La morte del Papa e i media (Was: Sciacalli!)

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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Xenia
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Messaggio da Xenia »

No Vanya, personalmente non credo sia un tuo limite, anch'io da credente sono piuttosto perplessa da quanto sta accadendo sia dal punto di vista mediatico (ci sono stati indiscutibilmente degli eccessi anche se è naturale che la copertura di un evento simile sia massiccia), sia dal punto di vista "popolare".
Le giornate e veglie di preghiera durante l'agonia del Papa le ho trovate discrete e partecipate, ma da quando la salma del Pontefice è stata esposta mi sembra che sia scattato qualcosa di... innaturale, ecco.
Akela ha scritto:Vi fa senso il corpo del Papa morto in esposizione
Akela, confesso che a me fa senso. Non credo che c'entri il fatto di essere credente o meno, o di accettare o meno la morte. Chi crede che questa sia solo una morte 'terrena' sa a maggior ragione che non va spettacolatrizzata. Mi fa impressione questa esposizione costante delle spoglie mortali di un uomo, che è dovuto essere "imbalsamato" per l'occasione (ok, sarà anche una tradizione, ma adesso stiamo sfiorando il cattivo gusto... a me quell'uomo fa pena).
Ma quello che mi fa più impressione sono le centinaia di migliaia di persone che sicuramente affrontano attese e fatiche improbe (e che per questo per carità hanno tutto il mio rispetto), ma per che cosa? per passare di fianco ad un cadavere (ebbene sì) mentre li spingono via per fare defluire l'immensa coda umana, e senza nemmeno la possibilità di un attimo di raccoglimento, senza nemmeno poter dire una preghiera? Questo mi sembra assai triste . anche se ne capisco l'inevitabilità, diciamo così, "logistica". Che senso ha, dal punto di vista prettamente religioso? A questo punto tanto vale imho dire una perghiera nella propria parrocchia, nel Duomo della propra città, tanto più che si tratta di un omaggio spirituale...
Sono queste riflessioni a farmi pensare che ci sia qualcosa di malsano, almeno per una parte dei 'pellegrini' presenti. Qualcuno ha parlato di idolatria, di feticismo; sono parole forti, me ne rendo conto, ma credo che valga la pena di interrogarsi su questi aspetti.
Per il resto quoto in toto Marcello, mentre per quanto concerne l'assedio di Roma... che dire, mi sembra effettivamente un miracolo che riesca a reggere un'invasione del genere.
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
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legs-weaver
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Messaggio da legs-weaver »

Vabbè che una persona così muore "ogni morte di Papa" però anche secondo me qua si esagera.
D'accordo il funerale seguito da tutto il mondo, in fondo era il Papa.
Ma è da un mese che andiamo avanti tra notizie di ricoveri, riprese, coma, no non era coma, parole etc. etc.

Io ho appena ricevuto la notizia che la mamma di un'amica è morta... quindi in questo momento non è che me ne freghi molto nè dei funerali nè di chi faranno Papa.
Non oso neanche pensare a cosa risponderebbe questa mia amica se le chiedessero cosa ne pensa del Papa ....

un bel no comment dice tutto.
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"Impara bambino a scuola impara uomo in carcere impara donna in cucina frequenta la scuola, senza tetto procurati sapere tu che hai freddo affamato, impugna il libro è come un'arma. Non temere di fare domande verifica le cose che leggi ciò che non sai di tua scienza in realtà non lo sai." (Bertold Brecht)


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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Premetto che non sono religioso e che guardo poco la tv.

Concordo su quello che diceva Campalla, era assurdo che nelle ore dell'agonia del Papa ci fossero tutte le reti tv dedicate all'evento; le tre di Stato perche' ognuna voleva descriverla "a suo modo", cioe' con i propri ospiti.

Detto questo, non mi permetto di voler imporre ai cattolici la mia visione di come andrebbe vissuta la morte di un Papa.
Noto che una grande dose di fisicita' e' una costante del concetto di santita', anche e forse soprattutto nel momento della morte. Le procedure seguite per la morte di Giovanni Paolo (credo procedure stabilite da egli stesso) mi sembrano assolutamente nella tradizione del Vaticano: il corpo del Papa e' sempre stato esposto per qualche tempo (cosi' come quello di qualsiasi defunto) per l'ultimo saluto.

