mmm...
mi son guardato la discussione in area generica:
per quanto io concordi

con i deplorevoli esempi
ivi riportati, non me la sento

di appoggiare l'equazione
Oblomov = cialtrone
La cialtroneria a mio parere ha una connotazione fortemente
dispregiativa che non reputo adatta all'eroe (o meglio
anti-eroe) goncaroviano. Leggendo bene tra le righe
emerge che la pigrizia oblomoviana (oblomovismo) altro
non e' che una feroce critica alla sterile ed 'ipocrita' iperattivita'
della societa' russa in cui vive.
(e la nostra societa' di oggi? e' proprio cosi' lontana da quella del romanzo?)
Ed anche per quanto riguarda la
parte sentimentale, a mio avviso tutte le pene che provoca alla
fidanzata (di cui ora non rammento il nome... Olga?) non sono da
imputarsi a superficialita' o a trasandatezza fine a se' stessa; lui stesso
soffre molto per il non riuscire a "comunicare" con lei...
Per concludere questa mia apologia ritengo che non lo si possa definire
un cialtrone solo per l'effetto che ha sulla controparte.
byebye
Krjs