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in pratica penso che, a prescindere dall'orientamento politico o credo religioso, si possano e si debbano conciliare etica ed economia;
i temi in gioco sono l'ambiente, la nostra felicità, i rapporti interpersonali, i rapporti di lavoro ecc..
Il commercio equo e solidale, il rispetto per l'ambiente, i container pieni di cibo per il sud del mondo sono i temi dei quali si parla piu' spesso sui giornali o TV.
Tuttavia mandare un tir pieno di cibo in africa fa solo crollare i prezzi e fallire le piccole cooperative e aziende agricole locali.
E l'ambiente non va protetto solo x i nostri figli, ma per evitare gia' a noi stessi allergie e malattie ben piu' gravi. Inoltre non credo che siamo stati creati solo per fare figli ma semplicemente per vivere felici (nel rispetto dei diritti altrui) e per cercare il paradiso gia' qui in terra.
In base a recenti studi statistici compiuti da vari sociologi e filosofi nobel x l'economia, la felicità non si raggiunge grazie ad un incremento del reddito, bensi' attraverso le relazioni umane, attraverso il ''riconoscimento'' di una persona nell'altra e viceversa; attraverso i rapporti familiari (sani).
La produzione di maggior reddito apporta UTILITA', non porta necessariamente a maggiore FELICITA'. Cosi' come un regalo alla vostra ragazza: per quanto sia bello, prezioso e utile non potra' renderla felice piu' di tanto, se non avete dedicato a lei del tempo per ascoltarla.
Infine, da dati sperimentali, incrementi di reddito che vanno oltre la soglia dei 1500 euro mensili non producono altrettanta felicità quanto incrementi inferiori a tale soglia. Cio' in quanto i soggetti tendono ad acquistare beni POSIZIONALI e non beni Relazionali (relazioni, affetto...) Lavorando troppe ore al giorno per produrre piu' reddito si sottraggono necessariamente ore ai rapporti interpersonali