La morte del Papa ha avuto una visibilita' eccezionale, ma eccezionale e' stato anche il Papa stesso, come eccezionali erano le folle che lo seguivano durante i suoi viaggi ed eccezionale e' l'afflusso di capi di stato ai suoi funerali.
Non ha voluto funerali privati, ma non vedo chi se ne puo' stupire.

Arrivano a Roma milioni di fedeli, ma non lo trovo sorprendente: sono i pellegrini che vanno a Lourdes, a Fatima e che arrivarono a Roma stessa per il Giubileo.
E' una notizia anche laica che a Roma ci siano per qualche giorno milioni di visitatori. Sono i milioni di persone che fanno la notizia e non viceversa.
Pensare che i polacchi a Roma ci siano arrivati perche' "fatti venire" dal Vaticano mi sembra davvero ingeneroso: sono persone che hanno deciso di fare un viaggio simile perche' lo sentivano intimamente.

La morte di un Papa non dovrebbe attirare milioni di persone? Non lo so. Su "Repubblica" si facevano paragoni con altri funerali immensi a Roma: uno degli ultimi di afflusso paragonabile fu quello di Enrico Berlinguer.

Laicamente, che milioni di persone trovino giusto intraprendere simili sacrifici per partecipare ai funerali di un grande personaggio lo trovo molto lontano dalla mia sensibilita' ma mi fa allo stesso tempo riflettere molto e provo un grande rispetto.
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campalla
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Messaggio da campalla »

Mi ha dato molto da pensare quel che ha detto vocenarrante, sulle energie e i fondi spesi per tutto ciò...

Dà da pensare quanta energia e quanta volontà riusciamo (mi ci metto anch'io) ad impiegare per ciò che ci interessa. Davvero, se tutte le forze impiegate in questi giorni le avessimo spese per migliorare un pochetto questo mondo...
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azimuth
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Messaggio da azimuth »

campalla ha scritto:se tutte le forze impiegate in questi giorni le avessimo spese per migliorare un pochetto questo mondo...
campalla, sono stradaccordissimo! :yes!:

E comunque, se malcostume c'era mentre il Papa era in vita, pensate al malcostume che comunque è rimasto ora che se ne è andato... per esempio, l'altro ieri ero sull'autobus per andare a lavoro, e c'era una signora che stava parlando al cellulare... spiegava, candidamente, che lei, siccome conosceva un cardinale, ha evitato la fila aggregandosi a lui... :evil: ... e lo diceva pure a gran voce, in mezzo alla folla! :evil: :evil: ... e l'ha pure visto più volte!!! :evil: :evil: :evil:

(ri)Mah!

Ripeto: più democratico sarebbe stato poter vedere tutto ciò da casa. :yes!:
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matteo-anceschi
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Messaggio da matteo-anceschi »

Parere strettamente personale (da utente insomma).

Sarei tra l'altro voluto andare anche io a Roma lo scorso fine settimana: poi non sono andato, ma questo è un dettaglio.
Fa pensare anche me il fatto di vedere tutta questa gente, ma forse in un modo diverso da alcuni che hanno scritto prima di me.
Molti si meravigliano/arrabbiano di quale e quanta sia stata la copertura mediatica in questi giorni: tenendo fermo il punto che anche per me è stata eccessiva, prima che eccessiva è stata sensazionalistica, come la solita TV che peraltro vediamo.

Prendete l'approccio (dettato da presunti indici di ascolto) adottato (sembra con successo) da programmi molto visti. Poi nell'altra mano prendete un evento che è importante oggettivamente a livello storico. Poi nella terza mano (che non c'è ma sorvoliamo) mettete il fatto che siamo in Italia, dove un rapporto equilibrato tra stato laico e influenza cattolica romana è sempre molto difficile da raggiungere, per questioni storiche, culturali, ecc.

La domanda è: davvero potevamo pensare che venisse fuori qualcosa di diverso? Possiamo pensare che quando applichiamo i canoni della televisione attuale in Italia (e qui avrei da citare un tot di programmi ma mi astengo) ad una situazione come questa, possa venire fuori una cosa che NON sia sproporzionata, pietista, fastidiosamente intimista? Per me la risposta è no.
Ovviamente il mio personale fastidio rimane, ma insomma, cercavo di dare una chiave di lettura.

