lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Volete comunicare ai bookcorsari pensieri, informazioni, links eccetera eccetera? Qui potete farlo, sempre nei limiti della legge, del buon gusto e del rispetto reciproco, naturalmente!

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lup
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lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da lup »

ecco, gli studenti avevano l'angolino nel quale sfogarsi
ora pure noi :yes!:
su su la terapia collettiva funziona :lol:
..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)
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orsomarso2
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Messaggio da orsomarso2 »

eccomi qua, prima stavo nell'angolo degli studenti, ora passo anche di qui, anche perchè pure se sono tornato da poco dalle ferie, l'esaurimento si fa sempre più stragaloppante, tanto che incomincio a pensare di trovarmi un altro lavoro, così almeno cambio tipo di esaurimento. :P
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parolina
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Messaggio da parolina »

Provate voi a lavorare in un posto dove lavorano alcune persone normali e poi
la sorella del capo
il marito della sorella del capo
la mamma del capo (e della sorella del capo)
l'ex fidanzato storico del capo
la sorella dell'ex fidanzato del capo

Ciò nel concreto significa per me dividere la stanza con la mamma del capo che siccome può passa le ore al telefono.
Prima parlava con la sorella del capo che era in maternità e quindi ho imparato tutto sulla gestazione, dal primo trimestre al parto, e in seguito sulla nascita e crescita di un frugoletto. Ora parla al telefono con la sorella del capo quando non è in ufficio per prendersi cura del frugoletto, e parla di persona con la sorella del capo e con il marito della sorella del capo per discutere di dentizione, inserimento all'asilo nido, cacche e pappe.

Significa inoltre non potersi lamentare con il capo del comportamento della compagna di stanza, ovviamente, anche se esso rende alquanto difficile concentrarsi e lavorare.
Anzi, significa dover manifestare comprensione, entusiasmo, delusione e qualsiasi altro stato d'animo socialmente appropriato per sembrare interessata.

Amo i bambini, non vedo l'ora di farne uno mio (anche per vendicarmi di tutto quanto sopra!) ma di tanto in tanto mi ritrovo a sospirare fra me e me "Erode... dove sei?" :twisted:

Infine, come ovviamente potrete immaginare, nel mio posto di lavoro vale la orwelliana regola per cui "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri" - quanto meno per libertà di parola, di permesso, di assenza, di cazzeggio....

Naturalmente quando ho cambiato lavoro lasciando una grande banca per un piccolo ufficio stampa, allettata dal tempo indeterminato, non ero al corrente di tutti i gradi di parentela con cui avrei dovuto scontrarmi, altrimenti credo che mi sarei contentata del mio anonimo tempo determinato ancora per un po'.

Ecco, ho trovato questo angolo e ho deciso di sfogarmi. Grazie per averlo creato.

Sto seriamente pensando di cambiare lavoro solo per non dovermi fare a forza i ca** degli altri. Sarà un buon motivo per entrare nell'altro thread... cambio vita?
La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.
(Giorgio Gaber)
+++
La speranza ha due splendidi figli: sdegno e coraggio. Sdegno per le cose come sono e coraggio per cambiarle.
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fosca
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Messaggio da fosca »

io ora lavoro in ospedale dopo 18 anni di metalmeccanica.......un bel passo dettato chissà da che oscure ragioni !!!! :think:
comunque l'ambiente ospedaliero NON E' assolutamente quello che si vede nei telefilm e nelle fiction !!!
è un lavoro molto duro, faticoso, che lascia poco spazio e poco tempo...
si può comunque paragonare ad una catena di montaggio dove più pezzi fai più i padroni guadagnano e dove i lavoratori sono sfruttati e talvolta disprezzati......
il mio contratto nazionale di lavoro è scaduto da quasi 36 mesi....e lo stipendio è da fame con la responsabilità di trattare con persone malate e non con prodotti inanimati (con tutto il rispetto !!!!)...

grazie per l'angolo dello sfogo.....
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lup
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Messaggio da lup »

io dopo dieci anni di ufficio tra 4 mura mi sto seriamente chiedendo se la mia vita debba essere così, e una risposta positiva mi inquieta... insomma sto ancora pensando a cosa fare da grande :P .
visto l'andazzo italiano mi gira anche una parolina per la testa, estero, estero via da 'sto paese.
ecco, farò il boscaiolo norvegese, oppure il pastore neozelandese
se solo ci fosse un 6 del superenalotto a facilitare tutto... :lol:
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fosca
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Messaggio da fosca »

se solo ci fosse un 6 del superenalotto a facilitare tutto..
si, è vero, ma non è per tutti........
pensa che io per un progetto avrei bisogno solo di 150.000e che per alcuni sono spiccioli, ma per me sono una cifra indicibile :eyes: :eyes: :eyes: :eyes:
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lup
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Messaggio da lup »

a te basta un 5 un po' grasso :lol:
..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)
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fosca
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Messaggio da fosca »

