Questa invenzione ce l'ho a casa. L'ho tenuta in vari posti finché l'ho persa di vista. Sono incorso in una serie di entusiasmi e delusioni che condivido di seguito:
a) all'inizio mi sembrava una genialata ma poi ho dimenticato di averlo
b) quando volevo leggere non era mai nel posto dove mi trovavo io e in tasca mi dava fastidio tenerlo
c) alla fin fine il dito si stanca a reggere il libro e decidi di cambiare dito: senza attrezzo basta cambiare dito, ma con l'attrezzo occorre prima sfilarlo, ri-infilarlo, e nel frattempo non sai dove mettere il libro perché le due mani sono impegnate a passarsi l'affare
Il tutto è comico. Ciò non toglie che l'affarino è commovente. Mi commuove l'idea che una persona possa leggere tanto e avere tanta amicizia e contiguità con le pagine scritte da sognare di questi oggetti.
E' più un simbolo che un
utensile, ma mi ha fatto ridere e provare emozioni positive che valgono abbondantemente il prezzo pagato.
E' vero, Xenia, è geniale.