Vorrei inoltre fare un inciso, puramente personale.
Capisco le seguenti affermazioni:
Miss Piggott ha scritto:Mi è sembrato di essere una marziana in questi giorni, mentre tutta questa gente si strappava i capelli per la morte di un uomo solo (un uomo importante certamente, ma dal mio punto di vista laico un uomo che ha sofferto ed è morto come tocca a tutti noi) mentre dinanzi al dolore e alla sofferenza che riempiono il mondo tutti i giorni il più delle volte questa stessa gente volta lo sguardo dall'altra parte. Come quasi tutti noi. Nè più, nè meno.
Non mi sento migliore di nessuno, in questo sono colpevole come tutti, ma per quanto mi riguarda mi commuove di più la morte da diseredato di un qualunque abitante del sud del mondo che quella di un uomo che non è mai stato lasciato solo, per cui sono state usate le migliore cure.
Campalla ha scritto:Dà da pensare quanta energia e quanta volontà riusciamo (mi ci metto anch'io) ad impiegare per ciò che ci interessa. Davvero, se tutte le forze impiegate in questi giorni le avessimo spese per migliorare un pochetto questo mondo...
ma personalmente non accetto (come discorso generale, non riferito a nessuna delle due persone citate) una valutazione in ambito religioso (ma spesso anche altre volte) in cui il discriminante ultimo, sia per la stima della qualità che della quantità, sia un parametro puramente razionale.
Credo insomma che per l'essere umano, e soprattutto, (ripeto: soprattutto) per coloro che vivono nel nostro tempo, siano importanti i simboli, i segni, e una serie di altre cose che non sono facilmente riducibili ad un valore oggettivo.

Ad esempio: concordo sul fatto che il dolore di un uomo qualunque in questi giorni non sia e non debba essere considerato minore/meno importante; credo però che per un fedele della religione cattolica sia normale e secondo me prezioso e necessario vivere un evento di questo tipo come un simbolo, un segno di qualcos'altro (ognuno dentro di sè saprà di cosa). Come un evento che, anche se noi non ci crediamo, fa partire dalla Polonia centinaia di migliaia di persone. Guardandole mi chiedo: ma perchè? Perchè fino a qui? Perchè secondo me il discorso è proprio questo, perchè nella loro decisione non ha pesato una valutazione razionale e legittima ("ci possiamo anche andare fra una settimana", il che è vero), ma perchè questo per loro è un simbolo, un moto del cuore.
Poi ovviamente c'è anche un sacco di gente che si approccerà in un modo un po' "così", che lo farà solo perchè lo fanno gli altri, che lo farà in modo sguaiato e facendo le foto con il telefonino...ma queste sono per me considerazioni che non inficiano il discorso di cui sopra, e questo anche nel caso in cui queste persone costituissero l'80% dei presenti.

Ovviamente questa è una mia interpretazione, che mi aspetto sia contastata abbastanza vivacemente, data l'agonia del concetto di sacralità nella nostra cultura contemporanea.

Ciao,
Matteo
Ultima modifica di matteo-anceschi il ven apr 08, 2005 2:18 pm, modificato 1 volta in totale.
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azimuth
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Messaggio da azimuth »

matteo-anceschi ha scritto:ma personalmente non accetto (come discorso generale, non riferito a nessuna delle due persone citate) una valutazione in cui il discriminante, sia per la stima della qualità che della quantità, sia un parametro razionale.
Qualche volta mi chiedo se l'irrazionalità sia un pregio o un difetto. :roll: Mi spiego: esiste una componente sicuramente non razionale in qualsiasi religione (perlomeno per giustificare il concetto di speranza). Però quando l'irrazionalità sborda in comportamenti irrazionali e, a seguire, dannosi, non è forse da rivederne la valenza positiva? :think: Ci riteniamo (forse a ragione, forse a torto, su questo non mi sbilancio ;-)) gli esseri più intelligenti di questo pianeta: eppure non percepisco intelligenza in un comportamento che trascenda le conseguenze dirette ed indirette (anche se viene giustificato nel "vederci dell'altro").