:lol: :lol: :lol: :lol:
pensa che non gioco mai !! :whistle:
VNSmatrix
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Messaggio da VNSmatrix »

Libreria universitaria: lavoro bellissimo! Scambio di informazioni tra me e gli studenti, consigli sui libri, su come impostare l'esame, sui tempi di preparazione. Sarebbe tutto perfetto se non fosse per i miei capi (marito e moglie). Lei in particolare è una miniera di figuracce.
Alla bibliotecaria di facoltà, mentre incartavo Eldest, spiegava che il libro fa parte di una 'sagra'.
Quando lo scorso anno c'è stato lo sciopero dei trasporti e i libri non arrivavano, lei spiegava che "se i cami (plurale di camion) non partono, i libri non arrivano".
Spiegando ad un docente una non ben definita sindrome al ginocchio del marito la definiva 'borline' (borderline), mentre alla testa forse gli era rimasto un 'focolare' (focolaio) di trauma cranico.
Poi c'è "l'internalizzazione dei processi" (internazionalizzazione) e "l'etica nimachea" (nicomachea) di aristotele.
Insomma il mestiere nel sangue.
Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio
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lup
Re del Mare
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Messaggio da lup »

e di che ti lamenti? hai una miniera inesauribile di prese per il culo
magari ci scrivi sopra pure un libro :lol:
..."E’ stata la nuova manifestazione di una malattia autoimmunitaria, generata dal nostro stesso organismo culturalmente pigro, che sempre preferisce affidarsi al “salvatore” e all’ “imbonitore” anziché cercare di salvarsi da solo, uno per uno, e poi insieme, nella faticosa e spesso ingrata diligenza del quotidiano."... (V. Zucconi)
VNSmatrix
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Messaggio da VNSmatrix »

Hai ragione! :lol: Devo creare un file apposito da aggiornare ad ogni sbraco della lingua. Quando sarò un'autrice famosa tutti a cena fuori, che offro io!
Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio
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tilly77
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da tilly77 »

Da lunedì prossimo sono in ferie forzate e per tutto il mese di novembre sono in cassa integrazione... già non mi bastava lo stipendio pieno per andare avanti, figuriamoci l'80%... :sorry: ma un lato positivo c'è: avrò almeno 5 settimane (e poi chissà!!) per starmene a casa a leggere e smaltire i ring accumulati!!! :mrgreen:
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Silvermann
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da Silvermann »

Dopo anni di azienda. dopo il mobbing. Dopo anni di contratti a progetto. Ritorno al contratto da CCNL. E il mio lavoro è di occuparmi di precari. La crisi di nervi viene per avere le armi spuntate. Incontro tante persone. Uomini e donne. Giovani e non. C'è chi ride. Chi scoppia a piangere. Chi non dice nulla. Chi dà di matto.
Per qualcuno si trova la soluzione. Per qualcuno apri una vertenza. Per alcuni vai in trattativa. Per altri c'è l'attesa. La cosa più nobile è imparare che non esiste "la gente", ma le persone.
E' un mondo complicato.
E' la società liquida.

La crisidi nervi è che non riesco a essere neutro.
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Vanigliacocco
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da Vanigliacocco »

Ecco, giusto per la cronaca,qui lo dico e qui lo nego, il mio boss (una volta pacifico e "relaxed")sta andando ai pazzi e ovviamente lo stiamo tutti seguendo. :crashcomp:
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"Quando eravamo qui ho passato tutto il mio tempo a sistemare le cose, ma hai mai pensato che forse l'isola voglia sistemare le cose a modo suo e che magari io sia solo d'intralcio?" Jack Shephard

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tilly77
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da tilly77 »

