modo. Forse sarebbe più corretto parlare di consolazione: ho trovato consolazione nella lettura in momenti in cui la vita non me ne concedeva molta... Non so se stessi davvero cercando quel tipo di conforto, ma questo è quanto mi è successo di trovare.
Ciò non significa che ci sia necessariamente bisogno di vivere una condizione difficile per leggere, ma credo che certi statati d'animo possano amplificare le emozioni ed esterndere le nostre percezioni 'letterarie'.
Per Marcello: l'argomento non era l'ennesimo dibattito siu Baricco (oramai tutti noi conosciamo il tuo amore spoassionato per lui), quella frase era solo uno spunto! E, se mi consenti, la citazione di Flaubert, che pure è sensata, è in qs caso completamente OT, perché non si parlava di autori, bensì di lettori... Se ti beccasse qui Beneforti
take care

E' vero che anche a me è capitato, fra l'altro, di usare i libri per 'scappare', ma diciamo che si trattava di una fuga terapeutica, a suo modo. Forse sarebbe più corretto parlare di consolazione: ho trovato consolazione nella lettura in momenti in cui la vita non me ne concedeva molta... Non so se stessi davvero cercando quel tipo di conforto, ma questo è quanto mi è successo di trovare.
Ciò non significa che ci sia necessariamente bisogno di vivere una condizione difficile per leggere, ma credo che certi statati d'animo possano amplificare le emozioni ed esterndere le nostre percezioni 'letterarie'.
Per Marcello: l'argomento non era l'ennesimo dibattito siu Baricco (oramai tutti noi conosciamo il tuo amore spoassionato per lui), quella frase era solo uno spunto! E, se mi consenti, la citazione di Flaubert, che pure è sensata, è in qs caso completamente OT, perché non si parlava di autori, bensì di lettori... Se ti beccasse qui Beneforti

take care
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
Flaubert ha scritto:"Non voglio considerare l'Arte come uno sfogo delle passioni, come un vaso da notte"
sarà per questo che l'ho sempre trovato una pizza mostruosa...?!?
Scherzi a parte, se chi scrive non prova emozioni, come può provarle il lettore?
(naturalmente il mio giudizio personale su Flaubert non comporta auotmaticamente una critica a tutto ciò che dice né a chi lo apprezza

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
- Marcello Basie
- moderatore
- Messaggi: 2221
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 10:32 am
- Località: Massy
- Contatta:
Vocenarrante, non è affatto obbligatorio seguire i newsgroup, io riportavo semplicemente la fonte da cui avevo preso la citazione.
Invece nel thread "Così parlò Baricco", piuttosto recente, si è discusso a lungo di che cosa ci aspettiamo noi quando leggiamo, quindi immagino che non tutti vogliano ripetere ancora qui le proprie idee in merito
Anche per questo introducevo la citazione di Flaubert, che si riferisce alla visione che Baricco ha del lettore e dello scrittore: il lettore in sostanza è un perdente, legge per fuggire dal mondo; lo scrittore scrive perché è una persona dotata di grandi passioni e intuizioni e ha bisogno di riversarle nell'arte.
Flaubert non è d'accordo, ma non significa che per lui l'arte deve essere fredda e impersonale, visto che..."Madame Bovary sono io", diceva
A+
Marcello
Invece nel thread "Così parlò Baricco", piuttosto recente, si è discusso a lungo di che cosa ci aspettiamo noi quando leggiamo, quindi immagino che non tutti vogliano ripetere ancora qui le proprie idee in merito

Anche per questo introducevo la citazione di Flaubert, che si riferisce alla visione che Baricco ha del lettore e dello scrittore: il lettore in sostanza è un perdente, legge per fuggire dal mondo; lo scrittore scrive perché è una persona dotata di grandi passioni e intuizioni e ha bisogno di riversarle nell'arte.
Flaubert non è d'accordo, ma non significa che per lui l'arte deve essere fredda e impersonale, visto che..."Madame Bovary sono io", diceva

A+
Marcello
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
- Carmilla
- Olandese Volante
- Messaggi: 2084
- Iscritto il: dom nov 24, 2002 3:40 pm
- Località: Castello di Schloss, Stiria
- Contatta:
non mi piacciono gli scrittori, e gli autori in generale, che non riescono a staccarsi da se stessi quando scrivono un testo. E' chiaro che qulacosa di noi è in tutto quello che facciamo, ma bisogna anche essere in grado di astrarsi. Questo secondo me è il limite di scrittori potenzialmente interessanti, come ad esempio pavese, che però non riuscivano a gurdare più in là dei propri piedi. Dopo 20 anni la sua opera suonava già terribilmente datata. Invece marquez è capace di raccontare la storia della propria famiglia ma rendendola una storia universale che non invecchierà mai.
A parte questo personalissimo pensiero che mi è stato suscitato dalle azzeccatissime parole di Flaubert...
io leggo sempre, in qualunque stato d'animo. Magari però cose diverse a seconda di come mi sento (quando sei depresso henry james potrebbe essere il colpo di grazia
).
A parte questo personalissimo pensiero che mi è stato suscitato dalle azzeccatissime parole di Flaubert...
io leggo sempre, in qualunque stato d'animo. Magari però cose diverse a seconda di come mi sento (quando sei depresso henry james potrebbe essere il colpo di grazia