Il concetto di sacro, IMHO, si applica a ciò che è oggettivamente sacro, non a ciò che la maggioranza (nel bene o nel male, in buona fede o no, anche qui non mi sbilancio ;-)) crede che sia tale. :yes!:

Se per esempio consideriamo sacra la vita (e credo che il messaggio del Papa su questo punto sia stato più che esplicito) non credi che sia da biasimare un comportamento come quello che è stato tenuto? Che la vita delle persone che son andate lì, in fila per ore, soffrendo, non sia stata considerata sacra? E che dire del clero, che pure dovrebbe aver cura di ciò che è sacro, che non ha sollecitato la non partecipazione? :-|

(ri-ri)Mah
** Azimuth **

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campalla
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Messaggio da campalla »

Intanto un sacco di gente qua ha scritto in pratica "ma perché ti meravigli che i media abbiano affrontato la questione come l'hanno affrontata". Volevo precisare che io non mi meraviglio affatto, anzi, ma già mi dà fastidio il comportamento dell'apparato informativo italiano normalmente, in quest'occasione di più.

Poi
ma personalmente non accetto (come discorso generale, non riferito a nessuna delle due persone citate) una valutazione in ambito religioso (ma spesso anche altre volte) in cui il discriminante ultimo, sia per la stima della qualità che della quantità, sia un parametro puramente razionale.
Beh, tu puoi anche non accettarlo, ma questo non significa che chi lo fa sbagli.
E poi secondo me non è nemmeno come dici tu: nella mia valutazione c'erano anche cuore, passione, non semplicemente razionalità. Solo che spesso mi capita di cogliere, in chi è credente, una certa sottovalutazione dei valori, dei "moti del cuore" di chi credente non è.

E qui, mi trovo a quotare azimuth: mah.
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matteo-anceschi
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Messaggio da matteo-anceschi »

Ho corretto il mio pezzo citato da Azimuth, forse ho scelto male le parole, spero ora sia più comprensibile.

Non rispondo ora in modo articolato perchè il lavoro non me lo consente.

Ci tengo solo a dire che non sono d'accordo con Azimuth su niente, a partire dall'oggettività della sacralità fino alla rilevanza del fattore irrazionale in generale (sul fatto che il clero non abbia sollecitato la non-partecipazione, francamente mi sembra un'affermazione sia razionalmente debole che religiosamente scentrata, ma non è questo il punto).

Insomma solo per ddire che non sono d'accordo.

Ciao,
Matteo
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Iorek Byrnison
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Messaggio da Iorek Byrnison »

Ci riteniamo (forse a ragione, forse a torto, su questo non mi sbilancio ) gli esseri più intelligenti di questo pianeta: eppure non percepisco intelligenza in un comportamento che trascenda le conseguenze dirette ed indirette (anche se viene giustificato nel "vederci dell'altro")
Pur non essendo credente, non concordo affatto. Se ti riferisci ad un concetto meccanicistico di intelligenza, hai pienamente ragione. Il guaio è che a quel punto l'essere umano, lo scimpanze è il topo ragno, secondo questo ragionamento, sono identici.
Se per esempio consideriamo sacra la vita (e credo che il messaggio del Papa su questo punto sia stato più che esplicito) non credi che sia da biasimare un comportamento come quello che è stato tenuto? Che la vita delle persone che son andate lì, in fila per ore, soffrendo, non sia stata considerata sacra?
Non mi sembra un esempio calzante sul concetto di sacralità della vita...
This 3d has been Ioreked. Have a nice day.
Nel forum ci sguazzo come un bisonte insaponato sui binari del metrò.
Per un punto Martin perse la cappa. Prima si chiamava Martink (IB)
Tom Cruise dice le bugie (DP)
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-gioRgio-
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Messaggio da -gioRgio- »

