allora, questa Eva.. figlia di tanto padre, mi sembra.. capace di rigirare le frittate proprio come vuole lei.
Poi, devo proprio ammetterlo, a questo punto della lettura (spero che si riscatti nel finale) Eszter mi fa una rabbia incredibile:
ti prego, ribellati, fai qualcosa!! (detto da Barbaforte, che ci vuole..

)
continua a ripetere "conosco bene i trucchi di Lajos, so che mente, so che mi vuole imbrogliare un' altra volta" e
non fa nulla..
Sarà innamorata, direte voi (e me lo sono detta anch'io), ma
cavolo!! 
(non riesco ad esprimere il mio pensiero meglio di così..)
a questo punto è meglio lui.. onesto in tutta la sua infingardaggine, vive e non si lascia vivere dagli eventi.
E infatti dice:
"Hai mai pensato che la maggior parte delle nostre azioni non è affatto ragionevole e non tende neanche a raggiungere uno scopo? Si compiono determinati atti pur non ricavandone utilità nè piacere. Se volgi indietro lo sguardo alla tua vita, ti accorgerai di aver fatto una quantità di cose per il semplice motivo che ne hai avuto la possibilità." (pag. 106)
E ancora:
"Limiti! Limiti interiori! Ma se la vita è senza limiti, sconfinata. Cerca di capire finalmente. (...) Non ho mai deciso in anticipo in anticipo le mie azioni. In fin dei conti uno è responsabile soltanto dei suoi progetti, di ciò che avrebbe voluto fare. L'uomo è responsabile soltanto delle sue intenzioni... L'azione, che cos'è? E' sempre una specie di sorpresa arbitraria. Uno sta lì e si guarda mentre agisce. Colpevole è l'intenzione, Eszter, l'intenzione. E le mie intenzioni sono sempre state ottime."
Non che condivida in pieno.. e quell' affermazione finale così categorica mi puzza un po'.., però
finalmente qualcuno che parla chiaro!