"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

- Tanelorn
- Olandese Volante
- Messaggi: 5092
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 8:32 pm
- Località: Bologna/Rimini
- Contatta:
Anche io leggo in qualsiasi situazione, dalla depressione piu' nera alla gioia piu' euforica. Non e' vero che si legge per scappare, o perlomeno io non e' certo infilando la mia testa tra le pagine di un libro che potrei eludere i fantasmi che mi circondano... e' pero' vero che i libri possono essere un appoggio, cosi' come puo' esserlo la musica e altro ancora...
Vi risparmio i miei commenti su Baricco (e su Flaubert)...
Vi risparmio i miei commenti su Baricco (e su Flaubert)...

"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
-
- Spugna
- Messaggi: 6
- Iscritto il: mar mag 20, 2003 9:22 am
- Località: milano-roma
- Contatta:
Cara Voce..
come te, ho bisogno di avere la testa libera e leggera..
chè nn si sa mai e magari (MAAAAAAgariiiii) il leggere potrebbe diventare una splendida conversazione con chi scrisse (vedi citazione di Liber e Nota*) e quindi devi essere lì tutto, e preciso e puntuale..
mica puoi averla da altre parti la testa..
anche perchè a volte sono conversazioni che ti prendono l'anima e te la attorcigliano e ti ci incastri dentro.. e rimani fino alle tre di notte e poi punti la sveglia per tornare a leggere (che per dormire c'è sempre tempo).. e quindi devi approcciartici leggerissimo e ventoso..
per poterti portar via e dietro e dentro tutto ciò che quel libro in quell'istante aveva da dirti.. il motitvo per cui lo hai scelto
(Domandona: I LIBRI TI/SI SCELGONO?)
non leggo per fuggire.. ma capita che leggendo si corra via..
e quando capita è un delirio splendido!!
..e poichè Baricco non posso smentirlo..
propongo altra kiave di lettura..
"SI legge sempre per fuggire da qualcosa o da qualcuno"
o piuttosto, si fugge leggendo? beh.. nn sempre però..
Buoni castelli per te..
cara Voce, per dovere di cronaca e onestà ammetto di avere la medesima opinione di un Giacomo L. nazionale in merito al conversare con i lettori
come te, ho bisogno di avere la testa libera e leggera..
chè nn si sa mai e magari (MAAAAAAgariiiii) il leggere potrebbe diventare una splendida conversazione con chi scrisse (vedi citazione di Liber e Nota*) e quindi devi essere lì tutto, e preciso e puntuale..
mica puoi averla da altre parti la testa..
anche perchè a volte sono conversazioni che ti prendono l'anima e te la attorcigliano e ti ci incastri dentro.. e rimani fino alle tre di notte e poi punti la sveglia per tornare a leggere (che per dormire c'è sempre tempo).. e quindi devi approcciartici leggerissimo e ventoso..
per poterti portar via e dietro e dentro tutto ciò che quel libro in quell'istante aveva da dirti.. il motitvo per cui lo hai scelto
(Domandona: I LIBRI TI/SI SCELGONO?)
non leggo per fuggire.. ma capita che leggendo si corra via..
e quando capita è un delirio splendido!!
..e poichè Baricco non posso smentirlo..

"SI legge sempre per fuggire da qualcosa o da qualcuno"
o piuttosto, si fugge leggendo? beh.. nn sempre però..
Buoni castelli per te..
A tal proposito scatta la Nota**Liber ha scritto:ma poi chiudi il libro e porti quello che ti ha dato con te, nella tua vita, e allora le storie che hai letto diventato parte della tua e rivivono. No?
cara Voce, per dovere di cronaca e onestà ammetto di avere la medesima opinione di un Giacomo L. nazionale in merito al conversare con i lettori

- ilmagodilussino
- Olandese Volante
- Messaggi: 2156
- Iscritto il: dom nov 10, 2002 10:41 am
- Località: 44°40'07.53" N 14°34'41.41" E
- Contatta:
il solito mago laconico: "si legge (flaubert*) per fuggire (baricco)"...o mi sono perso qualche cosa 
*"bouvard et pécuchet" clicca qui per i francofoni

*"bouvard et pécuchet" clicca qui per i francofoni
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL
cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp
raccolto da Piero Chiara
quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
raccolto da IMDL
cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp
raccolto da Piero Chiara
quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
- liberliber
- amministratrice ziaRottenmeier
- Messaggi: 20395
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 11:02 am
- Località: Milano
- Contatta:
ragazzi io vi voglio bene ma tra asterischi e citazioni degli ultimi messaggi non c'ho capito niente
(liber MOLTO stanca
)