Sono stato a lungo spiazzato dalle molte parole lette finora.
Per giorni.
Dondolante fra un parere di condivisione del disagio che ho letto, ed altro. Altro che non so, e mi tiene distante - mi ha tenuto distante - da questa discussione.
Scrivo mentre sono all'Universita', oggi chiusa, perche' devo prendere un treno da lungo tempo prenotato. Percio' ho attraversato in largo anticipo la citta' deserta, e aspetto di andare alla stazione che temo oltremodo affollata. Non si puo' dire che la mia giornata da romano non sia stata pesantemente condizionata anche oggi, come e' stato nella settimana scorsa e certamente nelle prossime.
Pero' non riesco ad infastidirmi cosi' come ho letto.
Sono un cattolico atipico, nemmeno io riesco a provare appartenenza per questa fiumana di gente, questa adesione istintiva, questa calamita mondiale su cui le mie riflessioni preferisco non esporre qui.
Ma c'e' altro. C'e' un senso infinito di rispetto - se poi sia ammirazione lo decidero' piu' avanti - ma per ora di sconfinato rispetto per un elemento di grandezza che forse e' coperto da tutte le cose che avete detto, o forse e' trasparente agli occhi ed al pensiero di molti e su cui tutte le altre cose si appiccicano sopra senza riuscire a sminuirlo. O puo' anche darsi che si abbia paura di vederlo, che sia piu' facile negarlo.
E non so dire cosa sia - ma percepirlo si', quello posso.
E' un qualcosa che fuoriesce dalle facce e dai gesti normali dei tanti viaggiatori che ho incontrato in questi giorni, si legge nell'adattarsi normale della maggior parte dei romani, che hanno accolto con pazienza la solita Vecchia Storia, millenario mandato, oggi espressasi con caratteristiche forse un po' meno consuete, ma che andranno anche loro a formarne un nuovo pezzettino.
Bene, ho appena sentito alla radio che l'ingresso alla stazione e' difficoltoso e scaglionato, penso che sia il caso di alzare le tende ed andare ad incontrare tutti gli altri.
-gioRgio-

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Messaggio da Miss Piggott »

Campalla ha scritto: Beh, tu puoi anche non accettarlo, ma questo non significa che chi lo fa sbagli.
Mi trovo d'accordo -ancora una volta in questa discussione- con Campalla.
E mi spingo un po' più oltre: personalmente mi sembra inaccettabile che tutto quello che un evento come questo genera sia considerato appropriato o cmq incontestabile (pena l'essere tacciati di insensibilità o peggio) perchè frutto della fede e di gente che "crede".
Sono atea, ma da cattolica mi avrebbe infastidito ugualmente l'aria di questi giorni, con tanto di Papa Boy lusingato dalle telecamere e i micorfoni perchè cantava, con sguardo da invasato, e sullo stesso stornello dei cori da stadio: "San-to do-ma-ni!" seguito da tre battiti veloci di mani e poi da capo.
Lo dico da atea: il Papa non è un calciatore nè un cantante rock, queste manifestazioni un po' fanatiche mi sembrano francamente fuori luogo.

Campalla ha scritto: (...) spesso mi capita di cogliere, in chi è credente, una certa sottovalutazione dei valori, dei "moti del cuore" di chi credente non è.
Non posso che essere d'accordo.
matteo-anceschi ha scritto:come discorso generale, non riferito a nessuna delle due persone citate
Don't worry :wink:
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Messaggio da campalla »

Miss Piggott ha scritto:Don't worry
Uh sì, vale anche per me, eh.
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Messaggio da azimuth »

Sono sinceramente colpito da quanto ha scritto campalla, ma non voglio limitarmi a sottoscrivere quanto da lui scritto. Vorrei aggiungere qualcosa riguardo all'aspetto irrazionale vs razionale, ma capisco di non essere forse la persona migliore per poterlo fare.
In ogni caso mi premeva esprimere un parere...
matteo-anceschi ha scritto:sul fatto che il clero non abbia sollecitato la non-partecipazione, francamente mi sembra un'affermazione sia razionalmente debole che religiosamente scentrata
La non partecipazione fisica. Qualche prete, illuminato, si è reso conto delle conseguenze dei primi comunicati e ha sollecitato a vivere nella propria parrocchia questo evento con la preghiera... rinsavimento di fronte al fatto compiuto o scelta religiosamente scentrata? :think:
Iorek Byrnison ha scritto:Il guaio è che a quel punto l'essere umano, lo scimpanze è il topo ragno, secondo questo ragionamento, sono identici.
È un guaio? ;-) Voglio dire... siamo gli unici animali a non essere riusciti ad integrarci nell'ambiente in cui viviamo, finendo per distruggere l'ambiente... ti sembra un comportamento che ci colloca in posizione migliore rispetto al topo ragno e/o allo scimpanzé? (Nella classifica di "intelligenza" in senso umano e non meccanicista, intendo). Come avevo anticipato in un mio messaggio precedente, non voglio assolutamente sbilanciarmi, perché mi si potrebbe tacciare di misantropia... 8-)
campalla ha scritto:spesso mi capita di cogliere, in chi è credente, una certa sottovalutazione dei valori, dei "moti del cuore" di chi credente non è.
Quanto ti capisco... :roll:
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Messaggio da akela »

