Mah secondo me non è un pegno così pesanteEliezer ha scritto:a condizione (pegno) di tingersi i capelli di verde
Mega festa per il RADUNO di settembre...
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"Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn't do than by the ones you did. So throw off the bowlines... Explore. Dream". Mark Twain
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- Silvermann
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mah non so
A me il posto non ha fatto un grande effetto (forse perchè lo conosco da miliardi di anni) capisco che chi si aspettava altro sia rimasto un po' sconcertato...però la luna era bella e chiacchierare con la pasta multiformemente scotta e un ottimo bicchiere di falanghina è stato piacevole...
rimane che noi siamo nomadi come i nostri libri, senza un tetto, o un luogo capiente e non spersonalizzante dove andare... un po' come la piccola fiammiferaia al freddo e al gelo? ehehehe
rimane che noi siamo nomadi come i nostri libri, senza un tetto, o un luogo capiente e non spersonalizzante dove andare... un po' come la piccola fiammiferaia al freddo e al gelo? ehehehe
il muschio che vive nel mio giardino è la foresta segreta dei miei occhi (A. Casiraghy)
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Silevainvolo ha scritto:
Come dire? Con la parola che ti sgorga dall'anima rompi il vuoto dell'Universo... se vuoi lo scrivi, lo disegni o lo canti.
(Del resto la Bibbia e il Corano sono opera di nomadi. E anche gli incredibili arabeschi dell'Alhambra. O gli intrecci dei Celti. O la musica dei Rom).
OK! è il delirio del lunedì...
Ma poi, i nomadi - se vogliono - sanno crearli i luoghi. E sanno riempirli di vita. Vagano per i deserti e riempiono le loro tende e il loro spirito.noi siamo nomadi come i nostri libri, senza un tetto, o un luogo capiente e non spersonalizzante dove andare
Come dire? Con la parola che ti sgorga dall'anima rompi il vuoto dell'Universo... se vuoi lo scrivi, lo disegni o lo canti.
(Del resto la Bibbia e il Corano sono opera di nomadi. E anche gli incredibili arabeschi dell'Alhambra. O gli intrecci dei Celti. O la musica dei Rom).
OK! è il delirio del lunedì...
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OK sono un neofita, un corsaro nuovo di zecca, però voglio esprimermi anche io.
Il Villaggio Globale è un posto positivo.
Certo esistono posti più lussuosi, l'hotel Hilton a Monte Mario è assai più sfarzoso, con i suoi tappeti, cristalli e stucchi. Tra l'altro è dotato di varie sale per raduni e congressi... ma cmq 'sti cazzi del lusso!
Quello che mi attira di un posto è la sua vitalità, la voglia di fare delle persone che lo frequentano e non le maniglie dorate.
Al Villaggio Globale ho trovato, durante la sera del Meetup tanti stimoli e proposte che un Pub o un Ristorante non possono avere per proprie logiche commerciali.
La libreria dell'usato.
Il laboratorio teatrale era in corso mentre ci trovavamo lì. Ho messo il naso dentro il teatro e subito una persona mi ha chiesto se avevo bisogno di informazioni. Bhè, sì, ho detto. Mi risponde che stanno organizzando uno spettacolo, c'è anche un seminario gratutito di 3 giorni a Settembre.
Cartelli appesi avvisavano di corsi di percussioni, di organetto diatonico e non so cosa altro (a prezzi sicuramente più abbordabili di qualsiasi scuola di musica).
La sala da tè e birreria con i trompe l'oeil.
La proiezione del film.
Insomma il posto mi è sembrato positivo, costruens.
Per cortesia, non chiudiamoci in una stanza con un buffet freddo a scambiarci libri tra corsari. Che tristezza! Che chiusura!
In fondo il Villaggio Globale è un 'Centro Sociale'.
Capito? Centro sociale. Un posto di convergenza, di raduno. Un luogo che accentra, esplicitamente 'sociale'.
Meglio portare il Book Crossing in un luogo 'sociale' che in uno meramente commerciale.
Il Villaggio Globale è un posto positivo.
Certo esistono posti più lussuosi, l'hotel Hilton a Monte Mario è assai più sfarzoso, con i suoi tappeti, cristalli e stucchi. Tra l'altro è dotato di varie sale per raduni e congressi... ma cmq 'sti cazzi del lusso!
Quello che mi attira di un posto è la sua vitalità, la voglia di fare delle persone che lo frequentano e non le maniglie dorate.
Al Villaggio Globale ho trovato, durante la sera del Meetup tanti stimoli e proposte che un Pub o un Ristorante non possono avere per proprie logiche commerciali.
La libreria dell'usato.
Il laboratorio teatrale era in corso mentre ci trovavamo lì. Ho messo il naso dentro il teatro e subito una persona mi ha chiesto se avevo bisogno di informazioni. Bhè, sì, ho detto. Mi risponde che stanno organizzando uno spettacolo, c'è anche un seminario gratutito di 3 giorni a Settembre.
Cartelli appesi avvisavano di corsi di percussioni, di organetto diatonico e non so cosa altro (a prezzi sicuramente più abbordabili di qualsiasi scuola di musica).
La sala da tè e birreria con i trompe l'oeil.
La proiezione del film.
Insomma il posto mi è sembrato positivo, costruens.
Per cortesia, non chiudiamoci in una stanza con un buffet freddo a scambiarci libri tra corsari. Che tristezza! Che chiusura!
In fondo il Villaggio Globale è un 'Centro Sociale'.
Capito? Centro sociale. Un posto di convergenza, di raduno. Un luogo che accentra, esplicitamente 'sociale'.
Meglio portare il Book Crossing in un luogo 'sociale' che in uno meramente commerciale.