Eliezer ha scritto:La cosa più nobile è imparare che non esiste "la gente", ma le persone.
E' un mondo complicato.
E' la società liquida.
Già, è proprio quello che continuo a ripetermi io ultimamente, ci trattano come numeri, siamo sacrificabili pur di raggranellare qualche altro spicciolo da aggiungere ai miliardi in banca, eppure siamo persone, cazzarola, e abbiamo bisogno di essere trattate come tali e di sentire che il nostro lavoro ha un senso...
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lup
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da lup »

tilly77 ha scritto:eppure siamo persone, cazzarola, e abbiamo bisogno di essere trattate come tali e di sentire che il nostro lavoro ha un senso...
in periodi come questi, quando ti senti dire che qualsiasi, qualsiasi contratto di lavoro a tempo indeterminato è quasi un lusso, si è aperta in me una seria crisi di coscienza sul continuare a chiedermi se il mio lavoro abbia un senso o no... e se presto scriverò nel thread "cambio vita" :think:
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tilly77
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da tilly77 »

Io ero davvero felice quando, dopo solo un anno di lavoro, mi hanno fatto l'indeterminato, ma poi la ditta ha cambiato proprietà e, voilà, mi ritrovo in cassa integrazione... :cry:

ma anch'io sto pensando che potrebbe essere un'occasione per cambiare vita...
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francesina
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da francesina »

Probabilmente il mio problema è un lusso in confronto, ma ho la possibilità di seguire il mio ex-capo nel suo nuovo posto di lavoro lasciando così il mio attuale contratto di apprendistato (sicuro per altri 3 anni) in una rispettabilissima multinazionale: ci guadagnerei andando a lavorare per dei capi decisamente migliori di quello che ho ora e in condizioni economiche (aumento e il tanto agognato indeterminato). Il problema è che la mansione che andrei a ricoprire mi piacerebbe molto, molto meno dell'attuale: mi dico che conta più la passione che la busta paga, che avrò altre occasioni, ma la sensazione di star facendo una follia è sempre più forte e che non dovrei far tanto la schizzinosa con i tempi che corrono ... :think:

tilly :heartkiss:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da Silvermann »

Francesina solleva l'annoso problema
Il problema è che la mansione che andrei a ricoprire mi piacerebbe molto, molto meno dell'attuale: mi dico che conta più la passione che la busta paga, che avrò altre occasioni, ma la sensazione di star facendo una follia è sempre più forte e che non dovrei far tanto la schizzinosa con i tempi che corrono ...
Dipende da quello che stai passando. Personalmente non avendo scelta ho dovuto scaricare le cassette di frutta... perché il nostro mercato del lavoro non premia una vita di lavoro: se sei disoccupato sei rottamatto. E potrei raccontare un disgustoso aneddoto da me patito con una agenzia interinale... ma forse è OT...

Però ho amaramente constatato che uno può essere bravo a fare un lavoro, ma sei poi ti manca il fuoco sacro arrivi ad uno scalino che non riesci a superare... e così hai perso la tua passione in cambio "di ciò che serve fare"... e sei pure demotivato. E magari ti trombano lo stesso.

Ovviamente scegliere e aspettare nella SacconiLand è un lusso per uno giovane. Con il passare degli anni stai all'angolo e accetti... "anche" (virgolette ironiche) un contratto a progetto.

Insomma: se sei ancora un 20th valuta con leggerezza, se sei più in su, valuta con ponderazione... oltre i 40 accetta e massacrati di Superenalotto... magari vinci e li mandi tutti giù per il tubo...

Non sono cinico: sono solo fauna del tunnel...
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francesina
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Re: lavoratori sull'orlo di una crisi di nervi

Messaggio da francesina »

Grazie mille per il suggerimento! :yes!:
Ho 26 anni perciò dovrei rientrare tra quelli che hanno la possibilità di scegliere con leggerezza, eppure mi ci sto arrovellando sopra...
Sono un'ingenua: lavoro fino alle 9 di sera pro bono (a quanto pare pagare gli straordinari non è più cosa buona e giusta), il mio capo mi manda ai matti, eppure continuo a credere nel mio ruolo e non me la sento di andare via.

Odio questa situazione, odio la mancanza di libertà di scegliere incondizionatamente in base agli studi fatti e alle proprie passioni, ma doversi ridurre alla cosa più conveniente, perché prima della soddisfazione e della felicità c'è l'affitto, il mutuo, le rate della macchina, l'assicurazione sanitaria... :evil:
Nous habiterons une maison sans murs, de sorte que partout où nous irons ce sera chez nous- J.Safran Foer, Extrêmement fort et incroyablement près

E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto. I. McEwan, Espiazione

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