OT
corso ha scritto:"Akela, perdona loro, perche' non sanno quello che scrivono"
Ero indeciso se scriverti un MP, poi ho ritenuto più opportuno scrivere qui.
Caro utente Corso, cortesemente ti chiedo di tenere fuori dai tuoi interventi il mio nickname, il mio nome e/o qualsiasi riferimento alla mia persona.
FINE OT
Marcello Basie ha scritto:Detto questo, non mi permetto di voler imporre ai cattolici la mia visione di come andrebbe vissuta la morte di un Papa. (...) Pensare che i polacchi a Roma ci siano arrivati perche' "fatti venire" dal Vaticano mi sembra davvero ingeneroso: sono persone che hanno deciso di fare un viaggio simile perche' lo sentivano intimamente.
Ovviamente qui nessuno sta imponendo niente o cerca di convertire la parte "avversa", ma ti ringrazio davvero molto per queste parole: sono simili al mio pensiero. :)

Non interverrò più nel topic, ma vi chiedo un'ultima cosa: vi prego, non giudicate chi stava in fila. Non giudicate nessuno, né chi scattava foto, né chi cantava, né chi piangeva, né chi pregava il rosario. Grazie! :)

EDIT:
No, scusate, riapro la saracinesca un secondo. :)
campalla ha scritto:spesso mi capita di cogliere, in chi è credente, una certa sottovalutazione dei valori, dei "moti del cuore" di chi credente non è.
azimuth ha scritto:Quanto ti capisco...
Non ne faccio un cruccio, né tanto meno un colpa. Per nessuno, davvero.
Ma questa cosa dei "moti di cuore" è reciproca.
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Messaggio da vanya »

ero molto indecisa se scrivere altro dopo il post di Akela o no, però mi piacerebbe chiarire ( anche solo a me, e magari scrivendo ci riesco) i pensieri pieni di contraddizioni che mi si sono affastellati in testa in questi giorni. Parlando di fede e di religione ho sempre paura di far danni, di urtare i sentimenti altrui, di essere poco rispettosa, so di avere tra le mani qualcosa dei delicato e sensibile, quindi cerco di andarci con i piedi di piombo. Anche perchè è qualcosa che non mi appartiene, da cui volente o meno sono esclusa. Io ho fatto del mio meglio in questi giorni per non giudicare, forse un po' ci sono riuscita e un po' no. però penso sia normale porsi delle domande, vedere tante persone che sentono questa stessa cosa, che si muovono all'unisono, ti fa chiedere -come diceva Giorgio-perchè. E io ho una gran voglia di afferrare, di cogliere, di capire, come molte persone non credenti sono in realtà molto affascinata da questa strano (per me) fiore che è la fede. Quella cosa di cui parlava Giorgio e che neanch'io so cos'è ogni tanto mi sembrava di coglierla, nelle persone radunate a S.Pietro prima della morte del Papa, nella faccia dell'ex Rabbino capo che ho visto oggi al tg...e poi però mi sfugge. E quello che vedo diventano solo persone che si martirizzano in fila per qualcosa che io non capisco.
Se ho ferito qualcuno me ne scuso.
Cosa leggerai?
Con che libro affascini il tuo cuore?
E se ti perderai nel labirinto di un amaro autore?
P.C.

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Messaggio da liberliber »

Seguo il 3d dall'inizio ma non volevo scriverci perché sto sentendo e vivendo tutto questo in maniera molto personale.
Dopo le parole di Milvana - ops Vanya - però vorrei dire una cosa.
Vanya ha scritto:tante persone (cut) che si muovono all'unisono,
ecco a me non sembra che sia così. Non mi sento di avere nulla in comune con le persone che scattano le foto coi videofonini, benché non mi senta di dare un giudizio netto - che ne so, è il tuo modo di ancorarti in qualche modo alla realtà? chi sono io per giudicare? - cmq non è il mio modo.