(liber MOLTO stanca

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
dico: se un lettore è un perdente e lo scrittore è un vincente voglio vedere lo scrittore scrivere mentre caga o piscia. il lettore come mostrano molti argomenti del nostro coprofagico forum può leggere, cagare e pisciare contemporaneamente. Leh! sistemato anche Flaubert.
dopodichè, caro voce (la setimana pasada mi hai ingannato!
) , perchè si legge? mah, le emozioni che si sprigionano sono molteplici. Sarebbe bello studiare il colore rosso degli emisferi cerebrali nei diversi momenti della vita incrociati con i momenti in cui si legge. Probabilmente non esiste un universale. Non esiste un'interpretazione nomotetica ma solo idiografica (akela spiega al mondo il verbo del grande weber!). e in questo non bastano centinaia di pagine. Io ad esempio, quando sono in fase down non riesco a leggere. In quelle fasi probabilmente la mia vita è già così problematica e pesante che non riesco a sopportare il viaggio entro vite altrui. E allora leggo saggi, giornali, riviste.
Quando sono contento divoro libri. Mi confronto con quello che scrivono quegli adorabili cagacazzo di scrittori. Succhio. Costruisco debiti, spesso impagabili.
Indovinello: visto che mentre facevo il presidente del seggio elettorale n. 12 di corsico mi sono letto tre libri (baricco, coupland e pischedda) secondo voi sono contento o down?
vvb
dopodichè, caro voce (la setimana pasada mi hai ingannato!

Quando sono contento divoro libri. Mi confronto con quello che scrivono quegli adorabili cagacazzo di scrittori. Succhio. Costruisco debiti, spesso impagabili.
Indovinello: visto che mentre facevo il presidente del seggio elettorale n. 12 di corsico mi sono letto tre libri (baricco, coupland e pischedda) secondo voi sono contento o down?
vvb
comunque leggere è sempre viaggiare. banalità mostruosa: leggere non è come scrivere. leggere è come prendere su pezzi della propria anima, della propria carne, della propria vita e giocare. Si può giocare nel fantastico e allora si consente alla propria anima di vagare leggera per l'universo dei segni di chi scrive e li si ama lo scrittore o la scrittrice.In quel momento la tua mente non è libera ne' prigioniera: è. E questo è consentirsi l'impossibile, la bestemmia l'indicibile: è l'abbandono. nelle mani e nella testa di qualcuno che non conosci. assolutamente fantastico.
Ma si può giocare anche nel racconto di personaggi che pensano pensano o camminano camminano o fanno la storia o le storie. Ma si può viaggiare anche leggendo Mediterraneo di Predrag Matvejevic e allora si riconoscono i profumi, i colori dei tetti, i colori del mare nostrum.
Insomma, cari tutti, voce, liber, sdb, zazie, marcello, ecc. leggere è un privilegio, leggere è darsi al mondo, leggere è veramente un prolungarsi, leggere è davvero costruire "amorosi sensi" tra sè e il creato.
z
Ma si può giocare anche nel racconto di personaggi che pensano pensano o camminano camminano o fanno la storia o le storie. Ma si può viaggiare anche leggendo Mediterraneo di Predrag Matvejevic e allora si riconoscono i profumi, i colori dei tetti, i colori del mare nostrum.
Insomma, cari tutti, voce, liber, sdb, zazie, marcello, ecc. leggere è un privilegio, leggere è darsi al mondo, leggere è veramente un prolungarsi, leggere è davvero costruire "amorosi sensi" tra sè e il creato.
z
- Tanelorn
- Olandese Volante
- Messaggi: 5092
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 8:32 pm
- Località: Bologna/Rimini
- Contatta:
Di fronte a tale perla (di Gutalax) mi inchino e plaudoZeta la formica ha scritto:dico: se un lettore è un perdente e lo scrittore è un vincente voglio vedere lo scrittore scrivere mentre caga o piscia. il lettore come mostrano molti argomenti del nostro coprofagico forum può leggere, cagare e pisciare contemporaneamente. Leh! sistemato anche Flaubert.


"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
- vocenarrante
- Corsaro Rosso
- Messaggi: 560
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 12:46 am
Di sicuro ci piace leggere...
qualcuno lo fa in fase up qualcuno in fase down, qualcuno sempre, (bisognerebbe capire se è sempre up o down, ma lasciamo al soggetto la libertà di vivere)
comunque leggere è un'attività che ci coinvolge aldilà della semplice compagnia, ma non credo che sia per tutti così; noi divoratori di brandelli di vite vere o immaginarie, cerchiamo mezzi per confrontarci col mondo, per essere stimolati ad andare oltre...
Questo forum è uno dei più bei libri che io abbia mai letto, grazie a tutti gli autori

qualcuno lo fa in fase up qualcuno in fase down, qualcuno sempre, (bisognerebbe capire se è sempre up o down, ma lasciamo al soggetto la libertà di vivere)
comunque leggere è un'attività che ci coinvolge aldilà della semplice compagnia, ma non credo che sia per tutti così; noi divoratori di brandelli di vite vere o immaginarie, cerchiamo mezzi per confrontarci col mondo, per essere stimolati ad andare oltre...
Questo forum è uno dei più bei libri che io abbia mai letto, grazie a tutti gli autori