Quello che ho visto io, o meglio, dato che ho seguito pochissimo la tv e tutto questo ambaradan mediatico di cui mi giunge l'eco da quello che dite voi, dicamo quello che ho sentito parlando con le persone o letto qui e altrove, è un'enorme differenza nel vivere la morte del Papa. Tra credenti e tra non credenti.
Cioè, volevo dire non una differenza tra i credenti e tra i non credenti, ma tra le singole persone, sia tra i credenti che tra i non credenti. Spero si sia capito :D
E un giudizio generalizzante e, a volte, un po' trinciante come alcuni di quelli che ho letto in numerosi post precedenti a me non sembra corrispondere alla realtà e cmq mi sembra un po' poco approfondito.
Se da un lato c'è chi è stato a casa sua, a pregare, dall'altro c'è stato chi ha obbligato il Vescovo di Como a organizzare il viaggio anche se lui invitava caldamente a non andare. Se c'è chi ha voluto farsi ore di coda per fotografare il Papa c'è stato anche chi l'ha fatto per pregare. Se c'è chi ha voluto essere lì solo per farsi vedere c'è stato chi era lì per partecipare a un dolore e sentirsi parte di una comunità (e spesso questo è molto difficile, all'interno della comunità cattolica) e chi era lì perché il suo cuore gli diceva che doveva essere lì.
Fare di tutta l'erba un fascio, in un senso o nell'altro, a me sembra ingiusto.

E, per i moti del cuore, io non mi sento di giudicare o di avere la verità su quelli di nessuno, credente non credente credente in Qualcosa di diverso da quello in cui credo io. E' triste che ciascuno anche qui veda quelli suoi e non quelli di chi gli sta di fronte, e non si sforzi di capirli.
Per il resto, mi scuso, ma non mi sento tanto di parlare di fede e del Papa così per iscritto. Ognuno è fatto a suo modo, e questa è una mia mancanza.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
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azimuth
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Messaggio da azimuth »

akela ha scritto:non giudicate chi stava in fila. Non giudicate nessuno, né chi scattava foto, né chi cantava, né chi piangeva, né chi pregava il rosario. Grazie!
Perchè? :think: L'importante è che non emettiamo sentenze. ;-) A parte gli scherzi e la domanda provocatoria, ritengo che non vi possa essere scrupolo di fronte al ricercare il senso delle cose che si vivono. Domandare, cercare di capire, giudicare, anche solo scrivere ciò che si è percepito dalla visione della folla immensa che, come un fiume, inondava le vie di Roma, può significare avvicinarsi al comprendere le cose di questo mondo. :-)
akela ha scritto:Non ne faccio un cruccio, né tanto meno un colpa. [..] Ma questa cosa dei "moti di cuore" è reciproca.
L'hai appena fatto! L'hai appena fatto! :P
liberliber ha scritto:ma non mi sento tanto di parlare di fede e del Papa così per iscritto.
L'hai appena fatto! L'hai appena fatto! :P
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

Akela (anche se non rispondi non fa niente ;) ) a titolo personale quando parlavo delle mie impressioni di "eccesso" etcetc., non per questo intendevo che le persone in fila, in piazza e tutto il resto non meritassero rispetto. Quello mi sembra doveroso a priori, ma mi sembra anche doveroso interrogarsi.
Semplicemente anche da credente e molto filo-"moti del cuore" ;-) mi pare ugualmente un qualcosa che non sento del tutto spontaneo... o meglio, non in tutti ugualmente spontaneo. Penso che dovremmo pensare anche alle numerosissime persone che magari non sono andate a Roma ma oggi nelle mille chiese del mondo si sono riunite per vivere i funerali... anche il loro sarà stato un moto del cuore, dopo tutto.
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Messaggio da liberliber »

azimuth, è evidente che ho dei seri problemi di comunicazione. A me sembrava di aver parlato di altre cose. cmq non andrei OT più di quanto evidentemente ho già fatto. Grazie della risposta costruttiva...
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